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  1. #11
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da gonfu Visualizza Messaggio
    su dai, si può cambiare idea...

    ...

    ...

    ...

    chi sara' il prossimo carro'' SE PASSA IL REFEENDUM DELLA CGIL PER FONZIE E' LA FINE...
    Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
    (Pablo Neruda - Attribuita)

  2. #12
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    renzi è già finito ma ha bisogno del tracollo elettorale per rendersene conto, qualcuno nel pd l'ha capito ma sono in pochi
    forse lo rivedremo fra qualche anno
    sinistri, siete dei luridi da vomito, fatevene una ragione

  3. #13
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da MarinoBuia Visualizza Messaggio
    renzi è già finito ma ha bisogno del tracollo elettorale per rendersene conto, qualcuno nel pd l'ha capito ma sono in pochi
    forse lo rivedremo fra qualche anno
    non mi sembra per niente finito, hai sentito la direzione del PD su radio radicale? e' l' unico leader italiano, e uno dei pochissimi in europa (non me ne vengono in mente altri, ma magari ce ne sono).
    ha energia, onesta' intellettuale, capacita', voglia di rischiare, e ambizione.
    questa e' la cosa piu' importante: non fa quello che fa per scopare le ragazzine, o per arricchirsi, e nemmeno per dimostrare di essere al passo coi tempi, a la grillo, ma per cercare di passare alla storia.

    "onesta', onesta'". ma un minimo di competenza? La societa' comunista potra' essere governata da una cuoca, ma noi siamo una societa' capitalista, e di dilettanti allo sbaraglio ne abbiamo visto anche troppi dalle parti di grillo, e non solo.

    anch' io ho votato bersani, al primo giro.
    poi ho visto che e' il vice rosicone di d' alema, a sua volta uno che cerchera' di cancellare tutte le riforme di renzi cosi' potra' dire di avere avuto gli stessi risultati.

    l' italia non ha nessuno oltre a renzi in grado di fare quello che serve.
    spero che il governo gentilooni possa portare a compimento le riforme a bagno maria (pubblico impiego in primis).

    i pubblici dipendenti avranno di che protestare, come gli insegnanti e molte altre categorie: ma per cambiare l' italia non si puo' non scontentare praticamente tutti

  4. #14
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da adry571 Visualizza Messaggio
    chi sara' il prossimo carro'' SE PASSA IL REFEENDUM DELLA CGIL PER FONZIE E' LA FINE...
    non per renzi, per l' italia.
    se tu non fossi un tifoso potresti arrivare a capire che il problema e' cambiare l' italia, pena la scomparsa del genus italico, e per cambiare l' italia non puoi che scontentare il 95% delle persone.
    tutti quelli che non scontentano gli italiani sono come il medico pietoso, che fa la piaga purulenta.

  5. #15
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da robert jordan Visualizza Messaggio
    non mi sembra per niente finito, hai sentito la direzione del PD su radio radicale? e' l' unico leader italiano, e uno dei pochissimi in europa (non me ne vengono in mente altri, ma magari ce ne sono).
    ha energia, onesta' intellettuale, capacita', voglia di rischiare, e ambizione.
    questa e' la cosa piu' importante: non fa quello che fa per scopare le ragazzine, o per arricchirsi, e nemmeno per dimostrare di essere al passo coi tempi, a la grillo, ma per cercare di passare alla storia.

    "onesta', onesta'". ma un minimo di competenza? La societa' comunista potra' essere governata da una cuoca, ma noi siamo una societa' capitalista, e di dilettanti allo sbaraglio ne abbiamo visto anche troppi dalle parti di grillo, e non solo.

    anch' io ho votato bersani, al primo giro.
    poi ho visto che e' il vice rosicone di d' alema, a sua volta uno che cerchera' di cancellare tutte le riforme di renzi cosi' potra' dire di avere avuto gli stessi risultati.

    l' italia non ha nessuno oltre a renzi in grado di fare quello che serve.
    spero che il governo gentilooni possa portare a compimento le riforme a bagno maria (pubblico impiego in primis).

    i pubblici dipendenti avranno di che protestare, come gli insegnanti e molte altre categorie: ma per cambiare l' italia non si puo' non scontentare praticamente tutti
    Citazione Originariamente Scritto da robert jordan Visualizza Messaggio
    non per renzi, per l' italia.
    se tu non fossi un tifoso potresti arrivare a capire che il problema e' cambiare l' italia, pena la scomparsa del genus italico, e per cambiare l' italia non puoi che scontentare il 95% delle persone.
    tutti quelli che non scontentano gli italiani sono come il medico pietoso, che fa la piaga purulenta.
    Anche tu "sinistra confindustriale"?
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  6. #16
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da robert jordan Visualizza Messaggio
    non mi sembra per niente finito, hai sentito la direzione del PD su radio radicale? e' l' unico leader italiano, e uno dei pochissimi in europa (non me ne vengono in mente altri, ma magari ce ne sono).
    ha energia, onesta' intellettuale, capacita', voglia di rischiare, e ambizione.
    questa e' la cosa piu' importante: non fa quello che fa per scopare le ragazzine, o per arricchirsi, e nemmeno per dimostrare di essere al passo coi tempi, a la grillo, ma per cercare di passare alla storia.

