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Discussione: Dittatura fake news.

  1. #161
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #162
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    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  3. #163
    Blut und Boden
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    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  4. #164
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    Non fare l'Astrosamanta.
    Non ti pagano.

  5. #165
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    L’informazione tradizionale è uno zombie: seppelliamola!
    7 Ottobre 2022

    di RAFFAELE MELE GRANATA

    La censura del pensiero e dei contenuti on line ha raggiunto livelli da stato totalitario, senza scherzi. La rete è un posto magnifico perché si può trovare di tutto e consultare punti di vista diversi, anche i più estremi e incredibili. Ebbene, questo non è più possibile farlo, perché molti contenuti e produttori di contenuti controversi, non mainstream, pur non essendo eliminati e bannati direttamente, sono in shadow ban, cioè resi invisibili ai motori di ricerca, nascosti alla comunità degli utenti.

    Questa modalità di censura, che, ripeto, è totalitaria a tutti i santi effetti, genera situazioni curiose. Per esempio è possibile vedere su YouTube la trasmissione che Mentana ha dedicato al debunking delle teorie del complotto sull’11 settembre, così come è possibile ritrovare materiali pubblicati da tutti i c.d. debunkers sul cui lavoro Mentana fonda la sua trasmissione, ma non c’è modo di trovare il video controverso oggetto del debunking.

    Quindi, non è più possibile concepire l’informazione come un libero gioco delle idee e delle interpretazioni, posto che i c.d. debunkers non solo pretendono l’ultima parola su tutto, ma sono posti nella condizione di essere gli unici soggetti a produrre opinioni e informazioni liberamente circolanti.

    Il giornalismo tradizionale e la sua longa manus nella rete (i debunkers, da esso economicamente dipendenti) rappresenta il più grande pericolo per la democrazia contemporanea. È un corpo morto, che avrebbe dovuto essere spazzato via dai nuovi mezzi di comunicazione liberi resi possibili dalla rete, e che oggi riesce a tenersi in vita colonizzando, vincolando e avvelenando costantemente il libero dibattito in rete. Noi dobbiamo aiutare questo corpo morto ad adagiarsi finalmente nella propria tomba, perché solo a questa condizione è possibile la vita della libera informazione e della libera circolazione delle idee.

    https://www.miglioverde.eu/linformaz...seppelliamola/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #166
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    In che modo?

  7. #167
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  8. #168
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    Judicial Watch ha ottenuto documenti di Stato sulle attività biologiche USA in Ucraina
    Maurizio Blondet 18 Novembre 2022

    L’organizzazione no-profit statunitense Judicial Watch (https://www.judicialwatch.org/dod-records-anthrax-lab/) ha annunciato di aver ottenuto 345 pagine di documenti dalla Defense Threat Reduction Agency (DTRA) degli Stati Uniti che rivelano i finanziamenti statunitensi per la ricerca sull’antrace in un laboratorio biologico ucraino nel 2018. L’analisi iniziale delle informazioni da parte di Judicial Watch ha portato a risultati deludenti. Prima di rendere pubbliche le informazioni, la DTRA aveva completamente cancellato decine di pagine dei documenti forniti e molte altre erano state pesantemente alterate. Tuttavia, anche i registri manomessi dimostrano che i biolaboratori ucraini hanno ricevuto più di 11 milioni di dollari di finanziamenti solo nel 2019.

    I documenti sono stati ottenuti in base al Freedom of Information Act (Legge sulla libertà di informazione) a seguito di una richiesta di Judicial Watch al DTRA di documenti relativi ai finanziamenti di Black & Veatch e relativi a qualsiasi lavoro con i biolaboratori in Ucraina.

    ❗️ Un’analisi approfondita (https://t.me/bio_genie/2024) ha rivelato ulteriori prove non solo della cooperazione militare e biologica tra Stati Uniti e Ucraina, ma anche di un giro di fondi senza precedenti spesi dalla Casa Bianca per la ricerca e l’addestramento congiunti nell’ambito di questa cooperazione.

