Ormai è chiaro che l'anno prossimo in Francia vedremo un ballottaggio tra il capitalista-neoliberista Fillon e Marine Le Pen.
Ed è ovvio che tutti i sinistri tutti, compresi gli anarcocazzari da tre soldi, voteranno per tale programma, il programma neoliberista e capitalista di Fillon:
-Taglio di 100 miliardi della spesa pubblica (pari all'8% del totale) in cinque anni
-Cinquanta miliardi di riduzione della pressione fiscale diretta (40 per le imprese e 10 per le famiglie)
-Aumento del 2% dell'Iva (circa 16 miliardi) per diminuire gli oneri contributivi a carico delle aziende
-Cancellazione dell'imposta patrimoniale (5,5 miliardi) per non far fuggire i “ricchi” e anzi attirarli
-Abolizione della durata legale dell'orario di lavoro settimanale (cancellazione cioè delle 35 ore), lasciando alle singole aziende la possibilità di concordare (con i propri dipendenti, anche tramite referendum) gli orari, nel rispetto del solo limite europeo delle 48 ore settimanali
-Passaggio a 39 ore dell'orario effettivo di lavoro settimanale nella funzione pubblica (pagate 37, almeno per un periodo)
-Taglio di 500mila posti di funzionari (su 5,4 milioni)
-Pensione a 65 anni entro il 2022
-Armonizzazione del calcolo della pensione tra dipendenti pubblici e privati, allineando i primi (per i quali valgono gli ultimi sei mesi) ai secondi (25 ultimi anni)
-Abolizione dei trattamenti pensionistici speciali (di cui godono attualmente numerose categorie di dipendenti pubblici)
-Degressività delle indennità di disoccupazione
Un applauso anticipato ai servi del capitale!