Sarànno pure parole di Fassino, ma sinceramente non risultano ancora CAMBIAMENTI a Torino, ma solo mera CONTINUITA' con quello che c'era prima (il PD, che però in Regione ha inciuciato con gli amici grulli per far avere loro una comodo poltrona), che si tratti di immigrati, di periferie dimenticate, di supermercati che continuano ad aprire a nastro o quant'altro....
Il M5S si è accomodato a tavola e ha iniziato a magnare come facevano quelli di prima, ne più ne meno!
“Appendino ora va a braccetto con i nomi del Sistema Torino”
Che dice di questi 6 mesi di giunta Appendino?
«Che, per ora, non si vede un progetto per Torino. Appendino aveva chiesto il voto per cambiare tutto ma nulla è cambiato. Dal “no” si è passati ai “sì” senza avere l’onestà intellettuale di dire che le nostre scelte erano giuste...»
Ma molte scelte sono state obbligate, «dolorose» le ha definite la sindaca, prese per evitare danni alla città...
«Ma quali sono le proposte nuove? Per ora c’è l’intervento sulle periferie utilizzando i 18 milioni che erano stati concordati col governo dalla mia giunta»
Su questa vicenda avete, però, avuto un atteggiamento contraddittorio: prima volevate concentrare le risorse su poche grandi opere e ora vanno bene tanti, piccoli interventi...
«Si tratta di capire se tanti micro-interventi siano effettivamente quel volano di sviluppo che un’esperienza ventennale smentisce, perché lo sviluppo l’hanno tirato cose come la metro, il Passante, il termovalorizzatore, le trasformazioni delle aree dismesse...»
Ma la domanda era un’altra...
«...ma vedremo se avranno ragione. Ricordo anche che ci fu una campagna furibonda contro il Sistema Torino...» Ci arriviamo, un attimo. Appendino dice una cosa di buonsenso quando sostiene che un cambio di amministrazione non è come accendere e spegnere la luce. O no? «Ma difatti: ciò che farà questa giunta lo si dovrà valutare su un tempo più lungo. Dico solo che 6 mesi fa venivano contestate scelte che poi sono state assunte e non sempre in uno stato di necessità»
Andiamo al «Sistema Torino»: cosa voleva dire?
«Dopo una campagna fortissima su ’sto Sistema da smantellare, vedo che la sindaca non ha difficoltà ad andare a braccetto con esponenti di quel Sistema»
Nomi? «Ognuno li capisce da sé...»
Ma...
«Penso alle critiche sulla nomina di Profumo in Compagnia. Una nomina rivelatasi invece utile per la città e per la giunta Appendino visto le sue giuste proposte immigrati e povertà»
Cioè, Profumo è tra quelli saliti sul carro del vincitore?
«No e sono ancora più convinto di aver fatto una buona scelta. Sul Sistema Torino dico solo che la sindaca non ha difficoltà ad andare a braccetto con molti...»
Su Fassino, ci faccia un identikit del voltagabbana «Ma non mi permetto»
A proposito di poveri, c’è chi dice che sono stati dimenticati
«In 6 mesi l’Appendino ha adottato le stesse misure e risorse stanziate dalla mia giunta che ogni anno ha investito 300 milioni per i servizi di welfare a sostegno di famiglie e anziani. Smettiamola di dire che prima di lei non ci si occupava dei poveri!»
Ogni tre per due si tira fuori il paragone con la Raggi, la sindaca di Roma: condivide?
«L’Appendino ha goduto fino ad oggi di due rendite di posizione: i disastri della Raggi che la fanno apparire come una statista anche se fa nulla; l’aver ricevuto una città che funziona. eDreams valuta nel 2017 un +300% di turisti: un frutto di scelte passate; Torino è salita nella classifica della qualità della vita: i dati sono del 2015 quando governava il tanto vituperato Fassino»
E con l’altra eredità, quella dei guai di bilancio come la mettiamo? «Intanto la città ha 500 milioni di debiti in meno rispetto al 2011 e l’analisi degli uffici ha concluso che non ci sono debiti fuori bilancio»
Veramente ci sarebbero circa 500 mila euro con Iren.. «Nulla su 1,3 miliardi di bilancio»
Il diavolo si nasconde nei particolari «Ma non scherziamo. E anche su quello andremo a vedere»
Ci sarà qualcosa di diverso rispetto a prima, o no?
«L’unica discontinuità che ho visto, e non mi piace, è una certa arroganza del potere: l’Asproni allontanata dalla fondazione Musei, il tentativo (riuscito, ndr) di far fuori Barbera. Sul Museo del Cinema s’è sbandierato per mesi che si facevano le nomine con i bandi. Ha vinto una persona che non piace all’Appendino e il bando è stato annullato. Insomma, se devo dare un giudizio su questi sei mesi dico che quel che è buono non è nuovo, quel che è nuovo non è buono. Ma da domani entriamo nel 2017 e non avrà più alibi. Vedremo».
?Appendino ora va a braccetto con i nomi del Sistema Torino? - La Stampa