Primo Ministro di TPol...[MENTION]
Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..
Anticipo a questo tavolo delConsiglio dei ministri che penso piu in là di presentare una proposta di mozione per una riforma delle norme sugli appalti pubblici : il dibattito che sta avvenendo alla Camera dei deputati di POl me ne ha fatto capire la necessità
Chiedo scusa per il ritardo:
Allora per quello che riguarda la sanità, visto che è un interim, vorrei sapere i margini di spesa, la prospettiva del governo (cosa si aspetta da questa legislatura)e i punti fissi intoccabili
Per quello che riguarda il tavolo di lavoro, io intendo chiedere ai capigruppo di farmi uno o più nomi di incaricati alla trattativa (fatto salvo che sarà aperto a tutti) ma anche qui devo sapere i punti fissi del governo oltre ai quali non si vuole andare: io voglio ridurre spesa, cambiare verso un sistema misto (spesa a voucher) e modernizzare i programmi...cosa è intoccabile per voi del sistema corrente?
Grazie a tutti
Stasera spero di postare una bozza della mozione di politica estera.
"I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."
Cari colleghi come avevo promesso ho elaborato una bozza di proposta di mozione per una riforma delle norme anticorruzione sugli appalti pubblici
Ecco qui la proposta che sottopongo al esame del governo:
Chiedo a tutti i ministri . @Supermario, @Undertaker, @occidentale, @Flaviogiulio, @Panagulis di esprimere il loro parere (critiche e controproposte incluse) su questa bozza di mozioneMozione presentata dal Parlamento Virtuale su proposta del governo Undertaker per una riforma della norme anticorruzione sugli appalti
La Camera dei deputati di POL invita il governo Italiano ad adottare le seguenti misure
per una riforma della norme anticorruzione sugli appalti
Preambolo
L’attuale Codice degli Appalti è composto da 273 articoli, 1561 commi e corredato da rinvii ad altre 148 norme di legge.
In otto anni di vita ha subito modifiche per 564 volte, senza considerare quelle entrate in vigore per un periodo limitato in conseguenza di decreti che poi non hanno trovato conversione in legge.Per la sua corretta applicazione si sono rese finora necessarie 6165 pronunce dell’Autorità di vigilanza e della Magistratura amministrativa. Per non parlare delle migliaia di pronunce della Corte dei Conti. Non basta, al Codice va aggiunto il Regolamento attuativo con valore di legge con i suoi 358 articoli ed oltre 2000 commi ed i Regolamenti regionali anch’essi con valore di legge. Infine, le stazioni appaltanti sono tenute ad uniformarsi alle intricate norme su privacy, “protocolli di legalità”, “patti di integrità”, “white lists”, “black lists”, “tracciabilità dei flussi finanziari”, “comunicazioni antimafia”, “piani triennali per la trasparenza” e “programma triennale anticorruzione”. In definitiva, una ragnatela di norme ed adempimenti che rendono la vita difficile, se non impossibile alle Stazioni Appaltanti. In questo contesto, il concetto della diligenza del buon padre di famiglia sbiadisce inesorabilmente, soverchiato dall’ossessione del rispetto di tantissime prescrizioni,aggravata dall’incertezza interpretativa, a sua volta acuita da una perenne ed altalenante variazione delle norme. Bisogna prendere atto che questo è il brodo di coltura che bisogna prosciugare per evitare la diffusione di germi capaci di rendere endemica la corruzione nell’intero settore degli appalti.
Inoltre come ampiamente dimostrato dai recenti scandali di rilievo nazionale, la corruzione morde ancor più facilmente quando si è costretti a derogare alle norme ordinarie, in ragione di emergenze di varia natura. Ciononostante, si è ritenuto di ampliare ulteriormente il sistema delle deroghe,rinvii e modifiche ancorché per condivisibili finalità di velocizzazione delle procedure e della spesa,
con la conseguenza di tenere in vita un codice di norme piegato alle emergenze del momento a tutto scapito della trasparenza e della chiarezza delle regole, mettendo fuori gioco ditte e stazioni appaltanti
L’antidoto è semplice: drastica riduzione degli adempimenti,semplificazione e chiarezza delle norme, che dovrebbero rimanere stabili, evitando il continuo ricorso alle “modifiche a fisarmonica”.Le censure, le sanzioni, le pene diventano efficaci quando sono basate sulla certezza del diritto, non sulla interpretazione delle norme.
La Camera dei Deputati di POL propone perciò :
Il divieto di introdurre livelli di regolazione degli appalti superiori a quelli strettamente necessari alla chiarezza della disciplina ed alla correttezza e legalità delle procedure, la compilazione di un unico testo normativo , con conseguente abrogazione esplicita di ogni altra precedente norma sugli appalti,denominato "Codice degli appalti pubblici e delle concessioni»
L'introduzione del obbligo generale per le imprese vincitrici degli appalta del divieto di sub appaltare a loro volta i lavori pubblici oltre il limite del 30% dei lavori complessivi. Il sub appalto dovrà inoltre essere rigorosamente motivato da comprovate necessità tecniche di completamento dei lavori a cui la singola impresa non potrebbe da sola riuscire a portare a termine senza sub appaltare a terzi.
Si richiede inoltre l’utilizzo di una unica autodichiarazione (sul modello di quella prevista È previsto dall’art. 59 della Direttiva 2014/24/UE ) che sostituisce tutti i
certificati ordinariamente rilasciati, attestanti la sussistenza dei requisiti di partecipazione agli appalti con l’obbligo per la pubblica amministrazione accettare tale (dopo averne attentamente verificato la veridicità) tale documento unico in sostituzione complessiva delle diverse dichiarazioni e/o certificazioni (da quelle ambientali a quelle relatove alla dichiarazione di non affidare i lavori a ditte colluse con gruppi mafiosi) ottenendo cosi una notevole semplificazione per le ditte concorrenti . con questa semplice riforma si limiteranno i ricorsi sul possesso dei requisiti che rappresentano la stragrande maggioranza del contenzioso davanti al TAR, con conseguente drastica riduzione dei tempi medi di aggiudicazione e del carico di lavoro del Giudice amministrativo.
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Ultima modifica di C@scista; 17-11-16 alle 11:42
Sono sicuramente d'accordo con l'impianto della proposta. Chiederei solo una delucidazione sulle modalità e la tempistica di verifica delle autocertificazioni.
Forse ne servono un po' di più, quantomeno per gli appalti di grossa entità. Non so però se l'introduzione di una doppia tempistica a seconda della consistenza dell'appalto si ponga in contraddizione con lo spirito di semplificazione della mozione. Personalmente riterrei accettabile un termine di 60 giorni inderogabile e valido per tutti.
Buonasera On.li Ministri, volevo informarvi che la proposta sul nucleare arriverà coll'anno nuovo.
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P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
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Presidente di Progetto Liberale