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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Predefinito Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali @Supermario, a fronte di questa notizia assai preoccupante Crollo nascite. Per la prima volta in 90 anni Italia perde popolazione - Rai News e del forte dibattito attorno alla necessità di contenere il calo demografico, che ne dice di aprire un tavolo di discussione al Ministero per affrontare il tema, lasciando fuori dalla porta sia il becerismo sia la propaganda di parte? Un tavolo che parta da un'analisi seria e rigorosa su quello che c'è in Italia ( il governo ultimamente, e fuori dalle polemiche sul fertility day, ha messo in campo alcune misure potenzialmente molto interessanti), su quello che manca e su quello che potrebbe esserci? Prendiamoci un po' di tempo, che non ci manca dato che siamo all'inizio della legislatura, e mettiamo in piedi una discussione seria e argomentata sulla questione, che ne dice?
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  2. #2
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Legittima preoccpupazione: posso affermare che da molto tempo questo problema sta a cuore a questa maggioranza
    Non a caso nella precedente legislatura la stessa magioranza che attualmente sostiene il governo Undertaker fece approvare questa mozione che riporto (invito a leggere con particolare attenzione le parti in rosso)

    LA CAMERA DEI DEPUTATI DI POL

    SU PROPOSTA DEL GOVERNO DI POL

    PRIMO MINISTRO
    C@SCISTA

    MINISTRO DELL’ECONOMIA
    RONNIE



    VISTA

    La recente promulgazione della Legge di Stabilità per il triennio 2016-17-18 approvata dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica Italiana su proposta del Governo Renzi (L. 28 dicembre 2015, n. 208);


    CONSIDERATO


    Che per il bene del paese appare necessario modificare significativamente l’impianto strutturale del provvedimento, perseguendo, in particolare tre obbiettivi di sistema:

    1) USCITE: la riduzione drastica delle spese correnti attraverso economie di bilancio, selezionate con criteri politici, nel novero delle misure predisposte dal commissario Carlo Cottarelli;

    2) ENTRATE: calo strutturale della pressione fiscale, con specifico orientamento della diminuzione alla difesa della famiglia, indistintamente per tutte le categorie di contribuenti;

    3) INDEBITAMENTO E DEBITO: arresto dell’indebitamento e prima riduzione della dinamica del debito, tramite privatizzazioni con immediato impatto quantitativo e altre misure finanziarie, dal lato dell’offerta, idonee a risanare la struttura dei tassi d’interesse;


    ESPONE LE SEGUENTI MISURE CORRETTIVE


    Invitando il Governo Italiano, il Parlamento e i partiti ad attivarsi per modificare quanto prima la Legge di Stabilità per il triennio 2016, 2017, 2018 nel senso da esse descritto e secondo le allegate modalità, col fine di raggiungere i nuovi saldi di bilancio conseguenti all'intervento.


    1) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL PRIMO OBBIETTIVO
    – USCITE –

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla razionalizzazione delle modalità di riscossione. Famiglie e imprese versano ora le tasse in banca e gli istituti di credito trasferiscono i fondi alla Banca d'Italia dietro il pagamento di provvigioni. Il Tesoro invece potrebbe aprire conti direttamente con le banche, risparmiando sulle provvigioni (La Commissione calcola almeno 0,4 Mld di risparmi annui).
    http://www.ilsole24ore.com/art/2014/...l?uuid=ABP7yz3

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla riduzione delle spese per acquisto di beni e servizi della P.A. Gli acquisti effettuati dalle pubbliche amministrazioni unicamente su convenzioni Consip rispetto alla pluralità di convenzioni oggi esistenti comportano in media un risparmio del 24%, anche se la spesa presidiabile da Consip o altre centrali di acquisto è circa la metà del totale. Si può dunque conseguire un cambiamento strutturale sui nuovi contratti con una drastica riduzione del numero centrali appaltanti per acquisti sopra soglia (da 32.000 a massimo 30–40; Consip, regioni, città metropolitane). I risparmi calcolati dalla commissione ammontano a 7,2 Mld annui. http://www.infodata.ilsole24ore.com/...vizi-della-pa/

