Alla Festa Manna di Cagliari il volto giovane dell Irs: «Tante idee, tutte su interne

[Morfeo]

CAGLIARI. Han lasciato il pozzo nuragico di Santa Cristina che sembrava fatto per una Festa Manna e, per la 7ª edizione, gli attivisti di Irs, indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, hanno scelto di celebrarla a Cagliari, dove era necessario affacciarsi dopo quel 3 per cento ottenuto alle provinciali. In verità, tutte le città sarde avevano riconosciuto con buone percentuali la piccola dirompente Irs. Ma Cagliari è stata preferita perché è l’unica città metropolitana sarda e quindi nuovo terreno di confronto per chi finora aveva scelto di incontrarsi nelle zone interne. Il popolo incredibilmente giovane di Irs si è ritrovato al Lazzaretto di Sant’Elia, in una tre giorni dove è stato annunciato tra l’altro che da settembre si studia: «chi fa politica ha il dovere di formarsi», il 9 settembre ci sarà l’Indipendent Summer School, «un fine settimana di confronto politico dedicato alla formazione della classe dirigente», spiegava ieri Franciscu Sedda nella pausa pranzo dopo il dibattito promosso dall’Urban Center di Antonello Gregorini sulle interconnessioni possibili tra gli strati della città. Non è certo una novità che gli attivisti di Irs studino e ritengano che la politica richieda una sua approfondita formazione (lo spiegavano Isabella e Giampiero, altri attivisti), la dimostrazione è nella gestione dell’accesso a Irs: non ci si tessera su richiesta, si comincia un percorso nei vari laboratori, dove si elaborano i contenuti della proposta politica, poi si diventa attivisti e quindi si parla e si agisce in nome del gruppo. Le idee, Irs le fa circolare su Internet: negli anni di non troppa attenzione da parte di stampa e tv, gli attivisti si moltiplicavano sotto un getto di notizie e stimoli costanti attraverso il sistema che i giovani usano meglio, la rete. Così Franco Contu, uno dei più «anziani» coi suoi 44 anni: «Qui ci sarà un migliaio di persone, tra i 25 e i 30 anni, chiamati a stare insieme dalla voglia di un mondo migliore e dalla convinzione che non c’è miglioramento nell’arrendersi cinicamente a tutto quello che accade e non ci può essere miglioramento col rivendicazionismo, con quel sardismo dal cappello sempre in mano a chiedere l’elemosina. Qui c’è la consapevolezza che dalla Sardegna si può cominciare a costruire una repubblica di basi progressiste perché è più facile con un milione e mezzo di persone, piuttosto che puntare a redimere l’intero stato italiano. I sardi: con l’animo nobile ma una eterna tendenza all’autosvalutazione...». Non a caso si è cominciato subito con i ragionamenti sul capitale umano dell’isola e poi sulla crisi dell’università sarda. Ancora: l’Europa verso la quale costruire un ponte diretto. Anche la letteratura è un ambito per chi deve produrre pensiero politico: «Letteratura sarda: immaginario collettivo e processi di identificazione tra Sardegna e mondo globalizzato». A proposito di risorse: le donne e la politica, un ossimoro o una conquista sociale ancora da compiere? Ieri sera l’assemblea generale da cui devono scaturire i temi per lo sviluppo del partito, oggi alle 11 il futuro dell’agricoltura sarda: per imparare a parlare di «sistema» e non più di «sviluppo rurale».

Alla Festa Manna di Cagliari il volto giovane dell Irs: «Tante idee, tutte su internet» - la Nuova Sardegna dal 1999.it » Ricerca

[chistioneri]

secondo me irs è destinata a crescere nei prossimi anni... se domani si dovesse tornare a elezioni riuscirebbe a piazzare qualche consigliere regionale... speriamo.

