Originariamente Scritto da
pietro lo iacono
quelli che dicono che voteranno no, persone comuni e anche internauti, ben distinti dai Grillo Salvini Travaglio Zagrebelsky Berlusconi Meloni Bersani Monti che l'imbeccano, sono anche più cretini e inetti di quelli del sì.
Credono che vinceranno.
Come si fa a credere che Renzi, dopo un tris sconfitte vere e alcune che se le è inventate, dopo le comunali, dopo la Brexit, dopo Trump possa "perdere" ancora e magari dopo il no andar via o defilarsi? ma se ha "perso" questi appuntamenti è per prendersi questo sì, questa vittoria che serve a tutto il sistema (infatti Renzi confonde un po' le acqua dicendo che il sì è antisistema). Quelle sconfitte vere o presunte erano la paga, l'assicurazione per Renzi di questa grande vittoria chiamata sì, con le benedizione degli avversari che dicono no per salvare un po' di apparenza al confronto che non c'è. Il sì ha già vinto, il sì vincerà e non potrebbe essere altrimenti, e non si può dire neppure purtroppo perchè i motivi del no non sono tanto migliori, diversi più nobili di quelli del sì. Anzi estremizzando, si può dire che il no fa rifulgere le ragioni giuridicamente socialmente economicamente e filosoficamente inesistenti del sì.
No, i cretini del no pensano che il principe fresco di 1000 giorni di regno non abbia in serbo un risultato da prendersi come risarcimento, fosse anche l'ultima, davvero lo danno come perdente, esiliato, ex. E perchè lo avrebbe fatto, di riequilibrare i giochi contro sè stesso per tutto il 2016? senza nobile scopo, senza voler qualcosa per sè. No, la direzione di ciò che succede, che succede non deciso, cosiddetto occasionale, reale, è unica, crudele e inesorabile anche per chi governa, non c'è contrappeso, riequilibrio.
In un campo, quello della politica che riequilibra e compromette tutto, questa deriva o tendenza perdente e poco saggia, questo tunnel in cui si è infilato da solo, ha una sola direzione possibile: la loro, prediletta, ciò che è successo finora, i sondaggi che sbagliano apposta per far vincere Renzi nell'unica occasione che conta ( (e gliel'ha detto perfino Renzi in persona che per lui conta) sono creduti alla lettera. La caramella per le loro speranze allevate in batteria, nutrite, assistite, in attesa di esplodere e tutti si chiederanno come ì, il 5 dicembre, e ad alcuni di loro persino gli sembrerà storico per come è potuto succedere, un evento rarissimo ( e ancora una volta diranno le stesse cose di Renzi). Succede che sbaglino, ma il succede della Storia, quando la Storia coi suoi affatto illuminanti esempi si scontra con la speranza, non prevede un ancora.
O quelli che voteranno o sono cretini o dissimulano apposta, ma siccome non dicono che dissimulano, io gli dico cretini, illusi, raggirabili. Fanno il gioco di Renzi sino alla fine, non rendendosene contro. Devono prenderselo, non c'è scampo.
Neppure per un istante (come Renzi, ancora) hanno pensato di non votare. La stessa strategia di Renzi secondo loro contro Renzi.
C'è una persona che ha fatto tanti dispetti (veri, a differenza di quelli che avvengono tra spalti appaltati , niente affatto contrapposti: solo dei palati di questo Parlamento) a un tipo. La persona dispettosa, nervosa, maleducata, che "le ci vorrebbe un po' del più classico modo per rilassarsi" lavora in un ospedale (giusto per far la metafora con il bene pubblico), in accettazione. In aggiunta a tutti gli sgarbi e i consigli sbagliati, all'uscita non risponde al saluto del tipo, che sopprime il suo desiderio di salutarla, per far contente le persone accanto a lui che penserebbero che lui vuol salutarla, che ce l'ha nell'animo, che vuol dargli importanza. Ha fatto bene secondo voi? si è reso complice, ha fatto passare l'angheria sotto la finta di non vederla, di non interessarsene sotto la maschera della dissimulazione.
Ha fatto male, malissimo. Troppe persone controllano invece di scegliere se è meglio partecipare o passare la mano. Uno deve dire cosa vuole e il no non lo dice. E' convinto del nulla contro il sì, come il sì. Fa schifo come il referendum che finisce per legittimare, più lealista della stessa lealtà. Un'importanza fatta di accessi, di visualizzazioni, di elettriche innervazioni. Perchè alla fine non ti dicono se i voti sono drogati, condizionati, non motivati o troppo interessati anzichè espressione di interesse. Alla fine i voti saranno i voti. La cosa più stupida che c'è dopo la guerra e la cretinaggine: al voto, comunque. Come una bandiera dei cretini. Secondo le regole del nulla cavalcando il nulla anzichè respingerlo, e protestare in un modo che può incidere, che lascia il segno, che costituisce un precedente.