    Si propone, come misura iniziale, di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla razionalizzazione delle Società partecipate.
    I soli costi amministrativi attuali delle partecipate sono attualmente di circa mezzo miliardo l'anno per la quota pubblica. Circa 0,3 Mld € di essi potrebbero essere risparmiati immediatamente con una rapida riduzione del numero delle partecipazioni.
    http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABLBsJiB

    Si propone, come misura successiva, di riprendere la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla dismissione delle Società partecipate. Secondo la Commissione, se entro giugno 2016 si riducesse il numero delle partecipate da ottomila a mille, si otterrebbero in tal modo risparmi complessivi pari a 1 Mld nel 2016, e 2 Mld annui negli anni successivi. http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABLBsJiB

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla riduzione delle retribuzioni dei dirigenti pubblici. La Commissione ha rilevato un eccesso in percentuale delle retribuzioni dei dirigenti pubblici italiani del 20 per cento rispetto a quelli degli altri paesi europei. Sembra equo pertanto proporre una riduzione del 12 per cento della retribuzione media dei dirigenti pubblici, per un risparmio complessivo calcolato dalla commissione pari a 0,5 Mld di euro a regime.
    I tagli di Cottarelli / Riduzione stipendi dirigenti (500 milioni)
    Tale riduzione, tuttavia, può essere ottenuta anche entro il 2016, agendo sulle retribuzioni variabili. In proposito si specifica che la riduzione dovrà insistere sui dirigenti che abbiano ottenuto minori risultati, da individuarsi imponendo l’obbligo a ogni dirigente di identificare almeno un 33% di dirigenti di grado inferiore che non abbiano raggiunto l’obbiettivo, superando il malcostume di attribuire comunque a ogni dirigente l’avvenuto raggiungimento dei risultati anche quando l’evidenza palpabile è che la P.A. ha enormi sacche di inefficienza. Eventuali risarcimenti dei danni a seguito di procedimenti giudiziari, anche se coinvolgenti la responsabilità solidale della P.A., saranno posti ex lege integralmente a carico del dirigente superiore che abbia mal selezionato tra quelli possibili il dirigente inferiore di minor attività.

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sull’introduzione del pagamento elettronico e della fatturazione elettronica nei pagamenti dello stato, in sostituzione di quelli cartacei, e della razionalizzazione dei centri di elaborazione dati. La Commissione ha stimato risparmi quantificabili in 0,93 Mld derivanti dalla fatturazione elettronica, 1,3 Mld per il pagamento elettronico e 0,3 Mld dalla razionalizzazione CED (2,5 Mld). I tagli di Cottarelli / Dalla fatturazione ai pagamenti elettronici (2,5 miliardi)

    Si propone l'accorpamento delle questure e delle prefetture, in una prefettura unica per territorio. Secondo i dati del Ministero dell'Economia e delle finanze l’intero sistema delle prefetture italiane costa 0,5 Mld, di cui l'80% in oneri di personale (Ragioneria Generale dello Stato, La spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato – Tavole statistiche 2008-2012). Si assume che unificando i due organi l’attuale intero costo complessivo delle prefetture possa essere abbattuto sia grazie al risparmio sulla spesa di affitti, manutenzioni e servizi delle attuali sedi monumentali delle prefetture (che sarebbero sostituite da quelle più modeste delle questure) sia grazie alla sostituzione dei vertici delle questure con quelli delle prefetture. I funzionari apicali delle questure, infatti, essendo dirigenti di polizia, saranno certamente ammortizzabili nella spesa per pubblica sicurezza, riducendo proporzionalmente i futuri concorsi di polizia, e d’altra parte, i prefetti sono in eccesso dell’80% rispetto al numero di sedi disponibili, possono quindi benissimo sostenere il doppio del lavoro, sostituendo i questori.

    Si propone l'abolizione del sistema di compensazione finanziaria del Servizio Universale Postale (0,25 Mld €) a Poste italiane. La misura è conveniente per la stessa società pubblica, ormai quotata per il 40%, alla luce dell’effetto nefasto che la permanenza di tali compensazioni provoca ai sensi della disciplina antitrust (cfr. il recente nuovo orientamento AGCM Tlc, l'Antitrust bacchetta Poste: apra agli altri operatori - Repubblica.it) secondo la quale l’Autorità antitrust potrebbe in prospettiva obbligare la società a mettere a disposizione i propri uffici a tutti i concorrenti in tutti i mercati diversi da quello postale (specialmente Bancario e Assicurativo, nei quali i ricavi, nell’ordine dei miliardi di €, sono molto maggiori di quelli postali), se perdurasse il sussidio.