    In particolare, è stato stabilito che:

    �� Gli Stati Uniti, a proprie spese, hanno implementato per molti anni il sistema di controllo dei patogeni PACS nei laboratori ucraini, assicurandosi la capacità di monitorare in tempo reale l’ubicazione e l’uso di tutti gli agenti biologici altamente pericolosi;

    �� Black&Veatch ha organizzato, su richiesta del Pentagono, corsi di formazione per gli specialisti dei biolaboratori ucraini, al fine di acquisire competenze nell’uso del software statunitense durante la ricerca biologica militare;

    �� La DTRA ha effettuato il trasferimento di attrezzature speciali all’Ucraina, che sono state indicate come “proprietà del governo statunitense” nei documenti di rendicontazione;

    �� Sotto la pressione dei vertici statunitensi (nonostante il formato già redatto dei documenti), Judicial Watch è stata costretta a rimuovere il materiale pubblicato dal suo sito web, i documenti comunque li trovate qua (https://telegra.ph/Razbor-dokumentov-ot-Judicial-Watch-poluchennye-zapisi-Pentagona-podtverzhdayut-finansirovanie-SSHA-bioissledovanij-na-Ukraine-11-17)

    Judicial Watch (https://www.judicialwatch.org/dod-records-anthrax-lab/)

    Judicial Watch: Defense Department Records Reveal U.S. Funding of Anthrax Laboratory Activities in Ukraine – Judicial Watch

    (Washington, DC) – Judicial Watch announced today it received 345 pages of records from the Defense Threat Reduction Agency (DTRA), a component of the U.S. Department of Defense, revealing that the United States funded anthrax laboratory activities in a Ukrainian biolab in 2018. Dozens of pages are completely redacted, and many others are heavily redacted. The records show over $11 million in funding for the Ukraine biolabs program in 2019.The records were obtained in response to a February 28, 2022, Judicial Watch Freedom of Information Act (FOIA) request to the Defense Threat Reduction Agency for records regarding the funding of Black & Veatch involving work of any manner with biosafety laboratories in the country of Ukraine.

    E pensare il che il notorio “controllore dei fatti” News Guard aveva accusato Paul Craig Roberts di aver scritto il falso sui laboratori di armi biologiche pagati dagli USA e scoperti dai russi. Il che aveva fruttato a News Guard la seguente urticante risposta del Craig Roberts

    La truffa del “Controllo dei Fatti”.
    La truffa del “Fact Check”.

    Paul Craig Roberts

    Lunedì scorso ho ricevuto un’e-mail da NewsGuard, che si autodefinisce “un’organizzazione indipendente che valuta e recensisce le testate giornalistiche sulla base di nove criteri giornalistici apolitici”.

    L’analista mi ha chiesto di commentare due dichiarazioni nelle mie colonne in cui sono accusato di “avanzare affermazioni false e non supportate”.

    Un’affermazione falsa e non supportata sarebbe “un articolo del marzo 2022 intitolato ‘L’Ucraina ha ospitato laboratori illegali di guerra biologica negli Stati Uniti’, ripetuta propaganda russa e cinese sulla presenza di laboratori di armi biologiche gestiti dagli Stati Uniti in Ucraina, che è stata ripetutamente smentita da organizzazioni di verifica dei fatti e confutato dai funzionari del governo degli Stati Uniti”.

