in Germania est, parlo per esperienza diretta avendoci fatto un corso di tedesco estivo prima della caduta del muro, esisteva un curioso tipo di "culto" per la cultura: si andava al cimitero per visitare le tombe dei grandi Goethe, Schiller, Johann Sebastian Bach, Franz Liszt, i duchi di Sassonia-Weimar che avevano permesso una straordinaria fioritura culturale nel XIX e accolto tutti questi grandi artisti
E ci raccoglieva attorno alle loro tombe o statue facendo gli elogi di questi grandi personaggi come fossero statue di santi e il giro durava 3-4 ore e non è che c'era poca gente ma quasi tutti coloro che avevano un pomeriggio libero: studenti, professori, statali, pensionati, decine e a volte 100-200 persone
Mi domando se questo comportamento non era una velata opposizione al comunismo: come poteva il regime reprimere la cultura germanica del XIX secolo?
Invece non ho mai sentito parlare di Martin Lutero che aveva vissuto anche lui in quelle zone, forse il suo appoggio alla repressione delle rivolte contadine lo rendeva non grato ai comunisti