Per votare con la testa occorre AVERE un cervello!
Vai a leggere le performances dei "Cervelli" grillini e poi dimmi cosa ne pensi!
Ho risposto alla tua domanda?
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Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
A paraulas maccas urigas surdas
Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
Mi correggo - non solo i piddini in pectore votano si
Referendum, lgbt in piazza per il Sì. Luxuria: "Comprati con le Unioni civili? I gay non si fanno comprare" - Il Fatto Quotidiano
anche costoro evidentemente voteranno...secondo profitto immediato
Le scie chimiche degli aerei mandati dal bomba su Piazza Signoria lo hanno confuso nel confondersi....
y es pa' lante que vamos..
Perchè altrimenti capirebbero che sono stati raggirati e non clikkerebbero più sul suo blog Se NON clikkano Lui NON guadagna! Ovvio no?... perché grillo teme che i suoi attivisti possano ragionare con la loro testa?
Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
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Segretaria liquidatrice di Italia Morta
La vittoria del No è il vero ostacolo a un governo M5S
Il babau dell’elettorato dem e la ferrea logica dei numeri in politica
di Marco Palombi
Il Fatto Quotidiano 27 novembre 2016
Uno spettro circola nella psiche di un pezzo dell’elettorato democratico: il governo del Movimento 5 Stelle. Con un sotto-incubo: la vittoria del No al referendum costituzionale accelererà la catastrofe. Prendiamo come caso limite le parole che Gad Lerner, che è addirittura tra i fondatori del Pd, ha affidato al nostro giornale: “Io vedo la probabile vittoria del No come una tappa di avvicinamento a un prossimo governo 5Stelle che non auguro all’Italia”. Ecco, ognuno si augura e teme quel che vuole, ovviamente, ma in questo ragionamento c’è un problema: è del tutto illogico.
Numeri e rapporti di forza, che in politica hanno una loro ferrea necessità, sostengono esattamente il contrario: il vero argine a un governo 5 Stelle, e un argine di lunga durata verrebbe da dire, è la vittoria dei No. Giorgio Napolitano, ad esempio, è un implicito fautore di questa linea, che oggi è anche quella ufficiale – con tanto di documento firmato dai vertici e pubblicato sul sito del partito – dello stesso Pd.
Per capire, basta guardare il campo da gioco. Oggi la legge vigente è l’Italicum: al netto della questione “preferenze/nominati”, c’è una soglia di sbarramento al 3% e premio di maggioranza alla lista vincente se supera il 40%, sennò si va al ballottaggio fra le prime due e chi vince prende tutto. Insomma, come ha fatto notare proprio Napolitano, la legge elettorale perfetta per il Movimento di Beppe Grillo: nei ballottaggi delle ultime Comunali, per dire, ha battuto il Pd in tutti gli scontri diretti e ne ha perso uno su venti contro una lista civica in un piccolo Comune piemontese. Soprattutto per questo – dopo le parole dell’emerito e per riportare a casa un pezzo di minoranza (cioè Gianni Cuperlo) – Renzi ha dato il via libera a un confuso documento che promette di riformare l’Italicum dopo il voto del 4 dicembre.
....(continua)
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano in edicola oggi.
"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
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