La terra continua a tremare in Centro Italia, nuova scossa di terremoto questa mattina
La paura è tornata alle 10,21 nella zona di Castel Sant’Angelo sul Nera. L’incubo è iniziato ieri sera tra Marche e Umbria. Sciame sismico con oltre 260 repliche superiori a magnitudo 3. Migliaia gli sfollati. Ad Amatrice crolla il palazzo del Comune. Cdm stanzia 40 milioni per l’emergenza
A CURA DI DANIELA LANNI
La terra trema ancora tra Marche e Umbria. Dopo le violente scosse di ieri sera e l’onda sismica con oltre 260 repliche che hanno superato magnitudo 3 nella notte, questa mattina, alle 10.21, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato a una profondità di circa 9 chilometri un’altra scossa di magnitudo 4,4 nella zona di Castel Sant’Angelo sul Nera. Gli altri comuni più vicini all’epicentro sono Preci (Perugia) e Visso (Macerata). La situazione è drammatica. I sismologi sono al lavoro per studiare la struttura delle faglie coinvolte. Dopo le piogge torrenziali della notte, un freddo vento di tramontana rende più urgente trovare soluzioni per chi ha lasciato le proprie case. Oggi scuole chiuse in Umbria, Marche e Abruzzo. Intanto il consiglio dei ministri ha esteso, a quanto si apprende, lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni.
Ieri tre violente scosse
Ieri sera è tornato l’incubo terremoto con due scosse forti: la prima alle 19,11 di magnitudo 5.4, la seconda alle 21.17 di 5,9 poi una terza di poco più debole 4.6fra Perugia e Norcia. Una notte lunghissima per migliaia di sfollati (sarebbero due-tremila secondo il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri) che hanno passato la nottata in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili. Poi altri due picchi del 4.1 e del 4.4 sono stati registrati anche all’alba, tra le 5 e le 6, nella provincia di Macerata.
Riapre la Salaria. Situazione ancora critica in molti punti
La Polizia di Stato, attraverso Twitter, ha comunicato che è stata riaperta alla viabilità, a senso unico alternato, la Salaria nella zona di Pescara del Tronto. La circolazione risulta compromessa però in molti punti: la SP209 è chiusa da Visso in direzione Terni e da Visso a Muccia. La SP134 è stata chiusa tra Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera per caduta massi e tra Villa Sant’Antonio e Muccia per edifici pericolanti e caduta massi. La SP 135 è chiusa tra Visso e Ussita sempre per problemi di caduta massi. Al momento si registrano circa 400 utenze disalimentate nella Regione Marche e 600 utenze disalimentate nella regione Umbria.
Il bilancio: un morto per infarto a Tolentino
Un uomo di 73 anni è morto d’infarto a Tolentino per lo spavento, e alcuni feriti lievi, tra cui due persone a Visso che erano al lavoro in una azienda della zona. Ma a fronte del sollievo per le mancate vittime, si è aperto un nuovo calvario per gli sfollati, e i danni alle case e alle strutture sono gravi: non solo per i borghi storici e il loro straordinario e unico patrimonio artistico, ma anche per i servizi: tre ospedali (a Tolentino, Matelica e Cingoli) e il carcere di Camerino sono stati evacuati. Diverse strade, invase da frane, sono impraticabili.
I danni
Col passar delle ore va peggiorando la conta dei danni. Le prime immagini giunte dai luoghi del sisma, che ha avuto stavolta per epicentro la Valnerina, tra Perugia e Macerata, raccontano di chiese crollate come fondali di cartone, a Visso, Norcia, Ussita, Camerino, pezzi di patrimonio storico architettonico ridotti in briciole. Grave la situazione a Ussita dove, secondo il sindaco Marco Rinaldi, «l’80% delle case sono inagibili». e danni importanti a Castel Sant’Angelo sul Nera: «Il centro è tutto zona rossa. Lo stiamo chiudendo» ha detto all’Ansa il sindaco Mauro Falcucci al termine di un sopralluogo fatto in mattinata. A Camerino il campanile della chiesa si è abbattuto sulla palazzina di fronte, fortunatamente vuota. L’ intero centro storico di Visso è stato dichiarato inagibile.
Sopralluogo della Protezione Civile
Sono 20 i comuni delle Marche interessati dal nuovo sisma. Sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Castel Sant’Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata. È la prima rilevazione del Centro operativo regionale, girata al Dicomac di Rieti. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni danneggiati per valutare l’esatto numero degli sfollati e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca l’acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio.
La terra continua a tremare in Centro Italia, nuova scossa di terremoto questa mattina - La Stampa