Originariamente Scritto da
LupoSciolto°
Alcuni princìpi anarchici, inutile negarlo, sono comuni anche ai socialisti non libertari. Ricordate l'autogestione jugoslava? Che dire, invece, delle simili misure organizzative introdotte nel Perù di Juan Velasco Alvarado (sostenuto dall'URSS ma maggiormente affine al peronismo) ? Quello che voglio sottolineare è quello che spesso e volentieri ho ribadito in altri forum: credo che la democrazia diretta, quella consiliare e l'autogoverno popolare, possano tranquillamente coesistere accanto ad uno stato propriamente detto. Perché sono così fissato con lo stato? Retaggi hegeliani? No. E' un dato assodato che l'organizzazione statuale ha garantito, tramite il monopolio della forza, l'esistenza e lo sviluppo di determinati esperimenti sociali. Esperimenti che, in assenza di un esercito o di frontiere, sarebbero durati solo un paio di settimane. Se mi considerate arrogante potete dirmelo con assoluta tranquillità. Tutti hanno dei difetti, inutile negarlo. Tornando a noi: la reazione capitalista, penso che lo sappiate meglio del sottoscritto, è sempre pronta a distruggere ciò che ostacola i propri interessi. Davanti a polizie e a eserciti reazionari, quindi, non bastano semplici "colonne" ma, piuttosto, autentici eserciti popolari. Armati e disciplinati. Leninismo? In un certo senso sì. Anche se, in tutta onestà, ritengo opportuno liberarsi da nostalgismi fumosi e da ricette che potevano andare bene negli anni '30 e '40. Ma mi spingo oltre. Molti anarchici, ingenuamente, credono ancora oggi al mito del buon selvaggio. Abolita lo stato e il capitalismo , secondo i nostri, la delinquenza non avrà alcun motivo di esistere. Come comportarsi , allora, di fronte a sadici, psicopatici o pedofili? Sarà sufficiente allontanarli da una "comune" o da una "federazione"? E se questi individui commetteranno gli stessi crimini altrove? Che misure bisognerà adottare arrivati a quel punto? Ovviamente pongo simili quesiti per meglio comprendere qual è non tanto il parere dei classici dell'anarchismo, bensì l'approccio post-moderno e , alle volte, "post-anarchico" dell'eterogeneo mondo libertario.