Oggi spesso banalizzato, ignorato o alterato, il messaggio che riguarda la nascita del Signore e Salvatore Gesù Cristo, quando lo riceviamo in modo fedele dalla testimonianza biblica, può risultare “parecchio scomodo” nelle sue implicazioni. Forse è anche per questo che viene in diversi modi neutralizzato. Nell’esperienza di Maria, la madre di Gesù, l’annuncio del Natale si rivela per lei del tutto sconvolgente. Davvero le scombussola e le altera tutta la sua vita! Avrebbe potuto dire “No, grazie”, ma accoglie con fiducia quelli che sono i piani di Dio per lei. Anche oggi l’annuncio dell’Evangelo, quello autentico, è tale da alterare il corso di una vita, e non per nulla viene temuto. Dio irrompe nel nostro “privato”, che tanto vorremmo proteggere, ma sicuramente per il meglio, nonostante quello che sulle prime potremmo pensare. E’ quello che esamineremo questa domenica nel testo biblico di Luca 1:26-38, un racconto che tutti conoscono… Davvero?
Dono o fastidiosa incombenza?
Una delle tante contraddizioni che caratterizzano la nostra epoca, riguarda la maternità, l`avere figli. Da una parte esistono e sono ampiamente utilizzati metodi contraccettivi per impedire la gravidanza. D`altra parte, l`ingegneria genetica studia nuovi modi per permettere d`avere figli a chi non è in grado di concepirli e di portare a termine la gravidanza. E` un fatto, ora, che, nei nostri paesi, noi abbiamo una bassissima natalità che comincia a creare problemi a livello previdenziale.
La maternità responsabile è senz'altro un valore importante ed una conquista della nostra civiltà: si hanno figli solo quando si possa garantire loro condizioni di vita e di sviluppo accettabili. Dal punto di vista cristiano è sbagliata e colpevole solo la soppressione intenzionale della vita già in fase di sviluppo, quando già siamo di fronte ad un individuo in formazione il cui diritto alla vita va garantito.
Ë forse, però, solo per il senso di responsabilità delle coppie, che vi sono oggi fra noi così poche nascite, oppure s`impedisce una nascita spesso per l`irresponsabile egoismo di chi vede, nell`avere figli, solo “una scocciatura"? Questa colorita espressione popolare indica una realtàche si tende a giustificare in vario modo. Per molti, i figli sono un fastidio, un peso, una limitazione della propria libertà, una responsabilità che sempre meno si è pronti ad accettare. Ë peggio, quando, in certi casi, una gravidanza è solo “un incidente" sgradito che interrompe una vita che si voleva “tranquilla", o quando si avevano progetti diversi. Avere dei figli, infatti, sicuramente “cambia la vita" ed essa non potrà più essere la stessa di prima. Questo atteggiamento rivela l`egoismo di chi, dalla vita, vorrebbe avere tutti i vantaggi e nessuna responsabilità, il piacere, ma non il dovere. Dire così non è facile moralismo ma oggettiva evidenza di un concetto della vita distorto che sempre comporta conseguenze negative.
Può essere una gravidanza non programmata, ma spesso è Dio che interviene nella vita di una persona interrompendone inaspettatamente il corso e facendole cambiare direzione, imprimendole una rotta diversa da quella che si sarebbe voluta. Quando questo accade, ci si ritrova impreparati. Il nuovo fatto ci scombussola, sconvolge i nostri piani.
E` il caso di Maria di Nazareth e del suo fidanzato Giuseppe, così come ci viene presentato dal testo biblico. Essi si trovano improvvisamente di fronte ad una misteriosa e inattesa gravidanza e la loro vita non sarà più la stessa, non più, almeno, quella che avevano pensato. Certo, nel loro caso, quella gravidanza non era il frutto di una colpa, ma quell'inattesa gravidanza cambia tutta la loro vita e progetti. Essi improvvisamente si rendono conto che Dio, per loro, aveva obiettivi diversi. Come reagiscono a tutto questo? Con un aborto?
Come vi sentireste voi se Dio interrompesse improvvisamente i vostri progetti e vi dicesse di avere per voi qualcosa di diverso da quello che avevate immaginato o persino già preparato? Il farlo è Sua sovrana prerogativa: non siamo noi i padroni della nostra vita. Sareste offesi ed arrabbiati contro Dio, vi ribellereste, oppure, accettereste di buon grado accettandone pure gli svantaggi, sicuri che, in ogni caso, quelli di Dio sono sempre i progetti migliori, anche se sulle prime non ci piacciono?
Il testo biblico
Rileggiamo il racconto tradizionale dell`annuncio della nascita di Gesù e, mettiamoci nei panni dei protagonisti. Cerchiamo di capire i loro sentimenti per potere, a nostra volta, reagire come persone d`altrettanta fede, quando Dio interviene nella nostra vita in modo inaspettato.
Leggiamo, allora, dal vangelo di Luca, capitolo primo, i versetti da 26 a 38.
