Politica - La socialdemocrazia europea è in pericolo? | l'Unità TV
Il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in una lunga intervista rilasciata alla Süddeutsche Zeitung ha parlato della svolta che lo attende dopo 22 anni a Bruxelles, al termine di una “esperienza affascinante fra 751 membri, provenienti da 300 fra partiti e movimenti dei 28 Paesi membri dell’Unione europea”. Ed ha lanciato un monito in merito alla tenuta del modello di democrazia europeo. Parlando della percezione dell’Europa, Schulz ha fatto riferimento a “tre gruppi distinti” di parlamentari: i “sognatori”; gli scettici, e infine una maggioranza di politici realisti.
Schulz si è definito “un pragmatico con una punta di entusiasmo” per quanto riguarda il progetto europeo. Nel Parlamento europeo, ha spiegato, convivono due sorte di “generazioni”: quella dei Kohl e dei Mitterrand, fautori di un’Europa unita e forte, e una seconda “degli Orban”, orientati invece ai particolarismi nazionali. Nel corso degli anni, ha spiegato il presidente uscente del Parlamento europeo, gli Stati membri hanno trasferito sempre più poteri a Bruxelles, senza però spiegare chiaramente e in maniera trasparente tale processo ai propri cittadini. Questo ha diffuso malcontento e sfiducia, specie tra gli strati più disagiati della popolazione, perché ha dato l’impressione di un progetto condotto a prescindere dalla volontà sovrana dei cittadini.
Dell’euro Schulz ha detto che è una moneta stabile, messa però a rischio da disparità economiche e squilibri nella zona monetaria. Ciò che andrebbe abolito, ha detto, sono tali disparità, e non la moneta. Tornare alle monete nazionali, come vorrebbe Marine Le Pen, “sarebbe irresponsabile”.
Per quanto riguarda invece l’allargamento ad Est dell’Unione, Schulz ha sottolineato che nel Continente regna una grande insicurezza, causata anche dal rapporto sempre più teso con la Russia. Per quanto riguarda il processo di integrazione europeo, ha spiegato Schulz, i tedeschi possono comprenderlo raffrontandolo alla progressiva integrazione dei länder della Germania. Per quanto riguarda il turbolento rapporto con la Turchia, Schulz si è detto favorevole al dialogo aperto, e ha sottolineato l’importanza di non interrompere i contatti.
Per quanto riguarda infine la Socialdemocrazia europea, il presidente uscente del Parlamento europeo ha avvertito che “non è mai stata minacciata apertamente come oggi”. Per difenderla, ha spiegato, “occorre adottare principi di giustizia sociale ed economica nel quadro della globalizzazione”. La disperazione delle persone porta alla radicalizzazione, pertanto, spiega Schulz, la democrazia deve garantire protezione sociale.