Altro articolo interessante del Berti (che già conoscevo, ma rileggerlo ora che sto diventando sempre meno severiniano fa sempre un effetto diverso):
https://www.jstor.org/stable/43068772
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"Stando a quanto sostiene Boccanegra, il rifiuto della distinzione
bontadiniana* tra l’essere originario (Dio) e l’essere partecipato
(il mondo) sarebbe contenuto già nell’opera maggiore di Severino. A
mio parere questa interpretazione non può essere accolta, dal mo-
mento che proprio La struttura originaria è l’opera nella quale, non
soltanto nelle intenzioni dell’autore, ma anche nel suo effettivo svol-
gimento, il progetto della scuola “neoclassica” volto a una rigo-
rizzazione della metafisica riceveva la sua più organica esecuzione.
Il capitolo conclusivo dell’opera, infatti, veniva a delineare, sia
pure secondo alcune personali curvature concettuali e con un lin-
guaggio che in parte si discostava dalla tradizione, una rigorosa
metafisica della trascendenza, dove il rapporto tra l’Essere assoluto e
l’essere mondano era quello della libera creazione."
https://www.jstor.org/stable/48503615
* Tale distinzione secondo alcuni non c'è nemmeno in Bontadini.
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@emv
Noi sappiamo che per san Tommaso la creazione dal nulla è un atto volontario.
La mia impressione è che in genere i tomisti odierni facciano discendere da ciò il fatto chiunque ponga una relazione di tipo differente fra Dio e il mondo, per forza sostenga che questa relazione è frutto della necessità.
Questa è sicuramente la posizione di Plotino o del Severino maturo.
Ma davvero la creazione dal nulla è l'unica relazione che implica l'atto volontario da parte di Dio?
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Pensierino-appunto delle 12 e 15.
La metafisica di san Tommaso è una metafisica della partecipazione, in cui anche gli angeli ribelli non possono continuare ad esistere senza la partecipazione di Dio.
Nella metafisica di Severino quello che appare è come se fosse un "pezzo di Dio", da cui l'accusa di panteismo e quindi siccome non può arrivare a dire che Satana è un "pezzo di Dio", sostanzialmente in Severino gli angeli ribelli non esistono.
Enrico Berti si pone in maniera critica nei confronti di Severino, ma si pone in maniera critica anche riguardo a come san Tommaso ha spiegato il concetto di partecipazione un po' come Aristotele ha criticato il medesimo concetto in Platone.
Quindi uno dei compiti del neo-tomismo sarebbe quello di capire meglio oppure di raffinare il concetto di partecipazione in san Tommaso, secondo Giovanni Ventimiglia addirittura mettendoci in mezzo in contributo dei "tomisti analitici" anglo-sassoni.
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La creazione dal nulla non è una volta sola. Le anime intellettive vengono create ex-novo al momento del concepimento, a differenza dell'anima sensitiva (animali) e vegetativa (piante) che sono trasmesse per via generazionale, secondo le cause seconde.
Poi la Meccanica Quantistica adesso ci racconta che particelle spuntano continuamente dal nulla ovunque, quindi quell'unica tipologia di atto sembrerebbe praticamente continua.
MENO STATO PIÙ CHIESA
Tutto nella Chiesa, niente al di fuori della Chiesa, nulla contro la Chiesa!
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" Mt 28, 19
Una volta ammesso un creatore oppure un "emanatore" (a seconda del filosofo di turno) che la creazione sia continua o meno credo sia oggetto di fede, non credo che il metodo scientifico sia dirimente in questo senso, ma senz'altro la fede cattolica propende per la creazione continua.
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@emv
Rileggendo la mia risposta ho pensato che sto migliorando, non ho fatto l'eternalista da strapazzo.
Ormai dal punto di vista spirituale mi satollo nell'idea che il mondo (e i mondi possibili) siano più reali in Dio che nella realtà.
https://www.amicidomenicani.it/come-...sibile-creare/
Però riguardo alla scienza non dirimente, se la MQ sembra puntellare la creazione continua, la relatività sembra continuare il puntellamento dell'eternalismo.
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