Elezioni Italia 2017: per Renzi e Alfano si potrebbero celebrare a febbraio
È già tempo di pensare alle elezioni politiche. Dallo storico voto di febbraio 2013, dal quale il Paese uscì spaccato in tre parti (tra M5S, coalizione di centrosinistra e coalizione di centrodestra) l’Italia ha visto la successione di due governi diametralmente opposti. Uno, quello delle larghe intese e del compassato Enrico Letta. Non durò nemmeno un anno: Renzi preparava il terreno per prendersi la poltrona più ambita. A una settimana dal lancio dell’hastag #Enricostaisereno, il fiorentino silura Letta con una votazione interna al Congresso del PD.
Da quel momento (febbraio 2014) si cambia di registro. Renzi corre e porta a termine molte riforme. La più importante sul piano politico, però, la perde con fragore roboante. Sceglie di annunciare le dimissioni in streaming, in nottata. Il giorno dopo (5 dicembre) si presenta da Mattarella che lo ammonisce e non ammette le dimissioni immediate. Ecco, allora, la possibile tabella di marcia che ci porterà a nuove elezioni
Elezioni Italia 2017: si potrebbe votare già a febbraio
Solo dopo aver approvato il bilancio, Renzi potrà dimettersi. Si parla del 9 dicembre. Da allora, ci potrebbe essere un vuoto governativo importante, che sarebbe da colmare in tempi brevi. Le alternative sono più che conosciute: dal ministro Padoan per il governo tecnico, al presidente del Senato Grasso per un governo di scopo basato nella riforma della legge elettorale. Anche l’ipotesi Franceschini sembra prendere piede.
Tuttavia, l’attuale premier potrebbe provare a riprendersi la carica più importante del Paese passando, questa volta, dal portone principale. Domani (7 dicembre) si celebrerà il Congresso del PD. È possibile che a breve si voterà per il rinnovo delle cariche interne e Renzi sarebbe disposto a giocarsela nuovamente, provando ad estromettere l’ala più dissidente del partito. Se riuscisse a ottenere nuovamente la segreteria, si lancerebbe prepotentemente per le prossime elezioni politiche che, secondo lui, “potrebbero celebrarsi già tra gennaio-febbraio“. Tempi strettissimi, che non darebbero l’opportunità al centrodestra di organizzare la propria coalizione, né di celebrare le primarie (previste per il 5 marzo).
Elezioni Italia 2017: Italicum alla Camera e Consultellum al Senato
Potrebbe essere questa la legge elettorale con cui si andrà a votare in tempi brevi. La “maggioranza delle opposizioni” (Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia) vorrebbe elezioni immediate. Più cauto, invece, il gruppo di Forza Italia, che chiede al PD di fare una nuova legge elettorale prima di tornare alle urne. Su questo punto, c’è ancora grande incertezza. Tra l’altro, si dovrà aspettare la sentenza della Corte sull’attuale legge elettorale per valutarne la legittimità. È possibile che si adottino dei correttivi (piuttosto che riscrivere la legge da zero) e andare al voto quanto prima. Se sia Renzi che Alfano dichiarano che si potrebbe tornare alle urne entro questo inverno, è difficile immaginare che vi sia una volontà politica di elaborare una nuova legge elettorale di più ampio consenso.
Scritto da: Alessandro Faggiano
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