Originariamente Scritto da
Josef Scveik
Questa è la risposta del
gestore di veganzetta ad un'obiezione abbastanza simile alla tua:
Il tuo commento denota una serie di prese di posizione problematiche.
Forse ti è sfuggito che se è vero che gli Animali liberati in “parte morirà di incidenti/inedia perché inadatta alla sopravvivenza”, è anche vero che TUTTI gli Animali in questione, se fossero rimasti nelle loro gabbie, sarebbero morti; pertanto se vogliamo ragionare meramente in base ai numeri: è molto meglio aver dato la possibilità anche a solo uno di loro di vivere in natura che lasciarli alla certezza di una morte atroce. Pensare diversamente è un chiaro esempio di menefreghismo.
Tu affermi che “parte sopravviverà facendo strage di fauna selvatica (uccelli, piccoli mammiferi etc essendo i visoni carnivori e predatori)”, quindi ciò significa che ammetti la possibilità che parte di questi Animali prigionieri possa sopravvivere, se lo farà a discapito della Fauna locale è solo dovuto al fatto che si sta parlando di Animali carnivori che tenteranno di sopravvivere in un ambiente non loro dove sono stati condotti, fatti riprodurre e sfruttati dagli Umani, pertanto la colpa è sempre e solo nostra. Se vogliamo parlare di impatto ambientale ti sei mai chiesta/o quale possa essere l’impatto di un allevamento intensivo di centinaia se non migliaia di Visoni sul territorio? Ritieni sinceramente che con tutto ciò che stiamo facendo quotidianamente alla natura, questa liberazione possa significare un danno rilevante?
Infine se tu fossi stata/o al posto di uno di quei Visoni liberati – alloctoni o autoctoni che fossero – cosa avresti preferito? La certezza di una breve vita in una minuscola gabbia e di una morte prematura, o l’incognita della sopravvivenza in natura?
Se cominciassimo a considerare maggiormente la nostra – scarsa ma presente – capacità di empatizzare con gli altri, commenti come il tuo forse non esisterebbero.