[Natzionalista]

Secondo me deve continuare a radicarsi e limitare certe fesserie che ne hanno fin'ora impedito un maggior sviluppo, altrimenti non solo non crescerà ma perderà i pochi pezzi conquistati per il rotto della cuffia:

Ma ecco un piccolo argomento contro i detrattori dell’unità tra partiti Sardi:
Nel Nuorese il movimento IRS ha raccolto su lista ed al primo turno 3.452 voti (4,21%); i Rossomori (inizialmente in coalizione con la Lista Arbau) 3.431 voti (4,19%). 21 voti di differenza a favore di IRS, rivelatisi fondamentali dopo il ballottaggio per l’assegnazione del seggio di opposizione in Provincia. Ebbene, se consideriamo che Sardigna Natzione ha scelto di non partecipare alle Provinciali (anche per dedicare le sue basse finanze alla promozione del referendum anti-nucleare degli ultimi mesi del 2010), non ci vuole dunque chissà quale modello algebrico per capire che l’entrata di IRS nella più alta istituzione Barbaricina è stata permessa grazie al convogliamento verso B. Bussa dei votanti rimasti orfani di Sardigna Natzione. Certamente superiori alle 21 preferenze. Quindi è palese: meno partiti omologhi ci sono in un dato contesto (specie se come IRS e SNI pescano in un bacino elettorale analogo) e più chances ci sono di entrare nelle istituzioni. A prescindere dal comunque buon lavoro svolto da tutti e dal recepimento giovanile della proposta di IRS (ne è un esempio il successo di Sebastian Madau nell’Oristanese) e la comunque positiva crescita del consenso verso il Nuorese Bussa.

Qualche dato di lista dal primo turno delle ultime provinciali: PSD’AZ 49.093 voti (6,79%); Riformatori Sardi 47.136 voti (6,52%); IRS 28.377 voti (3,93%); Rossomori 14.826 voti (2,05%); Fortza Paris 14.298 voti (1,98%); UDS 12.833 voti (1,78%); PAR.I.S.-Malu Entu 2.114 voti (0,29%); totale: 168.727 voti, pari al 23,34% di affluenza degli aventi diritto al voto che hanno partecipato alle elezioni. Con un tasso altissimo di astensione ed una ovvia prevalenza del voto strutturato rispetto a quello d’opinione del secondo turno, nei casi in cui si è disputato il ballottaggio tra le coalizioni del bipolarismo italiano.

Da: Se 2 più 2 non fa 4: Chi, come e perché dovrebbe fondare il Partito dei Sardi?

[Natzionalista]

Natzionalista, ma iRS è un partito politico, farà le sue scelte giuste o sbagliate, cioè, non sei tu che dovresti dire in cosa si devono limitare, quello che fanno è conseguenza delle loro scelte, io molte non le condivido, ma non mi permetto di dire quale rotta politica devono seguireonf:

E perché nò? Siamo in democrazia e loro sono un movimento politico, fa parte del gioco. Non stiamo giudicando un club di filantropi per il taglio della loro giacchetta.
Ho fatto bene anche in passato a criticare certe cose di IRS (che oggi divulgano ampiamente), ed in qualsiasi parte del pianeta esiste la Pubblica Opinione, la critica, il dissenso, il suggerimento, ecc, ecc. Spesso questi finisce anche per influenzare la linea di uno o più partiti e produce risultati.

Se tu non condividi alcune loro scelte devi dirle, è un tuo diritto prima che un dovere. Potrai essere ascoltata o nò, ma tenertele per te non servirà ad irrobustire l'ingresso di nuova ricchezza nell'indipendentismo. E sei una elettrice indipendentista. Dire ciò che si pensa non è un torto fatto a qualcuno. Dobbiamo uscire dalla mentalità dei compartimenti stagni pensando che la critica sia sinonimo di odio, di attacco o di invasione del campo altrui. E' la mentalità che tra indipendentisti ha sempre fatto da collante alle malelingue od agli attacchi alle spalle (che comunque non mancano mai).
Pensaci.

