A dispetto dell'influenza esercitata su parecchi pensatori successivi, da Nietzsche a Deleuze, l'opera di Stirner è stata condannata, in particolare nel mondo accademico, a una vera e propria damnatio memoriae.
Ciò nonostante, l'eredità stirneriana ha attraversato come un fiume carsico un secolo e mezzo di storia, dimostrando di poter sopravvivere lontana dai vezzi dei cattedratici.
Nel corso dei decenni, non sono mancati i tentativi di porre forzosamente il filosofo tedesco nel novero dei padri di questa o quella famiglia politica.
Dai più o meno velati tentativi di affibbiargli la patente di liberale provetto (tra tutti cito A. Negri con il suo “Il filosofo e il lattaio; Stirner e l'unione degli egoisti”) sino all'arruolamento coatto tra le fila degli anarchici più intransigenti (già Roudine e, in tempi più recenti, Bonanno), Stirner ha indossato, suo malgrado, casacche di ogni foggia e colore.
Se da un lato si deve riconoscere ai teorici dell'anarchismo il merito di aver preservato più di altri il lascito teorico del filosofo,dall'altro non è possibile trascurare il trattamento deformante a cui spesso è stato sottoposto il suo pensiero.
Quando una fonte, sebbene non sempre così efficace, di difese immunitarie contro le narrazioni viene elevata essa stessa al rango di narrazione, quando si comincia a sentire il tanfo di parole pericolose come “maestro” o “stirneriano”, le buone intenzioni cedono il passo allo smarrimento.
Ovviamente,con ciò non voglio negare il diritto all'interpretazione, sempre da esercitare -tanto più con un filosofo semplice solo all'apparenza come Stirner- ma solo muovere una critica a certe infatuazioni letali.
A mio parere, porre gli strumenti critici offerti da Stirner al servizio di una causa e circoscriverne l'azione nell'angusto ambito politico è un'operazione sterile quanto inutile.
Segnalo nuovamente un ottimo lavoro di uno studioso italiano in cui la vena ironicamente corrosiva del filosofo è colta in tutta la sua potenza:
L' erede che ride. Parodia ed etica della consumazione in Max Stirner - Pozzi Mattia L. - Libro - Mimesis - IF. Itinerari filosofici - IBS
Consiglio la pagina di Anarchopedia, non tanto per il contenuto, quanto piuttosto per la bibliografia e i testi consultabili, tra cui l'interessante “La crisi iniziale di Nietzsche”:
Max Stirner - Anarchopedia
Una brevissima recensione del libro di A. Negri:
Negri, Antimo, Il filosofo e il lattaio. Stirner e l?unione degli egoisti
Siccome di tanto in tanto il nome del pensatore fa capolino in qualche discussione di questo forum, propongo di dedicargli questo spazio.