    Si propone, infine, di eliminare il bonus di 500 per i diciottenni, che è una misura di spesa politica, inutile e diseducativa (1,5 Mld).

    Si propone di introdurre l'obbligo per le Aziende Sanitarie Locali di ogni regione di centralizzare gli acquisti di farmaci e forniture in un'unica centrale di spesa per tutte le ASL della regione, secondo prezziari min-max diversificati per singolo prodotto, decisi da ogni regione e comunicati alla centrale acquisti, che non siano non superiori né inferiori oltre il 25% alla media del costo storico nazionale dei 5 anni precedenti. L’intervento, in quanto misura di coordinamento nazionale di finanza pubblica, dovrà essere sottratto alle competenze regionali. In termini di sola spesa farmaceutica il risparmio previsto è di 12 Mld € (CeRM 2011, Saniregio2 http://www.quotidianosanita.it/alleg...ato2579952.pdf regione di riferimento per il benchmark nazionale: l’Umbria).

    Le coperture così reperite ammontano ad almeno 26,2 Mld per il 2016; 27,2 Mld per il 2017 e 27,2 Mld per il 2018.



    2) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL SECONDO OBBIETTIVO
    – ENTRATE –


    Si propone l’Introduzione del meccanismo del quoziente familiare, che consente di dividere il reddito ai fini IRPEF per il numero dei componenti del nucleo cui viene attribuito. Attualmente, in Italia, l'imposta sul reddito viene applicata all'insieme degli utili e redditi dei membri della famiglia fiscale composta dal contribuente stesso, dal coniuge, dai figli minorenni e da eventuali persone invalide conviventi. Con il quoziente, le quote verrebbero rideterminate in relazione al proprio ruolo e ai carichi di famiglia, dimodochè in una famiglia con un reddito complessivo di 30 mila € l'anno dove lavorino due persone, si paghino tasse come se ci fossero due redditi di 15 mila € ciascuno, abbattendo l’aliquota di riferimento. Il costo di tale misura si prevede in 20 Mld € annui secondo i dati della CGIA di Mestre (Il vero choc fiscale? Il quoziente familiare - IlGiornale.it).

    Si chiede che sia previsto nella legge un bonus bebè da 400 euro che scatta al settimo mese di gravidanza per ogni cittadina italiana, per tre mesi. E fino al terzo anno di vita del bimbo si chiede sia previsto un assegno mensile di altri 150 euro, per un importo complessivo di spesa atteso nel 2016 e nel 2017, sulla base della proiezione tendenziale delle nascite (509 mila annue) di 1,5 miliardi di €.

    Si propone di finanziare il bonus bebè attraverso l’aumento dell’imposizione fiscale sui giochi e videogiochi d’azzardo. Il gettito erariale dei giochi è attualmente di 7,9 Mld. Si propone di elevarlo di 1,5 Mld incidendo quanto di necessità sui soli giochi che si basano prevalentemente sulla fortuna e non sull'abilità.

    Si propone il blocco della tariffa sui rifiuti ai valori storici cosicchè l’imposizione fiscale per la raccolta comunale dei rifiuti stabilita dai comuni non possa superare i vecchi massimali dell'imposta sui rifiuti pagata nel 2012. Sulla base di un’entrata annuale di 10 miliardi nel 2015 (Salasso spazzatura, la Tari aumenta del 20% a 10 miliardi - Repubblica.it) e di un aumento tra il 2012 e il 2015 del 32%, si prevede un totale di 3 Mld € annui di minori entrate.

    Si propone altresì la sospensione ex lege della tariffa per i cittadini del 10% dei comuni italiani in cui il servizio di raccolta dei rifiuti funzioni maggiormente al di sotto delle reali esigenze, demandando alle regioni la fissazione del livello minimo e la verifica di funzionalità con l’obbligo di individuare ciascuna un numero di comuni peggiori complessivamente pari al 10% della popolazione regionale, ai quali imporre un commissariamento nazionale e uno sgravio per la popolazione, pari a 0,7 Mld €.

