(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
mi sa che confondi accanimento terapeutico con eutanasia
non sono la stessa cosa
ne noi possiamo saperne più di un medico che magari ha maggiore conoscenza su una cura che può veramente salvarci
se io decidessi per scritto che trovandomi in una situazione molto brutta, di morire, ma la medicina ha la possibilità di guarirmi, penso sia logico su cosa è preferibile
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Ti darò ragione quando sarai steso sul letto in preda ad atroci sofferenze fisiche che non ti consentono di muoverti, di dormire o di sperare e dopo qualche anno di tale vita mi confermerai che hai fiducia nel domani.
Fino a quel momento ti limiterai, come fanno in tanti, a pontificare su ciò che non conosci.
La sofferenza fisica è una brutta bestia, molto più brutta di quanto una qualsiasi immaginazione riesca a concepire.
Se non ci credi puoi fare una prova che non porterà conseguenze irrimediabili.
Strappati una parte profonda di pelle dal braccio fino a far apparire la carne viva e dopo cospargi di sale la ferita.
Prova poi ad immaginare un analogo dolore sparso in tutto il corpo con la coscienza di non poter guarire.
Continua a mantenere aperta la ferita cospargendola quotidianamente di sale per qualche settimana, dopo forse potrai immaginare cosa significa soffrire veramente.
P.S.: Durante la Parigi - Dakar del 1988 il motociclista francese Hubert Auriol, grande appassionato e profondo conoscitore della maratona africana, subì un grave incidente, a seguito di una caduta si procurò la frattura plurima e scomposta di entrambe le caviglie. Ma poiché dove avvenne l'incidente era pieno deserto e le possibilità di venire trovato e soccorso erano infinitesimali fu costretto a risalire in moto e guidare con le caviglie rotte tra savane e deserto per altri 150 Km circa prima di giungere al punto di assistenza. Fu una prova talmente dolorosa e traumatizzante da spingerlo al ritiro. Quando affronti una prova superiore alle tue forze saresti disposto a regalare l'anima al diavolo pur di far cessare la sofferenza. La tua fede, la tua fantasia o i tuoi presupposti avrebbero potuto trovare argomenti atti a convincerlo a proseguire la propria attività agonistica? E quali argomenti conosci per convincere un qualsiasi povero disgraziato a continuare a sopportare una sofferenza atroce, continua ed insopportabile?
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"
Di fronte a forze superiori un soldato può preferire arrendersi e darsi prigioniero.
Un guerriero può compiere analoga scelta in attesa del momento più propizio per fuggire.
Un samurai preferirà invece farsi ammazzare piuttosto che arrendersi.
Un vigliacco sceglierà all'opposto di arrendersi subito senza nemmeno combattere.
Tutte scelte diverse di fronte alla stessa situazione.
Tu possiedi il diritto di imporre a terzi le tue scelte?
Io possiedo il diritto di importi le mie?
Ho conosciuto anni fa una ragazza che era stata convinta ad affrontare il trattamento Lizerov per superare i suoi problemi di crescita delle gambe.
Le avevano assicurato che entro pochi anni i suoi arti inferiori sarebbero stati proporzionati al resto del corpo.
Era una bugia.
Dopo anni di immobilità, stampelle e dozzine di interventi adesso è su una sedia a rotelle.
Probabilmente non potrà abbandonarla mai.
P.S.: Facile sentenziare sulla pelle altrui.
"I carnefici hanno bisogno di urlare per imporre le proprie menzogne!
Alle vittime basta il silenzio perchè ad esse apprtiene la verità!"
eppure dal racconto, mi pare che sia vivo, il suo istinto di sopravvivenza comunque lo ha salvato
mi confermi ancora una volta, che l'unico modo affinché si sa che uno riesca a superare il proprio dolore o meno è continuare a vivere
ognuno di noi può avere argomenti atti a continuare a vivere, si basa la propria volontà
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
il tuo discorso è corretto nei casi in cui la persona può reagire e combattere per continuare a vivere.
nel momento in cui si diventa dei "vegetali" si perde la dignità come individui...e non hai più nulla su cui poter lottare.
io credo che la cosa più giusta da fare sia quella di lasciare ad ogni persona la libertà di scegliere.
Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.
Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.