Originariamente Scritto da
danny78
Sarà l’estate calda, sarà la rabbia per un governo che sta distruggendo ciò che rimane di questo benedetto paese ma sono furioso. Non verso Berlusconi ed i suoi sodali, sempre impegnati nei loro affari senza curarsi di una Italia che crolla. Sono arrabbiato con Pierluigi Bersani.
Nove mesi fa votai convintamente per l’ex ministro. Ora non so piu cosa pensare. L’esordio pessimo nelle strategie politiche delle elezioni regionali era stato il primo campanello d’allarme. La gestione poco seria delle candidature in Lazio e Puglia aveva messo a nudo tutta la forza di D’Alema, grande elettore di Bersani. I risultati poi si sono visti, Vendola, per vincere, ha dovuto battere prima lo sfidante dalemiano nelle primarie. Nel Lazio si è corsi dietro alla Bonino senza trovare un candidato proprio.
Dal punto di vista del programma, le proposte di Fassina sul Lavoro stanno andando avanti ma molto lentamente, sempre perche si è alla ricerca di ampio consenso. L’ampio consenso porta ai papocchi, come abbiamo visto in molte occasioni nel PD.
Sui temi etici non c’è alcun progresso. Sulle strategie delle alleanze, apriti cielo. Bersani parla ma non ottiene risultati. Di Pietro e Vendola sarebbero gli alleati naturali. Si preferisce invece rimanere nel vago, anche ora che il governo Berlusconi sembra essere giunto alla fine.
Invece di auspicare le elezioni anticipate precedute da un breve governo che cambi la legge elettorale, il PD pensa ad u governo di larghe intese manifestando tutta la miopia politica dei dilettanti allo sbaraglio, quelli presi dalla paura delle urne e pronti a tutto pur di rimandare l’inesorabile. Scrivevo giorni fa:
Immaginate voi un governo Pd-finiani-Udc con all’opposizione da una parte i Berlusconiani pronti a gridare al golpe sulle tv del Premier e dall’altra l’Idv decisa a portare avanti l’attacco al Pd inciucista. Quanto potrebbe durare un governo del genere e soprattutto cosa rimarrebbe del Partito Democratico alla fine? Possibile non lo capiscano?
In questi giorni poi la vergognosa trattativa con l’Udc per eleggere il centrista Vietti alla vicepresidenza del CSM. Il consiglio superiore della magistratura dovrebbe essere guidato da personalità svincolate dalla politica, già l’elezione di Mancino non era stata delle migliori. Il tentativo di accordo con il partito di Casini grida vendetta e riscuote proteste anche da membri stessi del Pd:
Basta! Non ci sono piu scuse. Sino ad oggi la segreteria Bersani è stata costellata da poche luci e da tante ombre. Poche decisioni nette, tante parole, molti tentennamenti.
Bersani, non ce la facciamo piu! Cambiate modo di fare politica o rimarrete da soli!