    Si propone l'eliminazione del pagamento del canone RAI, per un totale di 1,7 Mld € di minori entrate. I disavanzi dell’Azienda dovranno essere quindi coperti anno per anno a discrezione dell'azionista pubblico con il ricorso alla fiscalità generale, in un modo più trasparente che imponga al parlamento e consenta quindi ai cittadini di dibattere pubblicamente del costo del sistema RAI.

    Le misure così previste riducono le entrate di: 25,4 Mld € nel 2016, nel 2017 e nel 2018.


    3) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL TERZO OBBIETTIVO
    – INDEBITAMENTO E DEBITO–


    Il rapporto tra le misure del gruppo 1 e le misure del gruppo 2 consente di abbattere il deficit tendenziale annuo di 0,8 Mld nel 2016; 1,8 Mld nel 2017 e 1,8 Mld nel 2018 sulla base di misure correnti e di un elevato grado di sicurezza delle stime.

    Al di là di ciò, in ogni caso, si propongono ulteriori speciali misure straordinarie, fuori bilancio, negli allegati A e B.


    ALLEGATO A)
    PIANO DI DISMISSIONE DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE


    Si propone, in primo luogo, la cessione del residuo capitale azionario pubblico di Poste Italiane, partecipata in modesto attivo ma di eccellenti potenzialità sul mercato libero, che, sulla base delle dimensioni della quota e di un prezzo a un prezzo pari a quello dell'IPO iniziale della società, si assume possa determinare 5,7 Mld € di entrate aggiuntive destinate alla riduzione del debito pubblico.

    Si propone, in secondo luogo, una procedura di liquidazione accelerata delle partecipazioni in passivo, ulteriore e sussidiaria rispetto al piano Cottarelli: la cessione ex lege a base d’asta zero di ogni residua partecipata che riporti un bilancio negativo coeteris paribus. Tale metodo di individuazione e valorizzazione è concepito per assicurare un efficiente incentivo agli amministratori locali perché trovino offerenti, che consiste nel rischio di perdere senza alcun indennizzo lo strumento di spesa rappresentato dalla partecipata.

    La procedura, che si raccomanda di introdurre per legge come misura di coordinamento nazionale della finanza pubblica, consiste nei seguenti sei provvedimenti consecutivi:
    a) Blocco a far data dall'approvazione della misura delle tariffe dei servizi delle partecipate pubbliche e divieto di trasferimento della sede legale o mutamento dell'oggetto sociale;

    b) Indizione entro febbraio 2016 di un'asta aperta di durata trimestrale, con base d'asta euro "0", per qualsiasi partecipata non quotata che abbia riportato passività nel bilancio 2015, completamento della cessione all'aggiudicatario entro 30 giorni dalla chiusura dell'asta (costi amministrativi del trasferimento a carico dell'aggiudicatario). Gli introiti dell'asta sono interamente devoluti all'ente titolare della partecipazione;

    c) Accorpamento ex lege alla data del 1 luglio 2016 di qualsiasi partecipata pubblica passiva non aggiudicata per assenza di offerte alla partecipata pubblica attiva con la sede legale più vicina che operi nel medesimo settore, con contestuale attribuzione delle quote proporzionale agli enti pubblici conseguentemente partecipanti;

    d) In caso di ulteriore passività della conglomerata, indizione entro agosto 2016 di una nuova asta trimestrale per la conglomerata risultante, a base "0", secondo il punto "B". Gli introiti dell'asta sono interamente devoluti agli enti titolari della partecipazione;

    e) In caso di ulteriore mancato pervenimento di offerte, avocazione allo Stato alla data del 31 dicembre, senza indennizzo, della partecipazione dell'intera conglomerata;

    f) Con decreti del Ministro dell'Economia, a far data dal 1 gennaio 2017, cessione delle conglomerate passive pervenute al bilancio centrale dello Stato con procedura nazionale d'asta a base "0" e devoluzione degli introiti alla riduzione del debito pubblico;

    La misura, oltre a consentire una sterilizzazione di qualunque ulteriore futura perdita delle partecipate sopravvissute al piano Cottarelli, consentirebbe una valorizzazione delle partecipazioni ai fini dell’abbattimento del debito pubblico, allo stato in quantificabile, ma plausibilmente rilevante.


