Virgy ce l'ha fatta
Roma, è Mazzillo il nuovo assessore al Bilancio. Alle Partecipate arriva Colomban - Repubblica.it
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Virgy ce l'ha fatta
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„Passai accanto a 200 persone e non riuscii a vedere un solo essere umano“
Charles Bukowski
Si accettano scommesse sulla durata!
Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
A paraulas maccas urigas surdas
Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
Dopo 3 mesi e 48 milioni di € andati letteralmente a puttane, MEGLIO TARDI CHE MAI.
E adesso piu' nessuna scusante, mettere MANO ai problemi di ROMA.
Andrea Mazzillo e Massimo Colomban, Virginia Raggi ha deciso: saranno i nuovi assessori al Bilancio e alle Partecipate
Dopo settimane di rinvii, mancate nomine e passi indietro rumorosi, Virginia Raggi ha nominato il nuovo assessore al Bilancio del Comune di Roma. Si tratta di Andrea Mazzillo, un passato nel Pd di Veltroni, esperto di finanza locale e commercialista, è il coordinatore dello staff della sindaca. Un fedelissimo. La scelta è stata annunciata attraverso una nota del Campidoglio.
“La sindaca di Roma Virginia Raggi ha scelto Andrea Mazzillo come nuovo assessore al Bilancio. Abbiamo davanti delle sfide importanti e il contributo di Mazzillo sarà prezioso vista la sua esperienza in finanza locale – commenta Raggi – Un contributo importante anche perché ha coordinato la stesura del programma per Roma del M5s elaborato con attivisti e cittadini. Mazzillo è alla guida di una squadra di tecnici e professionisti che abbiamo costruito nel corso di queste settimane. Ho chiesto a Mazzillo di ricoprire l’incarico in giunta non solo per le sue competenze ed esperienze tecniche ma anche per affermare che il Movimento mette in campo i suoi più qualificanti militanti”.
Chi è Mazzillo, il fedelissimo di Raggi con un passato nel centrosinistra
Mazzillo vanta un passato nel centrosinistra. E’ stato infatti candidato anche alle primarie per la segreteria regionale del Pd, a sostegno di Nicola Zingaretti nel collegio 16, per la lista “Con Veltroni, ambiente, innovazione, lavoro per Zingaretti”. In passato è stato anche coordinatore del movimento di Alfio Marchini. Non un profilo immacolato come invece richiesto dall’ala più ortodossa del Movimento 5 Stelle.
Mazzillo si messo subito a disposizione dell’amministrazione. “Quanto prima presenterò un programma per il prossimo trimestre, condiviso con consiglieri comunali, Municipi e commissione capitolina competente. Sono settimane che lavoriamo insieme anche con gli uffici della Ragioneria. Posso anticipare che si sta già provvedendo all’assestamento tecnico di bilancio, rintracciando tutte le necessarie economie. Parallelamente comincerà subito il lavoro che porterà alla redazione del prossimo bilancio di previsione” ha detto il neo assessore in una nota.
Il compromesso raggiunto tra Raggi e M5S
La nomina di Mazzillo è stata contro bilanciata da quella di Massimo Colomban, nuovo assessore alle partecipate del Comune di Roma. Colomban, industriale che lavora nel settore dei metalli (è il fondatore dell’azienda Permasteelisa, società di costruzioni quotata a Piazza Affari), è un fedelissimo di Casaleggio. Fu proprio lui ad aprire le porte della sua associazione (Confapri) a Gianroberto Casaleggio per incontrare gli imprenditori trevigiani.
Mazzillo e Colomban rappresentano le due anime del M5S che lavoreranno in Campidoglio. Uno controllerà l’altro. Uno seguirà le direttive di Raggi l’altro della Casaleggio Associati. Per la sindaca si tratta di un compromesso obbligato per superare l’impasse che stava diventando cronica. Entro il 31 dicembre, infatti, il Comune deve redigere ed approvare il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario successivo e il bilancio triennale di previsione pena il commissariamento. Per questo oggi c’è stata l’accelerazione.
Raggi dice addio a Muraro?
Per un uomo di fiducia che arriva in Campidoglio una donna di fiducia potrebbe essere costretta a lasciare.
