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  1. #1
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Usa-Russia, Obama espelle 35 funzionari russi.

    Usa-Russia, Obama espelle 35 funzionari russi. Putin: “Non faremo diplomazia da cucina”. Trump: ‘Grande mossa di Mosca’

    MONDO


    Il presidente uscente firma sanzioni con l’accusa di interferenze durante la campagna elettorale per le presidenziali di novembre. La Casa Bianca: “Rischi anche per l’Europa”. Il ministro Lavrov propone di cacciare altrettanti diplomatici, ma il presidente russo dice no a "diplomazia irresponsabile" e augura buone feste alla famiglia Obama. Parole di elogio dal tycoon repubblicano: "Ho sempre saputo che è intelligente"
    di F. Q. | 30 dicembre 2016




    In una giornata di botta e risposta tra Mosca e Washington, con toni e ritorsioni reciproche che assomigliano a quelli della Guerra Fredda, l’ultima parola l’ha avuta Donald Trump. “Grande mossa ritardare. Ho sempre saputo che è molto intelligente!” Così il presidente eletto ha commentato la decisione di Putin di rinviare la risposta alle sanzioni Usa per i cyber attacchi, in attesa di capire quale sarà la linea della futura amministrazione. Dopo mesi di accuse reciproche e smentite, il caso delle presunte influenze di hacker russi sulle elezioni americane è esploso giovedì con la decisione di Barack Obama di espellere 35 funzionari di Mosca dagli Stati Uniti.

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    Great move on delay (by V. Putin) - I always knew he was very smart!
    20:41 - 30 Dic 2016









    Dmitri Medvedev ha subito espresso rammarico per questa decisione: “È un peccato che l’amministrazione Obama, che ha iniziato il suo mandato con il ripristino della cooperazione con la Russia si stia concludendo con un’agonia anti-russa. RIP”. E la risposta della Russia non si è fatta attendere. In un primo momento è sembrato che anche Mosca volesse cacciare altrettanti funzionari americani. È stato lo stesso ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a proporlo al presidente Vladimir Putin a cui ha consegnato una lista di 35 diplomatici Usa da bollare come “persona non grata” (31 a Mosca e 4 a San Pietroburgo). Una mossa dettata dal principio di “reciprocità”, la “legge diplomatica – ha spiegato il ministro – nelle relazioni internazionali”. Ma a sorpresa, ecco che Putin ha calato l’asso. Il presidente russo ha deciso di “non espellere” i diplomatici americani in risposta alle azioni di Washington per non scendere al livello di “diplomazia da cucina“.
    “Riservandoci il diritto di varare misure di risposta, non scenderemo al livello di ‘diplomazia da cucina‘, irresponsabile, e compiremo gli ulteriori passi del ripristino dei rapporti russo-americani partendo dalla politica che sarà condotta dall’amministrazione del presidente-eletto Donald Trump“, scrive Putin in una nota ufficiale. “Riteniamo come ostili i nuovi passi dell’amministrazione uscente americana nonché mirati a minare ulteriormente i rapporti fra Mosca e Washington”. “Tutto ciò – sottolinea Putin – contraddice gli interessi principali del popolo russo e americano, tenendo conto della responsabilità particolare della Russia e degli Usa per garantire la sicurezza globale. Così facendo, gli Usa danneggiano l’intero sistema dei rapporti internazionali. Secondo la prassi, la parte russa ha tutte le ragioni per una risposta adeguata”. Putin ha anche voluto fare gli auguri di buone feste a Obama: “Auguro buone feste anche al presidente eletto Donald Trump e a tutto il popolo nordamericano”, ha detto Putin, invitando anche i figli dei diplomatici Usa ad assistere alla tradizionale festa di Capodanno al Cremlino. Al momento le autorità russe hanno deciso di chiudere una scuola anglo-americana di Mosca, frequentata anche da bambini del personale d’ambasciata britannico e canadese, ma anche da ragazzi di altre nazionalità.
    Già in giornata Donald Trump aveva ribadito la propria linea, che si discosta da quella dell’amministrazione Obama: “È tempo per il nostro Paese di procedere verso cose migliori e più grandi”. Trump ha annunciato che “nell’interesse del nostro Paese e del suo grande popolo, la prossima settimana incontrerò i leader dell’intelligence per essere aggiornato sui fatti di questa situazione”. Una posizione prudente, diversa da quella dei leader del partito repubblicano che non solo hanno appoggiato le misure prese da Obama, ma ne vorrebbero di più severe.