    "onesta', onesta'". ma un minimo di competenza? La societa' comunista potra' essere governata da una cuoca, ma noi siamo una societa' capitalista, e di dilettanti allo sbaraglio ne abbiamo visto anche troppi dalle parti di grillo, e non solo.

    anch' io ho votato bersani, al primo giro.
    poi ho visto che e' il vice rosicone di d' alema, a sua volta uno che cerchera' di cancellare tutte le riforme di renzi cosi' potra' dire di avere avuto gli stessi risultati.

    l' italia non ha nessuno oltre a renzi in grado di fare quello che serve.
    spero che il governo gentilooni possa portare a compimento le riforme a bagno maria (pubblico impiego in primis).

    i pubblici dipendenti avranno di che protestare, come gli insegnanti e molte altre categorie: ma per cambiare l' italia non si puo' non scontentare praticamente tutti

    Onestà intellettuale è davvero il colmo!
    Ma come si fa scrivere una tale enormità? Lasciamo pure perdere la capacità, che già mi pare sufficientemente surreale riconoscergliela, ma vabbè...

    Ma onestà intellettuale rasenta la follia pura... onesto intellettualmente il più falso, bugiardo, treccartaro personaggio (non solo tra i politici) che si sia mai visto in italia???
    Je suis accozzaglia

  7. #17
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da svicolone Visualizza Messaggio
    ricordo a tutto il forum che il forumista Dav era un fan SFEGATATO DI BERSANI E SPUTAVA, LUI COME BRUNIK, SU RENZI DEFINENDOLO UN LURUDO SERVO DI BERLUSCONI. ed ora, cambiato il padrone del vapore, SPUTA SU BERSANI ED OSANNA COME UN PICCOLO DIO RENZUCCIO VENDITORE DI PENTOLE E BUGIARDO SERIALE

    non hai il minimo di vergogna, vero? onestà intellettuale pari a ZERO.
    buffoni-buffoni-buffoni
    Maestrale " il Brighton è più squadra della Roma in tutti i reparti " " Il Villareal passeggia sul Marsiglia"

  8. #18
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da MarinoBuia Visualizza Messaggio
    renzi è già finito ma ha bisogno del tracollo elettorale per rendersene conto, qualcuno nel pd l'ha capito ma sono in pochi
    forse lo rivedremo fra qualche anno
    io non lo vedo per nulla finito : i cagnetti che abbaiano nella minoranza pd sono larga minoranza e non sarà certo speranza a togliergli la segreteria detto poi che che il congresso sarà probabilmente dopo le elezioni.
    se approvano il mattarellum e col m5s che andrà in affanno per il caso di roma , io vedo renzi ed il pd come favoriti alle elezioni...poi da qui al giorno , ignoto , del voto tutto può cambiare

  9. #19
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da dragone Visualizza Messaggio
    io non lo vedo per nulla finito : i cagnetti che abbaiano nella minoranza pd sono larga minoranza e non sarà certo speranza a togliergli la segreteria detto poi che che il congresso sarà probabilmente dopo le elezioni.
    se approvano il mattarellum e col m5s che andrà in affanno per il caso di roma , io vedo renzi ed il pd come favoriti alle elezioni...poi da qui al giorno , ignoto , del voto tutto può cambiare
    7-8 milioni di voti li prende pure Malena, caso mai dovessero candidarla... il piddino doc ingurgita tutto
    il caso roma è un non-caso, pompato ad arte com'era facilmente prevedibile e che inciderà ben poco
    e il mattarellum è proprio l'ultimo dei problemi del cittadino-elettore
    sinistri, siete dei luridi da vomito, fatevene una ragione

  10. #20
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    Predefinito Re: Pd, il problema non è più Renzi. È fermarlo

    Citazione Originariamente Scritto da Frescobaldi Visualizza Messaggio
    di Michele Prospero - "Il Manifesto", 18 dicembre 2016


    L’assemblea di oggi del Partito democratico dovrebbe rispondere a una domanda: quali caratteri di sistema ha la sconfitta di Matteo Renzi? Il plebiscito, che lo ha travolto, è il frutto di un processo lungo di perdita di ogni credibilità.