L’assessore all’Ambiente Paola Muraro è stata iscritta anche per concorso in abuso d’ufficio con Giovanni Fiscon, ex direttore generale di Ama, la municipalizzata dei rifiuti, sotto processo in primo grado nell’ambito di Mafia Capitale. Difficile questa volta per la Raggi difenderla.
Infine sembra essersi concluso il giallo sulle dimissioni del ragioniere generale riportate da Repubblica. Per il Campidoglio le dimissioni di Stefano Fermante non risultano, è “regolarmente al lavoro”.
Scritto da: Andrea Turco
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Comunque questo Colomban, al netto di qualche delirio separatista é un gallo.
Favorevole alla TAV
Favorevole al Mose
Contrario all'art. 18
Favorevole alle Olimpiadi
Ha supportato Renzi
Ha dichiarato che il voto al M5S é sprecato
Era contro Roma Ladrona
Che dire, un profilo perfettamente aderente al programma dei pentastellati.
Per scegliere uno così, bisogna essere veramente alla frutta.
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
Le professionalità capaci hanno portato il comune di Roma a dover essere sciolto per mafia. Forse sono meglio gli incapaci.
Spaghetti e pistole
Giunta Raggi: a Roma c’è un problema di quote rosa?
Il sindaco di Roma Virginia Raggi, durante la prolusione d’apertura del convegno organizzato dal “Women’s international networking”, ha espresso netto dissenso nei confronti della legge del 2012, la Golfo-Mosca, che impone alle società quotate in borsa ed alle partecipate pubbliche di riservare almeno un terzo dei ruoli, nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali, al “genere meno rappresentato”. Ci riferiamo alle quote rosa.
“Onestamente per me questa legge rappresenta una sorta di recinto, una sorta di riserva dei panda”. Considerazioni queste che hanno trovato un sostanziale accordo d’intenti anche nei pensieri del primo cittadino della città di Torino, Chiara Appendino, lo scorso 28 settembre, a margine dell’incontro “Women, We Can: “Sono lo strumento e non l’obiettivo, il modello ideale a cui tendere è quello senza quote rosa, intese come obbligo e senza distinzioni di genere”.
Giunta Raggi e quote rosa: il nodo dello Statuto di Roma Capitale
Le tribolazioni della Giunta comunale capitolina sembrano non finire mai. Dopo le ostiche nomine di Andrea Mazzillo, quale nuovo assessore al Bilancio e di Massimo Colomban alle Partecipate, nonché le polemiche legate agli accertamenti giudiziari in corso nei confronti di Paola Muraro, le attenzioni del dibattito si concentrano adesso sulla composizione della Giunta del sindaco Virginia Raggi. In un articolo del 2 ottobre, Il Tempo ha riportato in auge la questione del mancato rispetto delle quote rosa in seno alla compagine di governo del Campidoglio.
La giunta Raggi, saturate le caselle recenti, consta di 11 membri. Secondo lo Statuto di Roma Capitale, articolo 25 terzo comma, “fra i nominati è garantita la presenza, di norma in pari numero, di entrambi i sessi, motivando le scelte difformemente operate con specifico riferimento al principio di pari opportunità”. Il problema è presto esemplificato: ad oggi la squadra conta cinque donne, Virginia Raggi inclusa, e sei uomini. Tale ripartizione è in regola con la legge Delrio, che fissa la soglia al 40 per cento del totale, ma in contrasto con la legislazione dell’Assemblea capitolina. Il precedente giuridico della giunta Alemanno, totalmente azzerata proprio per il mancato adeguamento alla norma delle quote rosa da un verdetto del Tar nel 2011, è emblematico.
Il senso delle dichiarazioni della Raggi è tangente alla più ampia querelle, in Italia storicamente legata alla condizione socio-culturale della donna in ambito lavorativo, ed economico, implicante il raggiungimento delle Pari Opportunità. Una prima scuola di pensiero, legata ai moti di protesta dell’emancipazione e del suffragio di epoca ottocentesca, vorrebbe una spartizione equanime imposta dallo Stato. Un secondo modello, più dinamico e liberale, descrive invece le quote quali gabbie discriminanti, lesive della libertà e del merito dei singoli individui, siano essi uomini oppure donne. Uno schema, quest’ultimo, evidentemente vicino alle idee del primo cittadino di Roma.
Riccardo Piazza
Scritto da: Riccardo Piazza
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