"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Vero ciò che dici, ma aggiungo una cosa: chi ha detto che l'anarchismo debba esser per forza, e sempre, armonia? E' consentito dalla natura umana? io direi di no.
Certo Proudhon diceva: l'anarchia e' ordine, e solo così può funzionare, ma il romanticismo di certi anarchici non ha mai tenuto conto dell'ineffabilità della natura (umana). Ecco che dove non arrivano loro e' arrivato il "baffettino".
Nemmeno nelle tribù arcaiche premoderne (e anche moderne) dove non vige l'autorità, vi è sempre armonia fra gli individui o scompare del tutto la competizione (basta pensare anche solo a quella legata al piano riproduttivo, che e' inevitabile).
Certe forme di "lotta" per la vita, quindi di volonta' di potenza, non sono estinguibili.
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
kava però permettimi una polemica, le ideologie a cui ti richiami (che hanno, comunque, un indiretto legame con le dottrine soreliane come il fascismo, anche se da sinistra) hanno il loro bel carico di nietzschismo mica da ridere. E pure mal-interpretato, perche' il socialismo patriottico non può non esistere che in forma autoritaria-imperiale. Il rossobrunismo, il socialismo nazionale, il nazionalcomunismo e tutte le correnti aderenti alla sinistra fascista, si richiamano alla politica sociale anti liberale, ma al prussianesimo in politica.
Quindi, questi hanno "rubato" anche dal baffettino.
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
Come ti ha detto Egomet e con una piccola variazione nella sua frase: "non bisogna per forza abbracciarne l'intera parabola intellettuale o la totalità di un pensiero."
Non nego l'influenza nicciana su certe ideologie e certo pensiero politico ( che è solo parte dei miei riferimenti ), ma è un aspetto di questi che non mi ha mai coinvolto nè interessato, anzi ti dirò che più che "non portare a nulla", trasportato nel secolo attuale, vedo il pensiero di questo filosofo più come antesignano di certo anarcocapitalismo estremo che d'altro, e su questo ti inviterei a riflettere, proprio partendo dall'allegoria del cipo matador...
Quanto al socialismo patriottico o nazionale che dovrebbe essere "imperiale" ( o imperialista ) non ne vedo assolutamente la necessità. Condivido di sicuro un certo grado di autoritarismo, che è un'altra cosa; ma è una mia posizione politica, che può essere condivisa o meno ( così come altri aspetti, tipo statalismo o federalismo o comunalismo ), all'interno di una idea politica che non è assolutamente un monolite e che presente diverse sfaccettature.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
A mio parere nasce tutto dal fraintendimento del suo pensiero.
Anche io "scarto" alcuni passaggi di Al di là del Bene e del Male, ma a netto di questo, ripeto che se ho la necessità di dare una definizione della mia visione della vita, mi richiamo pienamente al pensiero nietzscheano (non solo a lui, anche a Schopenahuer e a Spinoza), che e' l'unico che ha fornito le risposte concrete all'uomo per raggiungere la propria liberazione (dopo i filosofi dell'antichità ellenica).
Ciò che maggiormente mi interessa sono i suoi legami col mondo greco, con l'estetica, con l'individuo e con l'atomismo.
per il resto, il Nietzsche "politico" non mi interessa, anche perche' non ho una dimensione politica ben chiara: vengo qui e da voi, ma non sono ne' socialista ne' anarchico tout court, sono, appunto, un libertario che si rifà nietzschismo riscoperto da alcuni intellettuali che l'hanno ripulito da certe storture
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
...
Ultima modifica di Lèon Kochnitzky; 22-10-16 alle 22:33 Motivo: double
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
Ancorché ammantate di pragmatismo, tanto la "normalità" quotidiana quanto la riforma sociale sono imperniate di metafisica fino al midollo, laddove il dubbio, la diffidenza, l'affrancamento da certi ingranaggi rispondono a una logica quasi -mi sia concesso il termine dal sapore anacronistico- eudemonistica (pur non scevra di difficoltà tutte contemporanee e attualizzata), dunque tutt'altro che inutile.
Valutare il potenziale di un'idea in base alla sua rilevanza nel raggiungimento di uno scopo ideale, ossia una teleologia di fondo, ignorandone la forza viva nel "qui e ora" non mi sembra un atteggiamento propriamente pragmatico.
Comunque, non vorrei allontanarmi dal tema della discussione.
"Una salus victis, nullam sperare salutem"
Certo, infatti ben venga il coraggio di affrontare anche tematiche sgradite o ritenute scabrose
Come ben sai, però, non sono anarchico, pertanto non mi interessa porre il problema da quella prospettiva.
Se anche si ragionasse di lotte e pulsioni vitali inestinguibili, mi starebbe bene, ma in mezzo alle fitte trame d'inchiostro, tra un enfasi profetica e l'altra, il nostro baffone sembra salutare con entusiasmo la venuta di una casta superiore a cui affidare le redini dell'umanità.
Si potrebbe passare in rassegna l'opera del nostro al fine di tracciare i contorni di questa idea.
Esiste già un contributo che va in questa direzione: nella discussione affrontata da te e Troll nella sezione Filosofia, vennero analizzati diversi passi dell'autore proprio seguendo questo criterio.
"Una salus victis, nullam sperare salutem"
E' questo l'errore di analisi. E nel quale, purtroppo, cadono in molti. Il superuomo non è l'uomo superiore che si pone al di sopra delle masse e le sottomette. Il superuomo è conscio di avere valori diversi da quelli del gregge (e in questo è un "forte" rispetto ai "deboli") ammansito dalle religioni e dalle false morali.
E a partire da questa considerazione è aristocratico e ha il dovere, quindi, di porre le condizioni di una trasvalutazione dei valori per condurre l'uomo a superare se' stesso.
Avrà anche speso elogi per Napoleone, ma solo perche' (come Goethe) lo vedeva come il costruttore di nuovi valori, di una nuova idea di civiltà occidentale
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
Questa è la tua lettura del superuomo, ma sono possibili anche altre, comunque anche Nicce non era proprio un progressista umanitario, il suo pensiero è flessibile e ciò porta a varie possibilità interpretative ma le sue opinioni personali vanno in una certa direzione...
L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio