Da "Roma fa schifo", il sito dedicato ai disservizi della citta', che si era schierato contro Giachetti e a favore della Raggi:
ROMA FA SCHIFO: 11 motivi per cui è sbagliato dire "la Raggi non sta facendo nulla"
Ci stiamo (faremmo volentieri a meno!) forzando in questi giorni ad individuare i punti di contatto tra l'attuale amministrazione e i deliranti 5 anni di Alemanno. Già nell'articolo di ieri sul team building\scampagnata e poi in passato abbiamo snocciolato dei raffronti, ma quello principale che si sta sempre di più appalesando è il grande equivoco secondo cui "questi dopo 4 mesi non hanno fatto niente". Era la stessa identica cosa che si diceva per Alemanno: quello distruggeva ciò che restava di Roma ma tutt'Italia ripeteva "Alemanno deve andare via perché non sta facendo niente". Altro che 'niente', da cartellopoli a parentopoli faceva eccome e con grande lena.
Idem oggi. Il feeling condiviso è che "non stanno facendo niente". Che "perdono tempo a ridere a fare scampagnate". Niente di più sbagliato. L'amministrazione a fronte di pochissimi provvedimenti positivi (forse solo uno, quello che ha riportato in essere il tram 3 fino alla Stazione Trastevere) sta inanellando una serie di decisioni dannosissime per la città, per il suo sviluppo, per il suo futuro, per la sua immagine. Alcuni passaggi sono semplicemente irreparabili per una intera generazione. Altro che non far nulla, si stanno facendo tanti, tantissimi danni. Abbiamo provato a sintetizzarli in punti e senza dubbio ci dimentichiamo molto.
1. OLIMPIADI
Inutile tornare sull'argomento, i ragionamenti li abbiamo fatti a profusione. Si tratta di una grandiosa occasione persa per la città. Tantissimi posti di lavoro dilapidati, molti miliardi di investimenti smarriti per puro populismo, per pura demagogia, per pure motivazioni ideologiche. Non c'è niente di più crudele: fare del male - sapendo di farlo - al territorio che stai amministrando pur di affermare la propria sciocca e miope ideologia. Un danno irreparabile per lo sviluppo, la crescita, l'immagine della città.
2. TORRI DELL'EUR
Un fatto gravissimo. La precedente amministrazione era riuscita a risolvere il problema delle Torri dell'Eur da tanti anni abbandonate. Lo aveva fatto con un progetto brillante che però a quanto pare pestava eccessivamente i piedi al gruppo immobiliare di Francesco Gaetano Caltagirone al quale i 5 Stelle fanno una opposizione di facciata, continuando a favorirlo dietro le quinte (vedi anche il punto 3). Una dirigente del Dipartimento Urbanistica ha firmato la revoca del permesso per costruire pur non potendolo fare e nonostante questa decisione non avesse alcun senso e probabilmente alcuna legittimità. Il risultato è che Telecom, che doveva trasformare le Torri, si è sentita in diritto di tirarsi indietro. Le torri così resteranno ruderi e comprometteranno lo sviluppo di tutta Eur e della Nuvola. Una tragedia così sporca che perfino Paolo Berdini ha dovuto ad un certo punto far finta di non essere d'accordo. Ovviamente gode Caltagirone, e il suo amico storico Flavio Cattaneo (capo di Telecom), che non avrà altri spazi direzionali concorrenti ai suoi in città.
3. NUOVO STADIO DELLA ROMA
Anche qui inutile insistere molto, come per le Olimpiadi ne abbiamo parlato e straparlato e qualsiasi lettore può informarsi cercando nel blog. Si tratta del più bel progetto di development immobiliare mai pensato a Roma, con una quantità enorme di denaro che la città guadagna in opere pubbliche. Posti di lavoro e investimenti stranieri a tempesta. Ma ciò nonostante - anche se ancora non ci sono provvedimenti ufficiali contrari - l'amministrazione invece di baciare la terra dove gli investitori transitano, fa di tutto per ostacolare e per far passare la voglia a chi è intenzionato a portare miliardi in città. Mentre Chiara Appendino vola in Medio Oriente a cercare denaro e investimenti per Torino, Virginia Raggi gioca a far fuggire l'unico grande investimento immobiliare che sta per partire a Roma e l'unico comparto che può alleviare la atroce disoccupazione, la atroce povertà, l'atroce declino che vive la capitale.
4. EX FIERA
Qui il provvedimento c'è eccome. Il piano di trasformazione urbana della Ex Fiera a Via Cristoforo Colombo era pronto, doveva solo essere approvato. L'attuale Giunta ha deciso di metterci le mani pesantemente e di ridurre i metri cubi di potenziale sviluppo svilendo le potenzialità del lotto. Con ogni probabilità ora la Ex Fiera continuerà a restare abbandonata visto che la convenienza di investirci si è drasticamente ridotta e questo avrà un impatto atroce sulla nuova Fiera che ora rischia il fallimento. Un provvedimento forsennato di cui si è parlato troppo poco e che potrà provocare danni su danni alla città nei prossimi anni.
