LA LIRA D'ITALIA

[Maria Vittoria]

Editalia Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

mi ha regalato due opuscoli su LA LIRA d'Italia a cura di Memmo Caporilli
una sintesi dell'opera in stampa:

LA LIRA SIAMO NOI

la cui consegna è prevista per dicembre 2010.

In questa trepida attesa invito chi lo desidera a postare immagini e testimonianze personali in tema; io scriverò cosa capisco di quanto ho ricevuto

[Maria Vittoria]

volume 1

al centro in primo piano recto di moneta con profilo maschile che guarda verso sinistra; scritte laterali VITTORIO EMANUELE III e - alla base in piccolo -
SPERANZA

sullo sfondo ingrandimento in bianco e nero di filigrana tratta da una cartamoneta da lire cinquanta del 30 luglio 1896: 1 puttino regge un'ampolla mentre altri 3 puttini guardano in direzioni diverse, accovacciati accanto a un basamento su cui poggiano una squadra, una tavolozza da pittore, un volume chiuso, rami, una grande fiaccola accesa ornata d'alloro e una donna in piedi in atteggiamento pensoso, capelli raccolti, collo appesantito da una pesante collana con grosse perle simili a quelle cucite sull'unica spallina - scesa sul braccio - dell'abito all'antica.
In basso sotto a questo ovale una targa col monogramma della Banca d'Italia

[Maria Vittoria]

ANTEFATTO

sul retro di pagina 6 compare la fotografia di entrambe le facce di un denario d'argento coniato da Tito Carisio, Legato Romano per l'imperatore Augusto in Spagna (22 avanti Cristo):

recto : profilo di Giunone Moneta che guarda verso destra, capelli raccolti, orecchino trilobato pendente, collana a girocollo e tunica alta a coprire le spalle, scritta laterale MONETA

verso : scritta in alto T-CARISIUS
ramo stilizzato laterale forse di ulivo, al centro gli strumenti usati per la coniazione

Il Senato Romano nel quarto secolo dalla fondazione di Roma - il terzo prima della nascita del cristo - aveva decretato che 3 funzionari - tres viri monetari - gestissero l'Officina Monetaria di Roma, sotto la protezione di Iuno Moneta, ovvero la Giunone Avvertitrice le cui oche avevano avvisato da un attacco nemico, salvando la cittadinanza.

Prima di diventare "dio denaro" viene dunque ricordata l'età aurea della dea moneta