    ALLEGATO B)
    PIANO DI COMPENSAZIONE DEBITO - PATRIMONIO PUBBLICO


    Si ritiene ancora possibile annullare o perlomeno ridurre gli enormi e perduranti effetti della crisi dei titoli sovani del 2011 sul debito pubblico di lungo termine della nazione con un combinato di misure legislative e decisioni del Tesoro destinate a valorizzare immobili improduttivi da decenni dei quali lo Stato (in epoca di uffici digitali, di privatizzazioni e di abolizione della leva militare) più nulla sa che fare, conseguendo l'effetto di risparmiare preziosa liquidità evitando l'oneroso rimborso di quei titoli e dei loro esosi interessi, tramite la rinuncia dei titolari al rimborso di tale debito.

    Al momento il valore inventariale dei beni edificati di proprietà dello Stato ammonta a 59 Mld € (OpenDemanio ) e tale cifra (risultante spesso dal solo prezzo di acquisto storico rivalutato) è largamente sottostimata rispetto al valore di mercato reale di immobili nei centri storici italiani e in località suggestive, stimabile nell'ordine delle centinaia di miliardi. L'ammontare di titoli rinegoziati in condizioni di particolare stress di mercato dal governo italiano nel corso della crisi fu invece di circa 400 miliardi, una parte ignota dei quali in titoli derivati (cfr. audizione parlamentare 2015 Dott.ssa Maria Cannata).

    Si considera possibile la rinuncia dei possessori dei titoli di cui si tratta (della totalità o di parte di essi) alla restituzione del capitale e degli interessi o quantomeno a una componente di interesse pari allo spread tra i BTP italiani e i corrispondenti strumenti emessi dalla Rep. Federale di Germania negli anni di tensione finanziaria, solo nel caso in cui lo Stato offra loro una differente specie di titoli assistita da garanzie a tutela dal rischio default diverse e più solide del premio al rischio incorporato nel maggior saggio di interesse, e specificamente consistenti in beni reali aggredibili giudizialmente (immobili), che per l'insipienza del Governo Monti non furono proposte nell'anno in cui quei titoli furono emessi.

    Si ritiene altresì necessario per la fiducia dei sottoscrittori dell'offerta di scambio nell'operazione che tale conferimento a garanzia, essendo privo di tutela costituzionale (e.g. XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti: "The validity of the public debt of the United States, authorized by law, including debts incurred for payment of pensions and bounties for services in suppressing insurrection or rebellion, shall not be questioned.", assente nella Costituzione Italiana) sia altrimenti tutelato in via sostanziale da possibili revoche di successivi governi, attesa la durata decennale o pluridecennale dei titoli.

    Specificamente si ritiene possibile concretizzare tale alternativa e necessaria tutela o tramite un emendamento costituzionale oppure tramite un divieto alla partecipazione di aziende italiane o sotto la giurisdizione italiana ai consorzi di valorizzazione degli immobili destinati a emettere i titoli sostitutivi, in modo da ricondurre il conferimento degli immobili al fondo sotto la specie delle obbligazioni verso l'estero, che è assistita da una sostanziale tutela diplomatica tale da escludere che il Governo italiano possa rifiutare di pagare quelle obbligazioni.

    D’altra parte ai fondi italiani potrebbe comunque essere consentito partecipare indirettamente ai consorzi sottoscrivendo con essi accordi economici per il collocamento interno degli immobili, dietro compenso, allo scopo di mantenere efficiente la valorizzazione giovandosi del know how immobiliare italiano sui beni in Italia e le potenziali destinazioni degli stessi, purchè la proprietà dei beni e la facoltà di emettere le obbligazioni restino sempre al consorzio estero;

    I consorzi di diritto straniero dovrebbero essere almeno due, quotati in mercati regolamentati europei, per trattare beni di natura omogenea, conferendo l'Italia in uno di essi i beni sprovvisti di qualsiasi vincolo amministrativo e nell'altro i beni che per la loro natura storica o monumentale o semi-monumentale richiedono speciali investimenti di valorizzazione e tempi più lunghi, e che confacciano il primo fondo a un mercato più libero e meno consapevole del diritto latino (Londra) e l'altro fondo a un mercato più regolamentato e di diritto latino (Francoforte).