5. MUNICIPI
Quello che sta succedendo nei Municipi non meriterebbe neppure commento: un autentico circo dell'assurdo. Se la qualità umana e professionale dei consiglieri comunali è bassa, a livello municipale siamo enormemente al di là della soglia di guardia. La spocchia e la strafottenza di infilare nelle liste e nelle candidature personalità di scarsissimo livello si sta rivoltando contro a chi ha fatto questa scelta. I municipi sono paralizzati, i servizi sociali sono in pericolo, il livello di disonestà (non solo intellettuale) e di aggressività è inusitato. Non c'è un solo territorio che ci risulti amministrato come si deve e in compenso ci sono Municipi (si pensi al XIV o al V) dove è la magistratura, più che la politica, a doversi occupare di quello di assolutamente scandaloso e criminale che sta succedendo. Il tutto, beninteso, si svolge nella più totale opacità e mancanza di trasparenza.
6. ATAC E ORARI BUS
Il provvedimento di per se è positivo e realizzato in nome, ogni tanto, della trasparenza: visto che effettivamente Atac non ce la fa a garantire il servizio per cui si è impegnata nel Contratto di Servizio allora diciamo la verità agli utenti e spieghiamogli che gli orari non saranno mai quelli pattuiti. E così è stato fatto. Bene, peccato che i nuovi orari, con frequenze di passaggio molto più diradate, siano state considerate dal carrozzone Atac come il punto di partenza a partire dal quale declinare ancora una volta finte malattie, corse saltate, negligenze, inefficienze e nullafacenze. Dovevano fare ufficialmente 100, facevano 65. Si è ufficializzato 'sto 65 e a partire da quello ora fanno 45. L'utenza non ha vissuto un aumento di chiarezza e trasparenza bensì un'ulteriore diminuzione delle corse dei bus. Un errore strategico fatto da chi evidentemente non conosce i propri polli.
7. AMBULANTI
Quello che questa Giunta e questo consiglio stanno facendo sugli ambulanti è semplicemente incredibile. Uno schifo assurdo. Tra l'assessore Adriano Meloni e il consigliere-presidente di commissione Andrea Coia fanno a gara a lisciare il pelo di Tredicine e bancarellari vari. "I camion bar servono perché dissetano i turisti", "dietro le bancarelle ci sono famiglie" e così via fino ad arrivare a Piazza Navona che forse solo per miracolo non tornerà la bidonville che era prima dell'arrivo di Marino ma che piace tanto ad Andrea Coia che confonde la favela con la "tradizione" e che vede di buon occhio il ritorno del pane e porchetta ("ma basta che sia italiana"). Le lobbies dei bancarellari si sentono ormai così potenti che arrivano a dire cose tipo: "decidete qualcosa sennò noi a dicembre i banchi della Festa della Befana di Piazza Navona li montiamo lo stesso". Sentono di avere dall'altra parte, per la prima volta, dopo anni, degli amici o comunque delle persone deboli incapaci di far fronte alla loro potenza. Anni e anni buttati al vento.
8. TRASPARENZA
Dovevano essere gli anni della trasparenza più totale, non c'è mai stato un periodo di così bieca opacità e nebbia. Prima di essere eletta, Virginia Raggi pubblicava tutte le settimane gli ordini del giorno delle commissioni di cui faceva parte, interloquiva coi cittadini, condivideva i risultati. Andate a vedere la time line di quegli anni del suo Facebook e del suo Twitter. Oggi abbiamo forse l'unico sindaco d'occidente che di fatto non usa i social media e non interagisce con i cittadini: l'ultima risposta ad un tweet risale a febbraio\marzo 2016. Le strategiche riunioni della Commissione Commercio che nella scorsa consiliatura andavano in streaming, oggi sono assembramenti carbonari dove is confabula con le lobbies, sempre invitate gradite, a riparo da occhi indiscreti (le riunioni sono sempre pubbliche, ma quanti cittadini hanno veramente tempo di andarci?). Tra tutte, solo la Commissione Mobilità riesce a dare divulgazione delle proprie scelte. La promessa di Marcello De Vito di trasmettere in diretta live tutte le commissioni è andata a ramengo. Davvero inspiegabile nell'epoca del Live Facebook che permette di trasmettere in diretta a chiunque a costo zero.
