Originariamente Scritto da
Ucci Do
Infatti dicevo proprio questo quando appuntavo l'irrilevanza delle contingenze o delle pseudo-scoperte in cui tutta la filosofia post-platonica "atea" si è incartata.
Della dialettica non so che farmene.
L'atto di fede viene dopo l'aver razionalmente (ora va di moda "consapevolmente") appurato l'insussistenza del solo piano materialistico ai fini della conoscenza prima e ultima (o "prima e quindi ultima").
No, non ti avevo chiesto nulla riguardo ai tuoi pensieri, che sono produzioni della materia sottile (per usare un'espressione presa in prestito dalla filosofia orientale).
Tu quindi sei i tuoi pensieri?
In ogni caso ti faccio notare che i neuroscienziati brancolano nel buio poiché non riescono a mettere sul vetrino l'auto-coscienza.
Arriveranno a dire che non esiste.
I pensieri si possono addomesticare ed incanalare e dominare e annientare.
Neanche questo è poetico ma lo ritengo un corso necessario: "per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai" (prendendo invece spunto dalla meditazioni di S. Giovanni della Croce).
Sono un cattivo maestro e quindi non ti rispondo.
La chiave (una delle chiavi) che io utilizzo (tra i meandri delle mie miserie) è una parola: "sacro".