[Natzionalista]

ciao Natzionalista, intanto ti ringrazio perchè su questo forum sei ancora una delle poche persone che ha voglia di parlare e discutere, sembra alle volte anche qui che ignorare faccia più comodo, o magari parlare di altre questioni che non riguardino strettamente la nostra politica sia più chic ...
evabbè

io non ti ho certamente detto che non si può criticare le scelte politiche, e commentarle, ci mancherebbe!
il mio discorso era però che io non mi posso sosptituire alle scelte politiche di un movimento, seppure non le condivida, loro avranno valutato, e loro ne pagheranno (o guadagneranno), le conseguenze,
io posso dire su cosa sono d'accordo o cosa no, non entrare in quelle scelte, altrimenti farei parte dello stesso movimento (e non è così),
sono un elettore indipendentista certo, e alla fine devo scegliere sul meno peggio, visto che non c'eè nessuno che soddisfa appieno le mie idee.
però a differenza tua, non credo si debba creare un unico grosso partito indipendentista sardo, perchè le priorità politiche, le idee, i valori, le scelte son diversi, a me non basta l'indipendenza pura e semplice tanto per dire,
se in un esempio assurdo si arrivasse all'indipendenza con un partito fascista, io non ci starei di certo, se in un altro esempio asurdo si arrivasse all'indipendenza con un partito che non propone nulla sul piano economico, e lascierebbe la Sardegna alla deriva, non ci starei ugualmente ...
per me cambiano tantissimo i "contenuti" politici, non credo siano dettagli

infine, se tu sei stato l'ispiratore, reale o presunto, delle politiche attuali di i RS, Mannichedda, o chiunque altro, non mi interessa tanto, se è giusto per un vanto fai pure, io generalmente credo alle cose quando sono verificate, non quando sento una campana sola, e sinceramente in questo caso non verifico neanche perchè a me non interessa chi eventualmente anni fa può, se l'ha fatto, aver ispirato certe idee, leggo cosa dicono oggi le persone e basta, non capisco cosa ci guadagni a dire, questo l'avevo detto prima io! etc. ma se ti gratifica fai pure, è una tua pura gratificazione personale, che ripeto non mi interessa assolutamente, quindi spreando su quest'ultimo punto di aver chiarito il mio pensiero, non tornerò più,
del resto discutiamo quando vuoi

cun amistade

I temi trattati da U.R.N. Sardinnya nel corso degli anni hanno inevitabilmente influenzato parecchie persone, ma non ho mai detto che alcune mie idee abbiano fatto "la politica". Certamente però le mie e quelle dei fondatori di U Erre Enne hanno contribuito all'attuale assetto dell'indipendentismo (che rimane in evoluzione). Non ho nessuna difficoltà a dire che la IRS del 2010 è ben diversa dalla IRS di quando iniziammo noi a fare una critica pubblica nel 2005. E non è comunque il modello al quale guardiamo.
Per quanto riguarda il PNS, che non è sinonimo di partito unico, quì trovi una sintesi dei principi: Se 2 più 2 non fa 4: Chi, come e perché dovrebbe fondare il Partito dei Sardi?

Quì invece trovi il nostro discorso all'assemblea dei Sardi di Macomer con l'On. Maninchedda nella ripresa della linea indipendentista e del cambio di alleanza: URN Sardinnya ONLINE: Sa Natzione - Intervento ad Assemblea dei Sardi, Macomer 14-12-08 iaociao:

[Decebal]

Ciao a tutti, volevo solo chiarire un paio di cose: ho avuto modo di leggere in diverse circostanze, qui e su altri siti, le teorie di Nazionalista. Dico solo che se iRS fosse anche solo lontanamente simile a lui, non solo non avrebbe il mio appoggio ma sarebbe un movimento politicamente ripugnante. Questo lo devo dire a tutela dell'immagine pubblica del movimento: sentire che il propinatore di certe teorie raccapriccianti si erge a "consigliere occulto e non riconosciuto" del maggior movimento indipendentista sardo mi inquieterebbe parecchio se non sapessi che sono panzane clamorose.

