Quest'oggi una informativa Rai ha definito il famigerato referendum sulla "riforma" di Renzi & Compagnia "referendum popolare confermativo'...
In questi anni detti "Seconda Repubblica" le quote rosa, ovvero la presenza minima garantita di femmine oltre che di maschi nelle liste dei partiti, hanno mantenuto in vita un sistema elettorale incostituzionale. La istituzione referendaria è immutata e chi voleva mutarla si è trovato a dover fare altro, ovvero a dire di altri oppure diversi consultazioni e plebisciti.
Attualmente vige il veto dei giudici sul sistema elettorale odierno e quindi il tentativo (strano ma vero!) di imporre il matriarcato tramite ambigui o dubbi appelli al diritto e col profitto delle mancanze di provvedimenti è fallito.
Il tentativo di stravolgere la funzione e forma dei referendum è stato bloccato trasformandone le pretese in precisazioni maggiori sulle consultazioni popolari. Regione per regione o tutte assieme, secondo quesiti locali o non locali, resta in vigore il referendum ugualmente a prima; quello che la Rai oggi ha definito con l'espressione complicata (di cui sopra già riferito) dicesi in realtà consultazione popolare. In merito a riforme dello Stato sarebbe stata però da fare prima degli atti parlamentari, altrimenti nessun valore avrebbe ed in effetti ne ha ancor meno la "riforma" cui si riferisce. Perciò il senso possibile della consultazione indetta da Renzi & Compagnia va ricercato considerando che la condizione politica dei rappresentanti nello Stato Centrale è sottoposta al veto giudiziario sul sistema elettorale usato in precedenza, direttamente o indirettamente giudicato, fosse per continuità o per discontinuità, inadeguato, restando il giudizio dei magistrati ancora senza il sèguito da parte della rappresentanza.
Ciò significa che prossimamente al "referendum" si andrebbe a votare per offrire al potere giudiziario una stima, da poter valutare appunto in sede giudiziaria proprio dalle autorità giudiziarie al fine di stabilire i futuri provvedimenti giudiziari per riparare alle scorrettezze accadute.
Tale la realtà politica e legislativa, nonostante gli 'sbandapopolo' ed i travisatori dello Stato.