    La presunta affermazione del “fact checker” secondo cui ho fatto un’affermazione falsa e non supportata è errata per due motivi. Uno è il fatto che una richiesta del Freedom of Information Act (FOIA) alla Defense Threat Reduction Agency ha prodotto documenti ufficiali del governo degli Stati Uniti che affermano che la Defense Threat Reduction Agency, un componente del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ha finanziato attività di laboratorio sull’antrace in un ucraino biolab nel 2018. I registri del governo degli Stati Uniti mostrano anche oltre 11 milioni di dollari di finanziamenti per il programma di biolab dell’Ucraina nel 2019. https://www.judicialwatch.org/dod-records-anthrax-lab/?utm_campaign=tipsheet&utm_term=members

    Vedi anche: https://www.globalresearch.ca/defense-department-records-reveal-us-funding-anthrax-laboratory-activities-ukraine/5799255

    Apparentemente, allo stupido “controllore dei fatti” non è mai venuto in mente che fare affidamento sulle assicurazioni di un comprovato bugiardo come il governo degli Stati Uniti non è un modo per verificare un fatto. In che modo, “controllore dei fatti”, il governo confuta la propria ammissione? Si noti inoltre che il “fact checker” ritiene che una dichiarazione del governo russo sia “non supportata”, ma una dichiarazione del governo degli Stati Uniti è considerata “supportata”. In che modo questo ovvio pregiudizio serve a verificare qualsiasi fatto?

    La seconda ragione per cui il “fact checker” non è corretto indica che il “fact checker” non è in grado di capire che riferire ciò che il governo russo afferma di aver scoperto in Ucraina non è disinformazione o propaganda. È un’informazione corretta che riporta affermazioni russe. Quello che vediamo qui è un “controllore di fatti” che pensa o è stato addestrato a vedere qualsiasi rapporto, approvato o meno dal giornalista, di un elemento nella categoria “non consentito da menzionare” come “affermazione falsa e non supportata”. In altre parole, tutto è falso tranne le narrazioni ufficiali.

    La mia altra “affermazione falsa e non supportata” sarebbe che 100.000 picchi di voti sono indicazioni di frode, una conclusione avallata da numerosi esperti. Il “fact checker” sostiene che i picchi di voto “sono all’ordine del giorno e dovuti al rilascio di grandi quantità di risultati tutti in una volta da distretti solidamente democratici o repubblicani, o da schede per posta”. Ciò di cui il “fact checker” non tiene conto è l’estrema improbabilità di un dump di voti di 100.000 o più schede tutte per un candidato, o il modo in cui i voti sono stati spediti in modo tale che tutti i voti democratici siano arrivati ​​nella stessa consegna.

    Forse è statisticamente possibile che 100.000 voti arrivino in un flusso ininterrotto tutti per la stessa persona, ma la probabilità di un tale evento è troppo bassa per spiegare il gran numero di volte in cui si ottiene un’elezione ravvicinata per un democratico. Ci sono così tanti distretti elettorali in cui non vive un solo elettore repubblicano? I picchi di voto repubblicani sono rari e sembrano verificarsi quando l’algoritmo delle macchine per il voto ha creato un incredibile margine di vittoria democratica e deve essere ridotto.

    A mio parere, i “controllori di fatti” sono persone poco intelligenti prive di integrità che vengono assunte per supportare le narrazioni ufficiali eliminando la verità e le opinioni dissenzienti.

    Chi controlla i “controllori dei fatti?” Non c’è motivo di fidarsi di un “controllore dei fatti”. Chiunque può creare un sito di “verifica dei fatti” per proteggere qualsiasi interesse materiale o ideologico dall’esame. Si noti che i “controllori dei fatti” sono apparsi solo dopo che le narrazioni ufficiali sono diventate così palesemente false da dover essere protette dall’esame. Mai prima d’ora abbiamo avuto un’industria di censori impiegati per proteggere le narrazioni ufficiali.

    I “Fact checker” sono i veri nemici della verità.

    https://www.maurizioblondet.it/judic...sa-in-ucraina/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #169
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  10. #170
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Dittatura fake news.