    Si propone quindi di avviare per legge quanto prima, comunque entro l'anno 2016, con prosecuzione negli anni 2017 e 2018, un'operazione di scambio dei titoli del debito pubblico con il patrimonio immobiliare dello Stato, con lo scopo di annullare o ridurre i perduranti effetti della crisi dei titoli sovani del 2011 sul debito pubblico di lungo termine, consistente nei seguenti atti e provvedimenti:

    A) Introduzione entro dicembre 2017 (procedura di revisione, più eventuale referendum) del divieto costituzionale di ripudio del debito nell'articolo 42 della Costituzione Italiana, con un nuovo comma 4: "La validità del debito pubblico della Repubblica Italiana autorizzato dalla legge, inclusi i debiti per il pagamento di pensioni, per i pagamenti verso le imprese e le ricompense per il servizio militare prestato non potrà essere posta in discussione.";

    B) Indizione entro il maggio 2016 di un'asta semestrale aperta a operatori esteri quotati di qualsiasi provenienza per le quote di due costituendi consorzi per la valorizzazione del patrimonio pubblico italiano (CVPIL e CVPIF), nella forma di due fondi di gestione immobiliare, l'uno di diritto inglese quotato alla Borsa di Londra e l'altro di diritto germanico quotato alla Borsa di Francoforte, denominati "Fondo per la valorizzazione del patrimonio demaniale italiano non vincolato" (Londra) e "Fondo per la valorizzazione del patrimonio demaniale italiano vincolato" (Francoforte), con spese di costituzione e gestione ovviamente tutte a carico dei consorziati;

    C) Assegnazione per legge entro l'inizio dell'asta della totalità dei beni ai due fondi costituendi; prosecuzione dei contratti in essere sui beni fino alla scadenza naturale, e mantenimento dell'usufrutto allo Stato per le sedi di enti in essere, con contestuale previsione del rilascio entro il 2017 del 50% delle sedi ed entro il 2018 del 100% delle sedi, con esclusione delle sole sedi storiche di enti esistenti prima del 1945 edificate secondo progetti precedenti il 1944 e per le sole amministrazioni storicamente già esistenti prima quella data, con aggiunta della Corte Costituzionale e delle Regioni e sottratte le aziende pubbliche; divieto per lo Stato di ricomprare/riaffittare le sedi così cedute ai fondi, allo scopo di mantenere in mano italiana il pagamento dei nuovi fitti delle sedi dello Stato ed escludere speculazioni estere.

    D) svolgimento dell'asta per sei mesi e contestuale apertura di tutti gli immobili alle operazioni di perizia effettuate da qualunque partecipante all'asta e controperizia pubblica, con pubblicazione di aggiornamenti settimanali sugli aggiornamenti delle stime di mercato fino alla conclusione dell'asta delle quote. Conferimento del ricavato dell'asta al fondo stesso, per le spese operative.

    E) Assegnazione al conferente degli immobili di obbligazioni cedibili a terzi emesse con date di scadenza corrispondenti a quelle dei titoli del debito pubblico emessi a partire dall'inizio della crisi del debito sovrano col maggior tasso, pari a 118 miliardi di €, tratte sul fondo (stima minima dei rivalutazione del patrimonio + 50%) e clausola di rivalutazione fino all'80% dell'ulteriore valorizzazione eventuale degli immobili conferiti una volta che siano ceduti e ne sia accertato dunque il valore.

    F) Indizione di un'offerta pubblica per lo scambio delle obbligazioni a quel punto detenute dallo Stato con i "corrispondenti" (scadenza lo stesso giorno) titoli di debito emessi a partire dal 2011, nell'anno 2017, previo negoziato sulla percentuale di rivalutazione attesa, tramite asta aperta tra i possessori di tali titoli.

    G) in caso di incompleto swap dei titoli, successiva estensione a titoli emessi anche precedentemente, con aste destinate a tenersi nell'inizio dell'anno 2018

    H) in caso di incompleta vendita delle obbligazioni (probabile), successiva estensione ad offerte in liquidità, nell'anno 2018

    I) in caso di incompleta vendita delle obbligazioni, incasso dal fondo delle stesse, a scadenza, sperando che abbia venduto quanto poteva vendere

    J) nel corso di tutto il processo: annullamento di tutti i titoli ricevuti dai privati in cambio delle obbligazioni
    Ultima modifica di C@scista; 22-10-16 alle 21:30

  3. #3
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    La passata mozione finanziaria del governo potrà sicuramente ricadere all'interno della discussione, anche se mi auguro che non partiremo dall'esporre i rispettivi gonfaloni, cosa che ci porterebbe subito a dividerci.
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  4. #4
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    che ne dice di aprire un tavolo di discussione al Ministero per affrontare il tema

    Possiamo usare questo stesso thread.




