https://it.notizie.yahoo.com/hong-ko...070412582.html

Roma, 19 ott. (askanews) - Il Parlamento di Hong Kong è nuovamente precipitato nel caos, questa mattina, quando i deputati sostenitori di Pechino hanno bloccato la cerimonia di giuramento di due colleghi favorevoli al divorzio dalla Cina. Una situazione che rispecchia le tensioni vissute in queste settimane nell'ex colonia britannica, dove i residenti temono sempre più che Pechino stia rafforzando la propria presa.
Hong Kong gode di una semi-autonomia in virtù del principio "Un paese, due sistemi", che è alla base del suo passaggio dalla Gran Bretagna alla alla Cina nel 1997. Le legislative di settembre si sono concluse con l'elezione, pe rla prima volta, di un drappello di candidati che richiedono una maggiore autonomia da Pechino, un risultato giunto a due anni dalle grandi proteste in favore della democrazia dell'autunno 2014.
Già la scorsa settimana, durante l'inaugurazione del Consiglio legislativo, il giuramento di due nuovi deputati indipendentisti, Yau Wai-Ching e Baggio Leung, era stata respinta sulla base del fatto che i due parlamentati portavano con loro uno striscione con la scritta "Hong Kong non è la Cina". Un'affermazione, quest'ultima, contraria a quella prevista dalla formula del giuramento, che afferma senza equivoci che Hong Kong è una regione amministrativa speciale della Cina.
Chiamati oggi a ripetere il giuramento, sono stati bloccati dalle proteste dai sostenitori di Pechino. Proteste che hanno costretto il presidente del Parlamento a sospendere la seduta. Dopo la sospensione, l'attività d'Aula è ripresa normalmente e, tra le urla dei sostenitori della Cina che chiedevano scuse formali ai due deputati, Yau Wai-Ching e Baggio Leung hanno potuto prestare giuramento.