Che iRS negli anni sia cambiato è verissimo e dev'essere anche piuttosto ovvio se persino un pessimo analista politico come Nazionalista se n'è accorto. Ciò che è certo è che, grazie al cielo, lui non ha avuto nessuna parte in questi cambiamenti.
iRS è un movimento dinamico, lo è da sempre, è nel suo DNA. Se Nazionalista si fosse fatto vedere agli incontri di iRS, le numerose volte che è stato invitato a criticarci dal vivo, l'avrebbe capito da solo.
Attenzione le mie sono considerazioni politiche e non personali. Ho letto in più di un'occasione per es. le analisi post-elettorali di colui che porta il nick Nazionalista: ebbene erano sempre tendenziose, erronee, e neanche troppo acute.

Credo che l'unica volta che Nazionalista è uscito di casa sia stato al convegno di Maninchedda, bene, non si può fare politica da dentro la propria cameretta, non si può avere nessuna credibilità se si ciarla da dentro un computer, come direbbe Fox Mulder: "la verità è la fuori".

Quindi quando Nazionalista bolla come "fesserie" quelli che sono i principi fondanti di iRS, e non delle considerazioni accessorie, beh... diciamo che mi tranquillizza, mi rinfranca, così ti vogliamo! criticaci senza senso e senza pietà come hai sempre fatto! che scoprire che sei un irsiano ante litteram, non ci crede nessuno...

---------------------------------------------------------------------------------------------

PS è stata una FESTA MANNA incredibile, se qualcuno di voi si è avvicinato lo potrà testimoniare, un esperienza politica intensissima in una Cagliari estremamente ricettiva

[Natzionalista]

Puoi dire quello che ti pare Decebal ma se per 3 anni non avessimo criticato IRS dal 2005 oggi le cose sarebbero diverse: http://www.sanatzione.eu/wp-content/...Sardinnya1.jpg
Ora siete tutti europeisti e moderati...ma per cortesia!
Non ho voglia di ripartire con la solita cantilena perché è tempo perso. Ci sono cose più importanti davanti che ci aspettano.

Non siamo un movimento politico ma ti informo che da tempo coltiviamo contatti vari con tutti: U.R.N. Sardinnya a Gonnesa – Perché c’è qualcosa di nuovo e quelli personali in privato sono i più proficui.
Collaboreremo anche alla linea della nuova Fortza Paris.

Purtroppo ogni movimento ha le sue logiche, ma noi continueremo a dire la nostra. Piaccia o meno.
Salutami a Fox Mulder.

[Decebal]

scusa Decebal, ma tra i principi politici fondanti di iRS c'e' anche quello del non violenza vero? che riguarda anche la non violenza verbale credo:giagia:

perchè, scusami di nuovo, le tue frasi sono tutto fuorchè non violente o quantomeno provocatorie, dai indirettamente del "ripugnante", "panzane clamorose", "pessimo analista politico"
ok, chi sei tu per giudicare?onf:
io non sono d'accordo con i contenuti di Natzionalista, ma cerco di non dare giudizi di valore, ognuno è libero di esprimersi e qui non siamo nel forum di iRS, nel forum di iRS è normale che tutti la pensino allo stesso modo.
Qui no.
Prendine atto.
infine, scrivi: "attenzione, le mie considerazioni sono politiche e non personali", e più sotto commenti che "l'unica volta che Nazionalista è uscito di casa sia stato al convegno di Maninchedda, bene, non si può fare politica da dentro la propria cameretta, non si può avere nessuna credibilità se si ciarla da dentro un computer, come direbbe Fox Mulder: "la verità è la fuori"." queste sono o non sono considerazioni personali? onf:
sono affari suoi se esce o no, e quando e dove, se vuoi rispondere ai contenuti bene, se non ti va e li hai già sentiti puoi esimerti dal commentare,
ma queste, perdonami, a me sembrano altrochè che commenti personali!

dici che sei stato benissimo alla festa Manna? e allora dovresti essere rilassato, non portare questo livore

Vedi Sara credo che ci sia un equivoco. Nazionalista non è solo l'utente di un forum: ha una sorta di associazione politica, un network (diceva lui tempo fa), e pubblica le sue opinioni/proposte in numerosissimi spazi della rete (compresi i suoi).