    Vado ad esporre il mio pensiero.
    Prima di tutto due dati per avere una visione chiara del argomento trattato.

    Nel 2014 secondo Eurostat in Italia abbiamo avuto 8 nascite ogni 1000 abitanti, contro le 12 di Francia e Inghilterra e le "quasi" 9 di Portogallo e Grecia, la Germania invece è di poco superiore, se non praticamente uguale al valore italiano.

    Anche se notiamo delle differenze fra questi paesi europei, non dobbiamo farci trarre in inganno, fra i 12 della Francia e gli 8 dell' Italia, non ci corre nessun abisso, sono dati molto simili e vicini considerando che la media europea di attesta intorno sui 9 nuovi nati per 1000 abitanti e che il primo in classifica dei paesi cosidetti "ricchi" ovvero gli USA, si ferma su un valore che non supera i 14 nuovi nati per mille abitanti.

    Sopra a parte Israele c'è tutta la lista dei paesi del terzo mondo.. fino ai 50 nuovi nati per 1000 abitanti del Congo piuttosto che Niger o della Liberia.

    Ora, tenete presente che questi valori che riguardano i paesi europei, ad esempio a quelli della Francia, sono "pompati" anche dai "nuovi europei" nati dalle famiglie immigrate.


    Questo cosa vuol dire.. che sostanzialmente dubito che politiche degli incentivi o dei sussidi aiutino a fare più figli.

    Attenzione non le stò bocciando del tutto.. a mio avviso queste politiche sono utili per chi è già nato, sicuramente facilitano la vita di quei genitori che vogliono continuare a lavorare avendo dei figli.. ma a mio avviso il rapporto costo / benefici sul numero delle nascite è deficitario.

    Quindi se vogliamo parlare di come aiutare le famiglie numerose.. o piuttosto su come vogliamo aiutare la donna a non perdere il posto di lavoro durante una gravidanza.. oppure se vogliamo discutere su come migliorare la qualità degli asili nido.. e tutte quelle strutture che possono aiutare gli italiani a vivere più serenamente una nuova nascita.. sono d' accordo.. ma partendo dal presupposto che tutto questo non potrà a mio avviso cambiare lo stato delle cose, se non dello zero virgola..

    Questo perche le cause di una riduzione delle nascite in Italia e in Europa in generale, non è un evento recente, ma è costante negli anni da quasi un secolo.

    I motivi non sono la mancanza di lavoro.. l' insicurezza ecc. ecc. ( in Germania hanno un valore identico al nostro.. quando come aspettativa di lavoro, benessere, servizi e qualità della vita in generale dovrebbero essere primi in classifica ) ma sono tanti e ripeto tanti piccoli fattori sociali che negli anni sono mutati.

    Faccio qualche esempio..

    - La fine della famiglia patriarcale ( fino a solo qualche ventennio fa, la stragrande maggioranza delle donne dopo i 16 anni non aveva altri impegni a parte quello di sposarsi e rimanere gravida ).
    - L' emancipazione della donna.
    - Il passaggio dalla società agricola ( braccia che servivono per lavorare i campi ) a quella industriale.
    - Il welfare, le pensioni ( prima si facevano tanti figli anche perche prima o poi si sarebbero occupati di te ).
    - La salute ( prima si facevano tanti figli anche perche tanti di essi morivano prematuramente per malattie come ad esempio la tubercolosi ecc. ecc. ).
    - La maggiore consapevolezza del proprio corpo.. dei sistemi contraccettivi ecc. ecc.
    - E infine le dinamiche dello studio e del lavoro.

    Queste dinamiche, questi mutamenti secolari della società sono praticamente gli stessi in tutti i paesi cosidetti "ricchi" e infatti i valori sono praticamente simili e oscillano fra di loro di pochissimo.

