Mi spiace ma non è cosi , non in questo caso
Questo non è un rinvio ad una legge di attuazione dei dettagli mentre l'impianto è già regolato dal testo normativo su cui si viene chiamati a votare :è un rinvio ad una legge costituzionale (che ovviamente ancora non esiste e che non si sa mai esisterà ) legge costituzonale senza la quale il referendum propositivo proprio non puo' nemmeno esistere
E' un vero e proprio giochino delle tre carte
Sì, e per quanto mi riguarda è una differenza positiva. Che la disciplina di strumenti delicati quali quelli di democrazia diretta sia lasciato ad una legge ordinaria mi è sempre sembrato bizzarro. E ogni qualvolta qualcuno propone una "leggina" per spacchettare, per rinviare, per anticipare, etc., la mia idea si rafforza.
dove sarebbe scritto nella legge di riforma che per attuare le disposizioni sui nuovi tipi di referendum ci voglia un'altra legge costituzionale?
Al fine di favorire la partecipazionedei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d’indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione.
Probabilmente non hai capito quello che ho detto. Nella Costituzione del 1948 erano già definiti criteri e modi, quello che mancava era la legge ordinaria che regolasse ad esempio: modalità di convocazione dei comizi elettorali, norme di attuazione e dettagli operativi di cui naturalmente la Costituzione non si può occupare. Per i Referendum Propositivi e di indirizzo sarà necessaria una legge costituzionale che fissi principi per tali referendum a cui dovrà seguire legge ordinaria per il loro svolgimento, Non piace neanche a me tutto questa burocrazia ma funziona così.
Dato che c'erano costituzionalisti che proponevano una "leggina" per modificare la 352/1970 per permettere quesiti multipli, direi che il testo della Costituzione ha lasciato spazi piuttosto ampi da colmare da una legge ordinaria, e la cosa non mi è mai piaciuta.
Certamente prevedere una nuova legge costituzionale può, teoricamente, permettere che questa regoli realmente criteri e modi, lasciando ad una legge ordinaria solo le questioni procedurali. Tutto con una chiara premessa personale, ossia che non apprezzo diverse forme di democrazia diretta e che non avrei introdotto alcun nuovo referendum.
Apprezzo l'onestà di questa tua dichiarazione, anche se non la condivido.
Sulla democrazia diretta il discorso potrebbe diventare lungo. Io sono convinto che deve esserci sempre più democrazia diretta e bisogna trovare nuove forme perchè si possa esercitare al meglio. Sono anche convinto che la democrazia diretta sia un pericolo se gestita in modo strumentale. Perchè funzioni bene è necessario che i cittadini vengano informati in maniera corretta e purtroppo bisogna riconoscere che oggi il livello dell'informazione è penoso, Si privilegia la rissa e l'attacco personale al ragionamento. La propaganda politica è ormai assimilabile come stile e contenuti a risse tra tifoserie.