Nel momento in cui entra a far parte del gioco politico, nel momento in cui PUBBLICA le sue critiche/proposte/opinioni diventa a sua volta criticabile.
Oppure va tutto bene sinchè si criticano gli altri ma quando si è criticati allora non va più bene?
Chi sono io per giudicare?
Nell'ordine: un cittadino che legge delle proposte pubbliche (che ritengo ripugnanti);
uno informato dei fatti che può bollare come "panzane" quelle che riconosco come bugie;
uno che segue la politica e valuta come pessimo analista chi fa delle pessime analisi (ma qui siamo nel campo delle opinioni e se tu vuoi giudicare come argute le sue analisi fai pure, è il bello della discussione).

Si è vero, considero ripugnanti le teorie di Nazionalista in quanto ingannevoli verso i cittadini e potenzialmente distruttrici della credibilità dell'indipendentismo.
Trovo ridicolo (e per quanto mi sforzi il vocabolario non mi offre parole più adeguate) che si auto-consideri l'autore delle idee di iRS che condivide...
Però lui può bollare come "fesserie" i principi fondanti di iRS senza che la cosa ti turbi minimamente... e vedi che i conti non tornano?
Ho sempre pensato che un errore della politica fosse quello di non chiamare le cose con il loro nome, io personalmente se trovo "ripugnante" una dottrina politica lo dico, poi ognuno faccia come crede... se qualcuno preferisce imbellettare le proprie idee rendendole però ambigue in nome di una non meglio definita etichetta lo faccia pure. Per me rimangono atteggiamenti da politicanti, sia che trovino spazio a Videolina sia che lo facciano dei cittadini senza tessera in un forum.

Quanto al fatto che Nazionalista ha il diritto di non uscire di casa beh.... certo che ce l'ha, ma almeno non vada a insegnare alla gente come si fa la politica, perchè la politica, "piaccia o non piaccia" non si può nè fare (nè suggerire) da dentro la prpria cameretta.

Un ultima cosa: molti pensano che nonviolenza significhi subire senza reagire, sentirsi beffeggiare stando zitti, o ascoltare balle senza dire la propria... beh la nonviolenza è l'esatto opposto, la nonviolenza non può esistere senza determinazione, come non può esistere senza il preciso impegno a farsi rispettare.

PS Eja Nazionalì le posizioni di iRS sull'Europa sono state ispirate da te :sofico: credici... peccato non ti sia mai presentato a un incontro di iRS nè tutte le volte che ti abbiamo detto di venire a dirci le tue teorie dal vivo magari avresti scoperto 2 cose:
1) chi ispira la nostra politica europea (per es. il coordinatore dell'iniziativa per le europee è venuto proprio al tuo paese a spiegare la nostra posizione a quelle elezioni. Vedi Sara perchè non si può fare quello che fa Nazionalista? Lui parla di Europa, di come noi vediamo l'Europa ma quando siamo andati a parlare d'Europa a Siniscola Nazionalista non c'era e non sa chi ne ha parlato nè in che termini)
2) iRS non è un movimento "moderato", altro termine da rigettare totalmente (sperando di non urtare la sensibilità di qualche forumista visto che la chiarezza a quanto pare non piace). Se lo fosse (moderato intendo), io personalmente non mi ci avvicinerei neanche, e credo anche che non avrebbe avuto neanche la metà del consenso che ha raggiunto negli ultimi mesi.

[Decebal]

Ah nazionalì io ti saluto chi vuoi ma tu salutami Lega Nord, MSI, Fiamma Tricolore, e tutti i nazionalisti italiani con cui il tuo partito indipendentista :sofico: si è alleato alle scorse elezioni...

"Fortza paris" in senso letterale prorio... paris chin totus... diciamo che non siete schizzinosi. Se è questo all'atto pratico il tuo "insegnamento" su come giungere alla repubblica beh... l'unica repubblica che conosceremo mai sarà quella italiana degli ultranazionalisti...

