Sapete tutti quello che ho sempre pensato e ancora di più penso del candidato repubblicano: un razzista, un estremista, un evasore fiscale e politicamente pericoloso. In poche parole se fossi costretto a votarlo preferirei rinunciare al diritto di voto.
Fino a qualche tempo fa pensavo che, turandosi il naso, era meglio votare la Clinton ma nelle ultime settimane ho visto schierato contro Trump tutto il mainstream statunitense, dalla grande stampa ai più famosi opinionisti, dalle star di Hollywood a grossi esponenti repubblicani fare dichiarazioni a favore della candidata democratica, l'ultimo endorsement pro-Clinton è quello del repubblicano Washington Post. Se in alcuni casi questi attacchi contro Trump sono il frutto di una sincera preoccupazione per quello che potrebbe combinare nel momento in cui dovesse occupare lo Studio Ovale allo stesso tempo sono convinto che la maggior parte di questi sostegni ipocriti a favore della demos sono il risultato delle preoccupazioni della grande finanza, le grandi industrie, le corporation, le multinazionali etc che un incontrollabile Trump possa "terremotare" gli equilibri nazionali e internazionali delle lobby e i gangli di potere che in questi decenni hanno sempre di più impoverito milioni e milioni di persone favorendo solo pochi e i loro servi come la grande stampa. Attenzione, Trump è parte di questi poteri forti e ha partecipato al banchetto che ha arricchito solo alcuni (ad esempio per anni non ha pagato le tasse) ma è un uomo incontrollabile, squilibrato, estremista che se da un lato potrebbe distruggere certi equilibri dall'altro porterebbe ad assetti anche peggiori e persino pericolosi senza considerare che i danni di una presidenza razzista che creerebbe ancora più divisioni nella già lacerata società americana. Ergo, se fossi uno statunitense non andrei a votare o voterei uno dei candidati minori. Ma né la Clinton né Trump si possono votare.