Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
Però mi sono sempre chiesto una cosa. Al netto di certe manifestazioni pratiche del cosiddetto socialismo reale, che non dovrebbero concernere neanche la fase della dittatura del proletariato (il leader espressione di un comando militare, parate militari per puro godimento estetico della forza, burocratizzazione dei ruoli ecc.), qual è la base critica che fa dire che questi socialismi hanno fallito, se la fase successiva non è stata ancora raggiunta? Intendo dire: vi sono vari scritti di Stalin nei quali accenna al pensiero di Lenin sull'estinzione delle classi sociali e dello Stato, che farebbe pensare che la sua intenzione coincidesse con quella precedente. Idem per Mao.
Non lo dico con vena polemica, perché sono il primo critico del socialismo reale, ma voglio dire, non è più facile ammettere che il socialsimo è stato sconfitto da errori di calcolo di chi doveva condurlo alle fasi successive, piuttosto che dire "ha fallito"?
La via riformista/gradualista è stata provata e non ha portato al socialismo.
La via rivoluzionaria minoritaria è stata provata e non ha portato al socialismo.
Resta da provare la via rivoluzionaria maggioritaria.
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
per completezza faccio presente che esiste anche una quarta via che ancora non è stata applicata e neanche diffusa fuori dai confini di questo forum, la mia (https://forum.termometropolitico.it/...ocialismo.html).
Questo è il programma del Partito per il nuovo ordine mondiale: https://forum.termometropolitico.it/...-mondiale.html
Sulla carta ci si può lasciar andare alle fantasie più inconfessabili, dopodiché purtroppo è la pratica a parlare: in anni di potere non si è visto nemmeno un cenno di alleggerimento né, a mio parere, se ne sarebbe mai palesata neppure l'intenzione, finanche se avessero retto i rispettivi paesi per ottant'anni.
Poiché al socialismo non mancano le "cassette degli attrezzi", potete tranquillamente volgere lo sguardo in avanti senza rimpiangere troppo il passato.
"Una salus victis, nullam sperare salutem"
Sono pienamente d'accordo con te. Lo stalinismo ha agito nella direzione opposta ai presupposti marxiani della teoria emancipatoria; ma anche Lenin non è stato meno efferato di lui. E francamente, come ebbi a dire tepo fa, secondo me, la rivoluzione bolscevica ha tradito dalle origini il pensiero socialista e comunista.
Inviterei ad approfondire intellettuali della cosiddetta sinistra anarchica e antibolscevica come Rocker, Hahnel, Albert di cui parla Chomsky nel suo ultimo tomo.
Anche qui d'accordo, sebbene dovresti dirigere il suggerimento verso MaIn e GianMaria, in quanto io vedo nel socialismo una mera organizzazione della produzione e del lavoro, rifiutandone l'impostazione etica hegeliana, visto che ignora le istanze dell'individuo (e quindi preferisco gli anarchici)Poiché al socialismo non mancano le "cassette degli attrezzi", potete tranquillamente volgere lo sguardo in avanti senza rimpiangere troppo il passato.
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
Mi dispiace parlare delle mie idee in un 3d nel quale spieghi le tue, ma devo correggerti.
La mia proposta non é una rivoluzione, è una proposta gradualista ma, a differenza dei riformismi storici, é internazionaliata e propone una riduzione del capitalismo
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