    SI SALVI CHI PUÒ – CONTINUA IL BOMBARDAMENTO MEDIATICO BASATO SULL’IDEOLOGIA DEL CATASTROFISMO

    17 DICEMBRE 2022



    Il percorso mediatico del tema del cambiamento climatico è iniziato nel 1986 con uno scenario horror. La Cattedrale di Colonia si erge nel mare del Nord. Metà è allagata, solo il tetto della chiesa e le torri emergono ancora dall’alluvione. Questa è la copertina dello “Spiegel” che ha dato il via alla campagna mediatica sul cambiamento climatico in Germania nell’estate del 1986. I redattori della rivista non sono stati timidi al riguardo. Il sottotitolo: “Buco dell’ozono, scioglimento dei poli, effetto serra, allarme dei ricercatori”. VEDI QUI

    Ed eccoci di nuovo qui. La cattedrale di Colonia è sott’acqua!

    Secondo lo Spiegel, la cattedrale di Colonia è immersa nell’acqua fino al collo. La testata giornalistica tedesca più accreditata, “Der Spiegel”, colpisce ancora: “Obiettivo climatico mancato” – e suggerisce in prima pagina che il Duomo di Colonia sarà presto circondato dall’acqua. Perché, perché, perché?

    Molti ricordano Al Gore nel 2009 e l’errore sulla calotta polare L’allarme: «Si scioglierà in 5-7 anni» . Alla conferenza di Copenhagen Al Gore aveva rivelato una nuova “sconveniente verità”. Il Nobel per la pace 2007 fu assegnato all’ex vice presidente statunitense Al Gore e al gruppo di esperti climatici dell’ONU per il loro impegno contro il riscaldamento del globo.

    PAURA PAURA PAURA è il Leitmotiv.



    Continua il bombardamento mediatico basato sull’ideologia del catastrofismo

    Il catastrofismo climatico monopolizza i principali mass media: alcuni esempi e l’opposta verità scientifica

    di Uberto Crescenti

    Da troppo tempo siamo letteralmente bombardati da una dilagante ideologia ambientalista fondata sul catastrofismo. Bombardati da giornali, riviste, televisioni: “L’Uomo è la causa del riscaldamento climatico, se non si interverrà il nostro Pianeta è destinato alla scomparsa”. Ecco alcuni esempi interessanti:

    1989 Repubblica, 2 novembre – Dieci anni per salvare la Terra

    2007 Corriere della Sera, 5 maggio – Le cure per guarire la Terra: ci sono solo 8 anni di tempo

    2007 Repubblica, 16 dicembre – Ambiente: due anni per salvare il mondo

    2008 Repubblica, 13 giugno – Entro l’Estate Polo senza ghiaccio

    2013 Repubblica, 9 settembre – Dieci anni per salvare il pianeta. L’allarme degli scienziati dell’ONU (dal Quinto Rapporto IPCC)

    Dello stesso tenore sono le previsioni sui ghiacciai del Polo Nord. Il 14 dicembre 2009, il Summit sul clima organizzato a Copenaghen dalle Nazioni Unite, si concluse dicendo “E’ altamente probabile che nel giro di cinque, al massimo sette anni, il Polo Nord sarà libero dai ghiacciai durante gran parte dei mesi estivi”. Era un convincimento espresso anche da Al Gore nel 2007 in occasione del conferimento del Premio Nobel per la Pace: il Polo Nord sarà completamente libero dai ghiacci nel giro di sette anni.

    Credo che chiunque potrà dissentire da tali dichiarazioni sulla base della esperienza, e l’esperienza ci dice che tali profezie di sventura non si sono mai avverate. Eppure, le campagne catastrofiste continuano imperterrite, con i soloni depositari della verità indiscussa sempre protagonisti sulla scena mediatica. Sarebbe interessante conoscere cosa ne pensano i Giornali sopra ricordati che però continuano imperterriti a cavalcare il catastrofismo.

