è sempre più difficile far gruppo. Senza un interesse concreto, il gruppo si sfalda, se pure si arriva a formare (governo?).
Oggi ho ricevuto un sms: "caro Pietro, auguri di un felice e sereno Natale a te e famiglia! Santino Aiello". Non ho mai risposto a questo ex collega, non perchè è ex, ma stavolta lo farò così: "auguri, ma non sono più a Bagheria!". Rispettando la sua esclamazione. Perchè il perno del suo interessamento è essere a Bagheria, credo. Come chi vuole voti e si affida al territorio.
Come la Chiesa di S. Maria della Pietà, che fu eretta dalle monache domenicane di clausura, che passavano vane ore in orazione (liturgia delle ore, meditazione) nel coro della chiesa. E' questo il vano suono della musica che ci fa stare uniti (unti? troppo presi?) con passione.
Il fulmine racconta qualcosa al tuono, ma si sente dire che è cattivo, perchè il tuono è così incazzato e il tuono col suo potente suono, si sa, smorza le curiosità sul suo conto.
Che ci fanno cardinali e presidenti di fondazioni in prima fila ma un concerto il giorno di Natale? si dice che c'è chi ha bisogno, si benedice, mica si beneficia. Gli ultimi saranno i primi, per questo loro stanno lì, nell'attesa che si compia la beata speranza, che venga il tanto atteso rivolgimento. Che maturino i nuovi equilibri e simpatie e antipatie. Che gruppi, commissioni, accordi, diventino, come dicono in inglese, keepsake*, nemmeno fossero consigli idee racconti.


*una specie di carta straccia, però baciata dal pianto e dalla pietà