[Natzionalista]

Io non sono mica come altri che hanno paura a replicare direttamente alle cose:

Se proprio ti interessano certi dettagli: nella mia camera da letto non c'è alcun computer, abbiamo uno studio nel terreno di uno dei nostri e stiamo attrezzando una sede (che ha già una biblioteca accessibile ai membri) fuori il centro urbano di Siniscola.
La nostra è un'associazione che da anni ha sviluppato un network di siti internet in quanto era ed è il mezzo più rapido, meno costoso e più efficace per raggiungere determinate personalità.
Probabilmente negli anni '90 non saremmo esistiti o non avremmo avuto l'opportunità di incrociare determinate persone.
Dell'Europa e del vostro rappresentante che prende 30 voti a Siniscola non ne so niente, lo rispetto, e capiterà certamente qualche occasione in cui incontrarlo. Gli scrissi una volta via e-mail (credo un anno fa) ma non ricevetti alcuna replica. Comunque la cosa non cambierebbe proprio nulla nella nostra visione dell'indipendentismo.

Siamo stati la prima associazione indipendentista (non movimento politico) a fare chiasso anche per l'utilizzo di simbologie europeiste, che i vostri leader bollavano come "imperialiste" o "della polizia", perché sono color blu. Non prendo lezioni da chi mi parla di "DNA rifromista" ed altre patacche simili.
Poi per carità, so benissimo che ci sono persone che avevano idee come le nostre dentro IRS. Non a caso anche il mio vecchio profilo su POL era sempre al limite dei 200 messaggi privati e dovevo continuamente svuotarlo...
E c'era anche qualcuno dei vostri leader che con altro nickname chiedeva a me dei "consigli"...
Per "moderati" non intendo quello che vi ha insegnato la cultura italiana con la DC.
Per il resto ripeto: abbiamo tanti rapporti personali, telefonici e via mail con vari dirigenti sardisti e parecchi indipendentisti.
Fortza Paris non è "il mio" movimento, è un movimento che sta cercando una sua collocazione nel quadro regionale dopo lo scioglimento nel PDL ed è rinato grazie alla buona volontà di una cerchia di persone (la corrente nazionalista di Scalas) che faceva parte della vecchia FP, la quale ha posto nella sua linea da sviluppare (a partire dal prossimo congresso) i temi della sovranità, del riconoscimento della nazionalità Sarda ed il progetto del PNS.
Si tratta pertanto di un interlocutore politico, come può esserlo Sardegna e Libertà nel PSD'AZ.
Di SNI non c'è molto da dire, dei miei parenti ne fanno parte dai tempi della fondazione, con Angelo Caria. O pensate che quì scendiamo tutti dalle nuvole e non sappiamo nulla di ciò che succede nell'indipendentismo?
Poi ho conservato buoni rapporti con numerosi membri di IRS, lo stesso vale per altri nostri associati.
A noi queste personalità interessano perché da soli non possiamo di certo ridurre la frammentazione di tutto l'identitarismo Sardo per estendere la piattaforma elettorale (grazie alla quale dopo sarà possibile proporre delle riforme).
Ognuno segue le sue logiche, noi le nostre. Perché le chiacchiere dei dirigenti indipendentisti non ci convincono più. Le riteniamo sorpassate e senza sbocco politico pratico. Ciò non toglie che molti di noi (ad esempio) hanno votato IRS. Perché oggi è l'unico movimento sinceramente indipendentista (che partecipa quasi sempre alle elezioni). Ma a noi interessa dialogare con chi fin'ora è stato attaccato ed invece poteva dare importanti contributi allo sviluppo del nazionalismo in Sardegna.
Ai convegni parteciperemo sempre di più, abbiamo questioni organizzative interne irrisolte e per alcuni dei nostri (che sono militari) ci sono dei divieti di adesione ad associazioni politiche in base alla normativa del 1978.
E questo crea dei problemi.

Mi fa piacere Decebal che tu sappia cos'è la critica pubblica, trovo strano però che quella che non condividi sia definita "ripugnante"... si vede che tra la tua e la nostra c'è la differenza (non da poco) di chi la propone costruttiva e chi invece demolitiva. Penso tu faccia parte di quest'ultimo caso. hefico: