Un manifesto di non tanti anni fa, quando la Lega non era ancora la Lega dei Terroni (europei).
Gli elettori italiani hanno la memoria cortissima, e i politicanti se ne approfittano. Anni fa la Lega Nord si mostrava europeista a oltranza. Scommetteva che l'Italia non ce l'avrebbe fatta a entrare nell'Euro e si preparava a denunciare la rovina del Nord ("il nostro mercato è la Baviera, non la Sicilia!") se l'arretrato Sud avesse impedito all'Italia di adottare la moneta unica. Invece l'Italia nell'Euro ci entrò. "Contrordine compaesani!" fu allora il motto della Lega, che, da movimento che, interpretando consolidati stereotipi della commedia all'italiana, si atteggiava a europeista e modernizzatore (all'epoca l'organo della Lega La Padania ospitava regolarmente in prima pagina i comunicati del movimento LOS-Padania, "Liberi Omosessuali /non-so-più-che/ della Padania") si trasformò, in cerca di nuovi spazi elettorali, in movimento apertamente tradizionalista, clericale e codino: la Lega dei Terroni (d'Europa).