    Da parte sua la Casa Bianca è convinta delle azioni intraprese finora. Anzi, come precisa un alto dirigente di Washington, “abbiamo tutte le indicazioni che (i russi, ndr) continueranno ad interferire nelle elezioni democratiche di altri Paesi, inclusi alcuni del nostri alleati europei”. Tra i destinatari delle sanzioni Usa per gli hackeraggi di Mosca il Tesoro inserirà due cittadini russi, Evgeniy Bogachev e Aleksey Belan, entrambi ritenuti noti cyber criminali responsabili di intrusioni nel sistema finanziario internazionale, anche ai danni di compagnie americane. Lo ha detto un alto dirigente della Casa Bianca in una press call. Bogachev e alcuni suoi complici sono considerati responsabili di aver rubato oltre 100 milioni di dollari a istituzioni Usa, Belan di aver compromesso e sottratto i dati di almeno tre importanti società e-commerce.
    Questo venerdì “ci saranno dichiarazioni ufficiali, contromisure e molte cose ancora”, aveva annunciato su Facebook – come riporta – la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “L’America e il popolo statunitense sono stati umiliati dal loro presidente. Non da truppe internazionali né da truppe nemiche. Questa volta lo schiaffo a Washington lo ha dato proprio il suo signore”. Zakharova ha accusato l’amministrazione uscente di essere “un gruppo di falliti in politica estera, arrabbiati e poco intelligenti”, che hanno dato “una svolta distruttrice al prestigio e alla leadership degli Stati Uniti. “Lo spettacolo è finito. Barack Obama e la sua squadra di analfabeti ha rivelato al mondo il suo principale segreto: l’esclusività maschera la debolezza”, ha detto ancora riferendosi al discorso del presidente Usa pronunciato all’Accademia militare di West Point nel 2014, in cui Obama si era riferito alla “esclusività” del suo Paese per difendere la democrazia in tutto il mondo.

    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  2. #2
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    Predefinito Re: Usa-Russia, Obama espelle 35 funzionari russi.

    Lo yankee-kenyota è ormai giunto alla frutta.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  3. #3
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    Predefinito Re: Usa-Russia, Obama espelle 35 funzionari russi.

    Putin è intelligente, lo stesso non si può dire di Obama e del suo staff.
    Per quanto riguarda Trump si vedrà...intanto ha uccellato la strafavoritissima Bitchery Clinton.
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  4. #4
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    Predefinito Re: Usa-Russia, Obama espelle 35 funzionari russi.

    il mondialismo unipolare ha emanato il suo ultimo sospiro
    e il rantolo di un morente va valutato solo per quello che è
    sinistri, siete dei luridi da vomito, fatevene una ragione

  5. #5
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    Predefinito Re: Usa-Russia, Obama espelle 35 funzionari russi.

    Usa-Russia, Rizzo: "Probabile la guerra: è scontro aperto tra gruppi imperialistici"

    30 dicembre 2016 ore 124, Andrea Barcariol

    Marco Rizzo, leader del Partito Comunista, a IntelligoNews commenta il gelo tra America e Russia con la decisione di Obama di espellere 35 diplomatici russi e l'analoga risposta di Putin.

    Come interpreta quanto sta accadendo tra America e Russia, alla vigilia dell'insediamento di Trump?

    «Non credo sia un ghiribizzo. Nel mercato attuale solo i grandissimi si salvano, questo ha portato a uno scontro acerbo tra imperialisti, la battaglia avviene dentro gli Stati, tra Stati e tra gruppi di nazioni. Questa mossa di Obama rappresenta una parte dell'establishment americano e dei grandi gruppi di potere imperialisti che si scontrano con un'altra parte di gruppi imperialistici rappresentati da Trump. Dentro queste dinamiche ci sono le nuovi nazioni, in uno scontro generalizzato che probabilmente può portare alla guerra».

    Quindi secondo lei è ormai stato oltrepassato il confine della guerra fredda?

    «La guerra fredda venne fatta da due sistemi con valori completamente diversi, uno di essi non aveva in mente il profitto. Adesso lo scontro è generalizzato, ma tutti hanno in mente solo i soldi. C'è una zona di New York dove stanno costruendo grattacieli enormi, blindatissimi ed esclusivi per i nuovi ricchi americani, russi, cinesi, indiani, arabi, che si isoleranno dal resto del mondo. Torneremo a un nuovo medioevo».



    Si tratta di una reazione americana di fronte all'asse turco-russo in Siria?


    «E' l'economia che detta le regole sulla politica. Non mi stupirei che le nuove alleanze vedano Israele non più così collegato con gli Stati Uniti così come il Vietnam, massacrato dagli americani, ora alleato con loro».


    La sua speranza per il 2017?

    «Spero che l'antipolitica che va dal Movimento 5 Stelle a Trump venga svelata e si scopra che l'altra faccia della medaglia è sempre il capitalismo. Da una parte c'è Obama dall'altra Trump, in Italia da una parte c'è il Pd, dall'altra il Movimento 5 Stelle ma sono due facce della stessa medaglia. Che la gente capisca questo sarebbe già un grande successo».


    Cosa non vorrebbe più vedere?

    «La cortina fumogena che viene messa davanti alle persone per non fargli capire questi meccanismi che sono sempre più complessi proprio per non promuovere nel popolo una reazione. Reazione che li possa portare alla scoperta di un nuovo modo di intendere la società, socialista, che è l'unica soluzione a tutti i problemi del mondo».

    FONTE: Usa-Russia, Rizzo: "Probabile la guerra: è scontro aperto tra gruppi imperialistici" - IntelligoNews - quotidiano indipendente di informazione


    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

 

 

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