9. POLIZIA MUNICIPALE
Manca da mesi e mesi il comandante generale. Lo ha sostituito il suo vice che nel frattempo ne esercita le funzioni. Nessun bando, nessuna trasparenza, nessuna meritocrazia. Marino fece una call pubblica per trovare il Capo dei Vigili e questo permise finalmente di mettere alla testa del corpo una figura esterna, fuori dai giri e dai giochi: Raffaele Clemente, un poliziotto. Grazie a questo signore la Polizia Locale si è dotata di un profilo twitter, di un servizio come IoSegnalo, dell'efficacia dello Street Control e dei taccuini elettronici. Il corpo stava cambiando faccia e questo era insopportabile per l'attuale amministrazione improntata alla restaurazione e al conservatorismo più spietato e amica più dei sindacati e delle lobbies dei lavoratori che dei cittadini ("i lavoratori hanno fatto uno sciopero di due ore durante la partita della nazionale? Ma sarà stato un caso" ebbe a dire la Sindaca in campagna elettorale...). Raffaele Clemente è stato giubilato quasi subito e tutti i servizi da lui inventati languono in maniera ingiusta. I cittadini che usano IoSegnalo sanno perfettamente di cosa stiamo parlando.
10. NOMINE
Ovvio che in una situazione così descritta, nessuno venga a fare l'assessore al Bilancio. Significa suicidarsi personalmente e politicamente. Anche perché una persona competente che era arrivata, è stata cacciata via. Ma non bisogna limitarsi solo alla ridicola pantomima della nomina dell'assessore al Bilancio. Il problema delle nomine è gravissimo e riguarda altri ruoli importantissimi per il funzionamento stesso del Comune (Ragioniere Generale, Capo di Gabinetto) e delle aziende partecipate. Non c'è il top management di Ama, non c'è neppure quello di Atac. Di fatto l'azione di governo è bloccata o fortemente rallentata dalla incapacità di trovare persone in gamba. Anche perché moltissime persone in gamba sono state stupidamente prese di mira negli anni passati dai Cinque Stelle e adesso diventa imbarazzante coinvolgerle. Nelle municipalizzate sono stati ostracizzati i vecchi capi, dimostratisi capaci e lucidi (Rettighieri, Fortini) e non si è stati all'altezza di proporne di nuovi. Le poche nomine che sono state fatte sono state frutto di amicizie e squallide raccomandazioni, nessun bando, nessuna trasparenza, nessuna meritocrazia.
11. PROMESSE
Le promesse fatte in campagna elettorale e mai mantenute sono tantissime. Tantissime già dopo soli 4 mesi. Quella più grave è però la famosa "due diligence" sul debito. Ve la ricordate? E' stato il refrain della campagna elettorale del Sindaco. Ci saremmo aspettati dopo tutto questo tempo - esattamente come aveva fatto Marino appena arrivato - che la sindaca avesse convocato in Campidoglio gli ispettori, avesse coinvolto il Governo e il Ministero, avesse analizzato i motivi reali per cui il debito si è accumulato, avesse portato carte in procura, avesse aperto il palazzo "come una scatola di tonno", avesse dimostrato - carte alla mano - di chi è la colpa, chi ci ha condannato a vivere nella città più depressa d'Europa. Nulla di tutto questo. La "due diligence" sul bilancio non si è fatta e non si farà mai. E' troppo comodo dire "non possiamo governare perché ci sono 13 miliardi di debito", è una scusa cui nessuno ha voglia di rinunciare. Perché poi senza questa scusa tocca lavorare, tocca riformare, tocca davvero fare provvedimenti impopolari. Ma figurati...
Stanno smontando la città in continuità con quanto stava facendo Gianni Alemanno e marcando la più totale discontinuità dalle decisioni della Giunta Marino, quella più oggettivamente innovativa e rivoluzionaria degli ultimi anni. Ci sono mille questioni che non sono state toccate è vero e molte cose sono semplicemente ferme, bloccate, paralizzate. Nulla sulla mobilità, sulla sul commercio, nulla sul sociale, nulla sullo sviluppo della città. Nulla sugli sprechi nonostante Frongia in un bel libro ci spiegava che ci sono 1 miliardo di risorse sciupate da recuperare facilmente, ma se così è perché non si vanno a prendere quei soldi invece di tagliare le risorse al Dipartimento Scuola. Ma ciò nonostante come si fa a dire "non stanno facendo niente"? Stanno facendo eccome purtroppo...
E lo stanno facendo peraltro in combutta con la parte peggiore della destra e con la parte peggiore del PD (ancora preponderante in città, da qui la nostra scelta di non sostenere la candidatura di Giachetti, specie dopo il Golpe del Notaio): il Commissione Commercio i provvedimenti a favore del racket bancarellaro vengono approvati all'unanimità. Questo dice tutto. Il PD cattivo sta governando molto più ora che sotto Marino, quando aveva un sindaco ostile.