    Nessun leader può vincere in una contesa se la sua stessa parola, a maggior ragione dopo un abbandono così riluttante, è percepita come ingannevole.
    Quando il loro leader ha perso l’ethos, ovvero il carattere, l’immagine che rende rispettabile, e degna di essere seguita, una figura pubblica, i ceti politici di supporto devono prendere gli accorgimenti inevitabili: affidarsi a un altro capo per sopravvivere. Occorre che qualcuno persuada i dirigenti del Pd oggi riuniti che è necessario che pria facciate al duce spento/successor novo, e di voi cura ei prenda. Ma il Pd, che ha scambiato la personalizzazione della politica con il partito della persona, ha smembrato questo argine. E quindi, mentre il sistema bipolare proprio con il referendum ha replicato il grande crollo del 2013, si coltiva l’illusione di una sua restaurazione imminente, ad opera dello stesso leader annichilito, che crede di avere in dote un potere personale.
    Dopo il tracollo di dicembre, che è il compimento di un ciclo e non una eruzione improvvisa di cieca protesta, Renzi non ha più alcuna seria possibilità di trionfo. Questo non significa che ormai irrilevante risulti la sua ombra nella prossima battaglia. «Nessun problema politico – spiegava Bismarck – giunge ad una completa soluzione di tipo matematico. I nodi appaiono, hanno i loro tempi, e poi scompaiono soltanto sotto altri problemi». Finché non si completa il seppellimento del capo, la cui fascinazione è dileguata, altri problemi non compaiono a strutturare i nuovi conflitti.
    Non porterà alcun effetto ricostituente per la democrazia la cura rivoltante di un governo sotto tutela dei consoli gigliati spediti a presidiare palazzo Chigi. Accresce ancor più la rabbia un esecutivo che occupa il tempo solo per scaldare la poltrona vacante e riconsegnarla al capo voglioso di riavere lo scettro che ha solo accantonato per qualche mese.
    Un leader del tutto annebbiato impone alle sue truppe una mappa irrealistica di risalita perché è saltato il sistema bipolare. Renzi pensa ancora ad un traino leaderistico esercitato dal capo con un preteso dono carismatico: spento rito delle primarie, incoronazione nella marcia dei gazebo e poi assalto disperato al palazzo. Il punto di debolezza della sua strategia è evidente: confida in un nuovo congegno maggioritario per blindare un bipolarismo solo immaginario.
    L’attivismo di Renzi per tornare al potere appartiene al campo del tragico. Senza più alcuna credibile capacità offensiva, la sua presenza al timone è la garanzia più certa del naufragio inevitabile. Anche per questa sua vulnerabilità estrema il M5S lo ha irriso chiedendogli di rimanere a palazzo Chigi sino al voto. Non spaventa più come leader in ascesa, e perciò da temere, e anzi il suo spettro, che emana il volto sfigurato di una potenza in decadenza, incrementa le chances di successo dei nemici. È il peggio che possa capitare per un leader.
    La conseguenza della sua nuova scalata alla guida del Pd sarebbe l’esplosione inevitabile del suo partito, entro il quale proprio il suo comando assoluto costituisce il principale elemento divisivo e l’ostacolo insuperabile ad ogni ipotesi di alleanza. Che i notabili del suo giro non ne tengano conto, e fingano di essere ancora sedotti dalla promessa di un simulacro di ordine bipolare, è anch’essa una manifestazione di propensione al tragico.
    L’abbandono renziano, con la nostalgia dell’immediato ritorno, coltiva il vizio assurdo di esorcizzare un sistema tripolare con l’energia, con la stabilizzazione di una conquista del centro mediante un regime personale da consolidare attraverso la ripresa economica. Orfano del bipolarismo violato dal popolo, Renzi può mantenerne in vita una caricatura, con il progetto evaporato del partito della nazione, che assorbe i residui del berlusconismo e si erge a paladino del sistema della legittimazione che combatte e isola le forze antisistema (la Lega e il M5S).
    Rientrano nel grottesco le gesta di un leader che dal buen retiro di Rignano minaccia di tornare presto al palazzo brandendo un’ipotesi già sconfitta: il bileaderismo. Renzi? È un problema in astratto risolto che però resiste complicando così le trame di un sistema che non può dedicarsi alle nuove questioni perché deviato dalle velleità di ritorno in sella di un leader del passato. Eppure l’accantonamento di Renzi è la condizione, non sufficiente e però indispensabile, per rispondere ai segnali sempre più preoccupanti di involuzione del sistema.



    https://www.facebook.com/notes/miche...92512937477434
    se fermare/cacciare Renzi è una contromisura all'involuzione del sistema, allora Renzi è davvero importante.
    Io sostengo che l'involuzione c'è, con o senza di lui. Siamo nella stessa situazione di quando si votava, di quel 2013 di cui stanno facendo tutto per renderci nostalgici. Come se si potesse rimediare a quelle elezioni.
    l'azzardo è basato sulla comprensione, sulla democrazia e la discussione.

 

 
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