    Così pure le televisioni di stato. Ricordo in merito due trasmissioni su RAI 3. La prima riferiva la situazione che si sarebbe verificata nel nord Italia per l’innalzamento del mare causato dal riscaldamento del mare entro poche decine di anni. Il relatore mostrò la piazza del duomo di Milano invasa dal mare e le barche che vi navigavano. Ebbene il duomo di Milano si trova ad una quota di circa 140 metri sopra il livello del mare. La storia geologica del Mediterraneo, e quindi anche dell’Adriatico, ci insegna che 20 mila anni fa, il livello del mare era di circa 140 metri più basso dell’attuale. Il PO sfociava davanti Pescara. Per portarsi all’attuale livello sono occorsi 15 mila anni, con un recupero dei primi 100 metri tra 20 mila e 10 mila anni fa, cioè in piena fase fredda del nostro pianeta; 15 mila anni contro le poche decine di anni di oggi! Questo dato ci insegna anche che non c’è correlazione tra riscaldamento globale e aumento del livello del mare. Questo probabilmente dipende dalla attività della tettonica a zolle che regola la morfologia del nostro pianeta e probabilmente anche il clima. In merito interessante è il pensiero di Enrico Bonatti, geologo di fama internazionale, che nel maggio del 2009 su Le Scienze scrisse un articolo dal titolo: “Tutti guardano al sole, ma la colpa del riscaldamento globale è anche sottoterra”. Così ricordò i 60 mila km di dorsali medio-oceaniche che immettono magma a temperature notevoli con riscaldamento del mare di almeno 5° C; così pure le zone di subduzione che creano fosse oceaniche profonde migliaia di metri, all’esterno delle quali fuoriesce magma incandescente che determina un diffuso vulcanismo per varie decine di chilometri. Di tutto questo l’IPCC, l’organismo dell’ONU che detta legge sul riscaldamento globale e fa previsioni con modelli matematici che notoriamente non funzionano, non tiene conto. Tornando alla circumnavigazione della piazza del duomo di Milano, il brillante oratore è tra i più acclamati catastrofisti e pontifica spesso sulle televisioni di stato.

    La seconda trasmissione, o meglio serie di trasmissioni su RAI 3, condotte da un noto catastrofista assolutamente privo della conoscenza della storia geologica del nostro pianeta, dimostrava ciò che non è dimostrabile, cioè che il riscaldamento globale del nostro pianeta è causato dall’uomo, con la immissione in atmosfera dei gas serra, anidride carbonica in particolare. L’oratore affermò, ad esempio, che l’anno 2014 è stato il più caldo dell’ultimo secolo; documentai i dati che non dimostravano questa affermazione. Così pure circa la biodiversità l’oratore dimostrava l’assoluta mancanza di conoscenza di dati storici offerti dalla Geologia e Paleontologia. Non sa che nel passato geologico la scomparsa di specie è un fatto costante; ed è su queste estinzioni che si basa la Geologia Stratigrafica che così può suddividere il tempo geologico in Ere, Periodi, Epoche ed Età. Di tutto questo scrissi a RAI 3 senza ovviamente ricevere risposta alcuna. Anzi il relatore è tra i più intervistati in occasione di eventi climatici particolari.

    Cosa assolutamente grave è inoltre che organi dello Stato hanno accettato il catastrofismo climatico come regola da non discutere. Mi riferisco in particolare al Programma Nazionale per la Ricerca 2021-2027 varato dal Ministero della Ricerca Scientifica il 23 novembre 2020. A pag. 116, paragrafo 5.5.2:” Cambiamento climatico, mitigazione e adattamento”, si legge: “La velocità e l’accelerazione del cambiamento climatico e la sua accertata attribuzione all’attività dell’umana come causa dominante lo rendono uno dei principali problemi del momento”.

