No RenziE che è solo un cialtronello di borgata con pulsioni populiste e fasciste che, sfruttando il suo ego ipertrofico e le sue simpatie berlusconiane, si è proiettato in campo nazionale. No, il vero sconfitto è GIORGIO NAPOLITANO, il burattinaio di ogni intrallazzo, trasformismo e manovra antidemocratica degli ultimi anni.


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E’ soprattutto lui quello che ha ricevuto più di 19 milioni di sberle. L’oscura eminenza grigia che sta alla democrazia come il cancro alla salute, l’uomo che non ha mai rispettato quelle norme costituzionali che imporrebbero un ruolo di neutralità e sopra le parti del capo dello Stato e che invece è stato sempre e solo di parte comportandosi come un qualunque capo politico ma con i mezzi della più alta carica della Repubblica. Dai carri armati sovietici degli anni ’50, che schiacciavano le popolazioni che volevano la democrazia, allo scontro con Berlinguer (considerato troppo pulito e onesto) fino agli inciuci con Craxi prima e il frodatore fiscale poi con le manovre sottobanco per far nascere, senza il consenso popolare, i governi Monti, Letta e RenziE. E su questo oscuro solco ha portato avanti il progetto pidduista per smantellare la Costituzione partigiana creando un sistema di controllo antidemocratico. Un progetto con l’obiettivo di manipolare, mortificare e annullare il voto popolare imponendo la volontà delle lobby e dei poteri forti e deviati. Perché dall’URSS all’Italia dei 5 Stelle Giorgio Napolitano, geneticamente incompatibile con i valori morali politici, la correttezza istituzionale e la trasparenza pubblica, è sempre stato dalla parte sbagliata, della mala politica, dei manipolatori della volontà popolare. Un giorno, quando la storia parlerà dell’Italia di questi anni, sarà ricordato come il peggiore Presidente della Repubblica che ha fatto di tutto per bloccare la democrazia del nostro Paese.