non si può avere il plebiscito senza la plebe. Chi ha indovinato di più di tutti gli utenti qui è Bator. Ha fatto qualcosa di sinistra, la plebe. Ha perso. L'ultimo presidente la cui fiducia passa per il Senato, voleva avere.
In tutto questo è necessario un appello a mantenersi bassi. In un paese lacerato dall'incertezza che diventa accortezza, e dominato dall'idea impunita (per questo, impuntata, cocciuta) di farsi versare da bere dopo che qualcuno con due anni di ritardo ci aveva mandato il messaggio più bello, di volerci bere.
Bere, it's so hard to give. Così difficile da dare, il duro. Ma se è duro da dare, perchè non si riceve? E' semplice.
La plebe siamo loro: siamo armiamoci di matita e Crocetta e patite. Non hanno avuto sorte, culo. Sorte e culo che sappiamo essere molto teneri, tenenti e osservanti come un loro inizio. A noi e loro vi opponete voi, che non avete mai bevuto, mai alle sei. Che non avete mai provato a rimanere al vostro posto, dopo la botta di culo della sconfitta secca, bruciante, che fa tacere le malelingue del no e va molto al di là dell'insinuazione strisciante, arsa e seccante come lingua di basilisco? O voi, a cui mi rivolgo, secondo voi, perchè si dice nientepopòdimeno?