    Il punto è che sono irreversibili ( o almeno speriamo per grande parte di essi ) in quanto in molti casi hanno portato ad un maggior benessere e all' allungarsi della vita media e dell' aspettativa di vita.. in Italia tanto per intendersi siamo terzi al mondo.. con 84,84 anni di media.. dopo solo il Giappone 85,46 e primo in assoluto il principato di Monaco con 89,57 ma che per ovvie ragioni non fa testo..
    Per chi se lo chiedesse in Francia e Norvegia hanno un aspettativa di vita di 81 anni, Germania e Inghilterra 80, USA 79, fino al Niger.. che era primo nella precedente classifica.. ed ora è ultimo in questa.. con un aspettativa di vita di poco più di 50 anni.

    Detto tutto questo dove voglio arrivare..

    Discutiamo.. vediamo cosa possiamo fare.. in pricipal modo appunto per chi è nato.
    Ma voglio anticipare che non ho intenzione di distogliere troppe risorse per questo cosidetto "problema" ( in realtà è un cambiamento sociale che va avanti da più di un secolo in tutto il mondo industrializzato ) quando le stesse risorse a mio avviso potrebbero essere impegnate con più profitto e con più risultati tangibili per creare quelle condizioni favorevoli per le quali si creano nuovi posti di lavoro, e quindi dare più stabilità alle famiglie.

    Anche perche poi i nuovi nati vanno fatti crescere.. vanno curati.. vanno fatti studiare possibilmente fino agli studi universitari.. quindi voglio dire.. questo è il compito di due genitori con una posizione economica stabile e garantita, cosa che possibile solo con una forte domanda di lavoro e con la presenza di ammortizzatori sociali fra un lavoro e l' altro.
    Ultima modifica di Supermario; 24-10-16 alle 22:15
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  5. #5
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    La passata mozione finanziaria del governo potrà sicuramente ricadere all'interno della discussione, anche se mi auguro che non partiremo dall'esporre i rispettivi gonfaloni, cosa che ci porterebbe subito a dividerci.
    per procedere in una seria discussione a questo punto vorrei prima di tutto sentire le idee e le proposte del vostro gruppo @Gdem88 (Lista Progressista) altrimenti diventa difficile fare una vera discussione sulle nuove proposte (il PCF ad esempio ha in mente qualche altra idea ma se ne potrebbe parlare solo se tutti "tirano fuori le loro carte" altrimenti non vale nemmeno la pena)

  6. #6
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    per procedere in una seria discussione a questo punto vorrei prima di tutto sentire le idee e le proposte del vostro gruppo @Gdem88 (Lista Progressista) altrimenti diventa difficile fare una vera discussione sulle nuove proposte (il PCF ad esempio ha in mente qualche altra idea ma se ne potrebbe parlare solo se tutti "tirano fuori le loro carte" altrimenti non vale nemmeno la pena)
    Sinceramente non immaginavo questa discussione a mò di "gioco di poker" tra le varie forze politiche ho chiesto questa discussione senza particolare premeditazione, mi sembrava un tema interessante e quindi ho proposto un tavolo di confronto. Sicuramente ci sarà occasione di elaborare qualche proposta specifica, ma al momento penso che una discussione senza rete non faccia male, come già detto siamo all'inizio della legislatura e abbiamo dei buoni tempi.
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  7. #7
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Questi giorni sarò impegnato con Lucca Comix, ma appena mi libero aprirò anche il thread sulla riforma del lavoro e sugli ammortizzatori sociali.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  8. #8
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Questi giorni sarò impegnato con Lucca Comix
    La mia piena stima per questo interverrò a mia volta nei prossimi giorni, periodo pieno
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  9. #9
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Questi giorni sarò impegnato con Lucca Comix, ma appena mi libero aprirò anche il thread sulla riforma del lavoro e sugli ammortizzatori sociali.
    Quanto Lego hai comprato?Io ho fatto incetta di vecchi fumetti Marvel e DC Usa...
    Primo Ministro di TPol...[MENTION]
    Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..

  10. #10
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    Predefinito Re: Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali...

    Citazione Originariamente Scritto da Undertaker Visualizza Messaggio
    Quanto Lego hai comprato?Io ho fatto incetta di vecchi fumetti Marvel e DC Usa...
    Ero espositore.

    Il LEGO purtroppo ne ho comprato tanto prima...


    Questo lo ha fatto un mio amico romano che però vive intorno Porretta Terme.






    Questa è roba mia invece..
































    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

 

 

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