“Al sesto mese,l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret,a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. L'angelo,entrato da lei, disse: «Ti saluto,o favorita dalla grazia; il Signore è con te». Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. L'angelo le disse:«Non temere, Maria,perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo,e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno,e il suo regno non avrà mai fine». Maria disse al'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?». L'angelo le rispose:«Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Ecco, Elisabetta,tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace». Maria disse:«Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo la lasciò" (Luca 1:26-38).
Una sorpresa gradita o sgradita?
La vita di Maria di Nazareth e quella del fidanzato Giuseppe, assume improvvisamente, una nuova direzione. Maria si rende conto che quel misterioso messaggero di Dio che compare in casa sua, non è uno scherzo giocatole dalle amiche... Esso non è nemmeno un sogno, ma l`annuncio autentico di essere stata prescelta ad assolvere un compito di portata storica. Potete bene immaginare quale deve essere stata la sua sorpresa, la sua confusione, il suo sconcerto.
1. Dio sconvolge la sua vita privata. Iddio sconvolge la sua vita privata, ma anche le sue sicurezze. Dio s`inserisce nel suo “spazio", quello che ognuno di noi gelosamente protegge da ogni intrusione!
Anche per noi l`ambito del privato è “sacro". Non vorremmo che nessuno “vi mettesse il naso". Oggi si difende molto quello che si chiama “il diritto alla privacy". Le nostre case assomigliano sempre di più a fortezze imprendibili...Vi sono persone particolarmente pettegole e “ficcanaso" da cui abbiamo certo il diritto di difendersi ed è bene che la nostra casa sia chiusa per loro. Un tempo, però, ci si frequentava di più e si entrava di più nelle case degli altri. Oggi non solo le suocere, ma anche i parenti più stretti sono lasciati fuori della porta. Sospettiamo di tutto e di tutti e talvolta a ragione perché non vogliamo essere ingannati e traditi. Tutto questo rischia però di essere decisamente esagerato. Rischiamo di rimanere del tutto soli.
Lo stesso vale con Dio. Non vorremmo che nemmeno Dio “invadesse la nostra sfera privata", incidesse troppo nella nostra vita… Vorremmo, certo, che Dio ci benedicesse, che stesse vicino a noi quando sentiamo di averne bisogno, che fosse, in qualche modo, nella nostra vita, ma “fino ad un certo punto"! Ci aspettiamo che non ci disturbi più di quel tanto... Vorremmo che Egli intervenisse quando decidiamo noi, non che ci sorprendesse con visite improvvise, non che capitasse in casa nostra quando non siamo pronti, e certamente che non sconvolgesse i nostri piani! Vorremmo che Dio stesse “alla giusta distanza", “senza disturbare". Dio, però, non è così: Egli è sovrano e non aspetta “il nostro permesso"prima di agire! E` forse sconsiderato a fare così? No, è Suo diritto! La Scrittura afferma: “Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui;egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»" (Daniele 45). Essa persino afferma: “Voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte" (1 Tessalonicesi 5:2).
Maria, nonostante la sua giovane età, conosce tutto questo. Maria non solo conosce i diritti di Dio e li rispetta, ma si sottomette ai Suoi decreti, consapevole che ciò che Egli decide di fare e fa, è sempre per il nostro bene, per quanto inatteso e “fastidioso"sia il Suo modo d`agire.
2. Dio sconvolge tutti i progetti che lei aveva fatto per la sua vita. Sì, Dio sconvolge tutti i progetti che lei aveva fatto per la sua vita. Maria era fidanzata, sposa promessa di un certo Giuseppe. A lei piaceva quell'uomo. Avevano fatto grandi progetti: una casa, un lavoro, dei figli. Poteva essere forse biasimata per desiderare una vita tranquilla, felice e realizzata? Certo No. Il fidanzamento sarebbe durato un anno e sarebbe stato vincolante tanto quanto il matrimonio. Eppure Dio interviene e le cose si mettono in modo diverso. Improvvisamente incinta? Che avrebbe pensato la gente! Che vergogna per Giuseppe, che non n`era responsabile. Avrebbe sicuramente chiesto di rompere il fidanzamento. Tutto, improvvisamente sembra crollare, ed era colpa di Dio! Questa ragazza stava godendo dei progetti più attesi dell`intera sua vita. Era giunta al punto della sua vita in cui sarebbe stata il centro dell`attenzione dell`intera sua famiglia e degli amici. Ora sarebbe stata al centro della loro riprovazione, vergogna e dileggio, sarebbe stata sola ed abbandonata. E` questo che voleva Dio per lei? Certo Giuseppe avrebbe accettato la nuova situazione: era un uomo come pochi, ma quel figlio non suo che scompiglia la sua luna di miele… quei pianti, quelle indesiderate responsabilità...
Pensiamo, però, che la nostra volontà e progetti siano sacri per Dio? Presumiamo forse che Dio immancabilmente li onori? Non necessariamente. Iddio può avere per noi un`altra idea! Non sentiamoci offesi per questo: è Suo diritto. Inoltre, anche se, sulle prime, la cosa può sembrarci “scocciante",
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