Formigoni: un governatore fuori da tutte le leggi
Pubblicato il 08/10/2010
Marco Cappato e i Radicali della Lombardia sono tornati a contestare la regolarità della lista “Per la Lombardia” alle scorse elezioni regionali lombarde.
La lista – già esclusa e poi riammessa per irregolarità nella raccolta delle firme – aveva permesso la rielezione di Roberto Formigoni a governatore della regione per il suo quarto mandato, “in violazione della legge che pone il limite a due mandati”, come sottolinea Cappato.
In questi giorni i Radicali hanno annunciato di avere fatto esaminare la documentazione di presentazione della lista di Formigoni a un perito calligrafico accreditato dal Tribunale, il quale avrebbe trovato almeno 374 firme a suo dire false perché riconducibili a uno stesso autore.
Durante la conferenza stampa del 5 ottobre scorso i radicali hanno mostrato i moduli incriminati. Il 7 ottobre Cappato si è confrontato davanti alle telecamere di Telelombardia con Paolo Valentini capogruppo del Pdl alla Regione Lombardia.
L'iniziativa dei Radicali prosegue anche in Emilia Romagna. Alle ore 10.00 dell'11 Ottobre, si svolgerà l’udienza dei Radicali relativa al procedimento intrapreso presso il Tribunale di Bologna. Il ricorso dei Radicali è motivato dalla convinzione che il Presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani fosse ineleggibile in base alle disposizioni della legge elettorale ora in vigore approvata nel 2004 art. 2 l..f l.165/2004 nella quale si prevede “la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”.