    Scrissi al Ministro Prof. Maria Cristina Messa che questa affermazione non era corretta. In tema di riscaldamento climatico la comunità scientifica è divisa: da un lato, coloro che appunto ritengono l’uomo responsabile di tale fenomeno sono i catastrofisti, dall’altra coloro che affermano che “La Natura, non l’attività dell’Uomo, governa il clima” (titolo di un libro curato da numerosi scienziati coordinati fa Fred Singer, famoso climatologo), e sono gli scettici. Non è vero, come viene propagandato dai mass media che il 97% degli studiosi sono del primo gruppo. In ogni caso la responsabilità umana è tutt’altro che accertata. Continuavo dicendo che la linea di ricerca sul clima partiva con il piede sbagliato; avrebbe dovuto essere indirizzata dapprima all’approfondimento delle cause delle variazioni climatiche e non dare per certo una cosa che certo non è. La ricerca scientifica è stata sempre indirizzata alla ricerca della verità, attraverso il dubbio, che è alla base di ogni attività del ricercatore. Inoltre, allegavo il testo della Petizione sul Clima curata alla fine del 2018 con un gruppo di colleghi, Petizione che era poi diventata la Petizione Internazionale che in breve aveva raccolto l’adesione di quasi 1000 scienziati di tutto il mondo, con primo firmatario Ivar Giaever, premio Nobel per la Fisica. Concludevo chiedendo di essere ricevuto assieme ai miei colleghi estensori della Petizione per fornire maggiori dettagli e possibilmente di organizzare un incontro con i suoi esperti estensori del paragrafo in modo da tentare una collaborazione scientifica sicuramente utile. Ovviamente nessuna risposta.

    Da quanto sinteticamente riferito sul tema clima, c’è infine da chiedersi perché in proposito ci sono atteggiamenti così favorevoli all’attribuzione all’Uomo del riscaldamento globale, soprattutto da parte dei nostri governanti tanto che vengono adottate politiche costose per la mitigazione del clima. Ecco che allora mi sono venuti in mente i pareri di due valorosi scienziati: Emilio Gerelli, già Preside della Facoltà di Economia della Università di Pavia, e Mario Giaccio, già Preside della Facoltà di Economi della Università G. d’Annunzio.

    Emilio Gerelli si è occupato a lungo dell’argomento, sempre in linea con gli scettici. Circa il catastrofismo imperante scrisse l’articolo: “Al di là della Scienza: perché l’opinione Pubblica ha bisogno di credere al riscaldamento globale?”

    Gerelli fa riferimento alla psicologia sociale: l’individuo in determinate condizioni pensa ed agisce in modo diverso se incorporato in un gruppo che ha il carattere di “folla psicologica”. In tale folla si crea una specie di anima collettiva, che secondo Freud ha questi caratteri:

    “nell’individuo che fa parte di una folla il senso di responsabilità si attenua, e si allarga l’angoscia sociale

    si manifesta il contagio mentale….

    il più importante fattore è la suggestionabilità…

    nella folla diminuisce l’attività mentale…

    perciò la folla è influenzabile e credula“.

    Infine, sempre secondo Freud:

    “le folle non hanno mai provato il desiderio di verità. Chiedono solo illusioni”.

    Gerelli conclude con un “grido di dolore” di Guido Visconti “… Le scienze del clima anche in considerazione delle critiche che vengono dagli USA sono ben lontane dal dare qualche contributo applicativo…. per cui la classe scientifica che si occupa di queste ricerche va lasciata in pace dalla politica.

    Conclude Gerelli: “Quanto abbiamo sintetizzato dovrebbe comunque portarci a condannare il fatto che l’IPCC determini l’adozione di costose politiche di mitigazione dell’effetto serra, giustificandole con dubbi argomenti”.

    Da ultimo mi piace sottolineare gli studi di Mario Giaccio, rigorosi e condivisibili, che vedono nel mercato della anidride carbonica, la spiegazione dei comportamenti dei Governi. In una nota in stampa Giaccio così conclude: “Il quadro che emerge è il tentativo di riorganizzare finanziariamente l’economia mondiale usando l’obiettivo “zero emissioni’ come scusa. La finalità dell’ideologia climatica non è il benessere del pianeta (e dei suoi abitanti), è il benessere della grande finanza”.

    FONTE: https://www.meteoweb.eu/2022/08/ideo...co/1001140261/

    https://www.nogeoingegneria.com/opin...catastrofismo/
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