sempre ammesso che sappiate di che cosa sto parlando.. poi a seguito dimmezzarsi lo stipendio e via andare..
no. a quanto pare no. perchè siamo liberali e questo è IMPORRE.
che povertà d'animo ragazzi..
sempre ammesso che sappiate di che cosa sto parlando.. poi a seguito dimmezzarsi lo stipendio e via andare..
no. a quanto pare no. perchè siamo liberali e questo è IMPORRE.
che povertà d'animo ragazzi..
Ultima modifica di kappa; 18-01-17 alle 14:21
ARTICOLO 3 (DELLA COSTITUZIONE ITALIANA)
ARTICOLO 32 (in realtà NESSUNO ci tutela la SALUTE): SANITA' IN ITALIA: NAMMER...
▶ENDGAME-2050◀-▂CORIPET▂SISTEMA SCOLASTICO FINLANDESE+CYBERPUNK+METROPOLITANAMADRID
Quando sento le parole "reddito di cittadinanza" o "decrescita felice", metto mano alla pistola.
Ho già i forestali calabresi da mantenere. Non voglio aggiungerne altri.
"Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"
Reddito di cittadinanza: NO!!!
Decrescita felice: se ne potrebbe anche parlare, ma solo se felice.
Ecologia: SI ma senza estremismi animalar-vegani ecc.....
Più che altro il M5S dovrebbe invertire la rotta su temi quali l'invasione pianificata e l'avanzata frocista.
Oh, dal quel che si è visto in Europa, nel cambiare casacca non hanno particolari problemi.
vegan frocismo non sono problemi siete troppo conservatori dovreste essere piu satanisti razionali come gli USI.
sta lega non ha avanguardie da proporre non va da nessuna parte. i 5 stelle non li battete. oltreuttto non fate espulsioni ne allineate gli stipendi al resto dei parlamentari del mondo.
insomma il solito magna magna.
poi salvini è uguale al berlusca cambia poco. ed è una linea politica che è gia fallita.
ARTICOLO 3 (DELLA COSTITUZIONE ITALIANA)
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La Lega Nord è l'epifenomeno elettorale di una crisi interna alla società della crescita e del PIL, crisi che apre spazi populistici che uomini come Salvini sono bravi a intercettare e ad alimentare polarizzando l'opinione pubblica intorno a dicotomie eufemisticamente elementari (in primis amico-nemico, dove il nemico è il "diverso" che viene a minacciare gli equilibri costituiti). L'autonomismo o l'indipendentismo erano solo strumenti, fra gli altri, di questa strategia. Oggi che non veicolano più consenso vengono abbandonati in nome di altre "priorità" e di un pragmatismo tipico di tutti i movimenti reazionari. Il fatto, per esempio, che la Lega ignori bellamente il dramma dell'inquinamento atmosferico che sta decurtando l'aspettativa e la qualità di vita nel Lombardo Veneto, la dice lunga sul fatto che il "Nord" non viene assunto come terreno di crescita sociale, e quindi come Patria nel senso alto del termine, ma come espressione antinomica, a geometrie variabili, a qualsivoglia sud, d'Italia o del Mondo.
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
Il "diverso" é considerato un nemico perché violenta, rapina, picchia, ruba e vuole imporre la sua cultura agli autoctoni, mentre nel frattempo ne usurpa i servizi sociali: non é visto come un nemico perché "altera gli equilibri".
Il populismo guadagna consensi anche in paesi come Gran Bretagna, Svezia, Germania ed Austria dove l'economia é in crescita.
Sveglia compagno che l'economia non é l'unico motore della storia.
Lo stereotipo da te indicato cela un fatto banale: il "diverso" spaventa se, quando e perché povero. Il populismo prescinde da meri dati numerici, è un fattore psicologico di reazione a una percezione, a una minaccia rappresentata dal timore di perdere i propri privilegi, o se vogliamo di fare i conti con gli squilibri globali. Di qui la scomposta e pericolosa reazione difensiva di ampie fasce dell'elettorato, ovviamente le più "fragili", quelle che prima sfidavano apertamente i poteri costituiti, Stato e Padrone, e ora si sentono scavalcate da nuove povertà, dotate di un'energia e uno spirito combattivo ormai ignoti alle masse europee, invero mollicce e drogate da decenni di consumismo.
La questione è che l'attuale fase storica è figlia di un progetto occidentale che scavalca qualsiasi capacità politica di arginarne gli effetti e che porterà naturalmente alla fine di una civiltà, la nostra. Ogni fine, però, coincide naturalmente con un nuovo inizio. Ed è questo il punto che il pensiero deve riuscire a raggiungere.
Riconoscendo la natura e il destino di questo progetto giunto alla fine, è possibile gestire una "transizione" che si chiama, appunto, decrescita e che ha le sembianze del bioregionalismo e di un autonomismo che non si limita al "sovranismo", ma che persegue ideali di vera e propria auto-gestione della vita sociale ed economica.
Come si fa a decrescere felicemente quando anche grazie ai grillini ti entrano in casa e nel letto milioni di africani lo sa solo Grillo dopo che ha bevuto due bottiglie di vodka.
A ranare, please.
16 marzo 2014, 18 settembre 2014, 9 novembre 2014
Il diverso spaventa se e quando é criminale:
infatti gli immigrati cinesi e filippini sono poveri ma commettono pochissimi crimini e di conseguenza non spaventano gli autoctoni.
Il populismo é una conseguenza dei dati numerici: il numero di immigrati, il numero di crimini che commettono, il numero di case popolari, sussidi e servizi sociali che ricevono.Il populismo prescinde da meri dati numerici,
I fatti di cronaca, le statistiche ed il degrado urbano non sono "percezioni": lo diventano nella mente del progressista che in quanto malato, non puó accettare che la realtà si discosti dalle proprie convinzioni.è un fattore psicologico di reazione a una percezione,
La vita, l'integrità fisica, la casa, i beni personali ed i servizi sociali pagati con le proprie tasse, non sono "privilegi".a una minaccia rappresentata dal timore di perdere i propri privilegi,
Gli squilibri globali sono sempre esistiti: basta aprire un libro di storia per saperlo.o se vogliamo di fare i conti con gli squilibri globali.
Quello che non é mai esistito é l'indottrinamento di massa di intere popolazioni convinte di avere un dovere pseudo-religioso a farsi invadere, brutalizzare e sostituire da altre popolazioni nel nome di feticci come "i diritti umani", "l'uguaglianza", "la fratellanza dei popoli", "il mondo senza confini".
La reazione é invece molto composta e si esprime con il voto mentre i suoi oppositori reagiscono in modo scomposto (tipico dei pazzi) con violenze e devastazioni in strada.Di qui la scomposta e pericolosa reazione difensiva di ampie fasce dell'elettorato,
Si tratta di una reazione effettivamente pericolosa per le oligarchie politiche ed economiche che si scontrano con una crescente opposizione popolare ai propri progetti globalisti di sostituzione etnica e dissoluzione nazionale e vedono indebolirsi il proprio consenso elettorale (politici) ed il proprio controllo sulla politica stessa (oligarchi). Ovviamente questa reazione viene vista come pericolosa dai milioni di utili idioti progressisti che non essendo particolarmente intelligenti, non si rendono conto che appoggiando l'immigrazione e lo smantellamento degli stati nazionali, fanno gli interessi degli stessi Padroni che dicono di odiare e combattere.
Le fasce di popolazione piú esposte alla criminalità degli invasori ed all'usurpazione dei servizi sociali da parte di quest'ultimi, perché é facile comportarsi da accoglienti e tolleranti, finche a dover accogliere e tollerare forzatamente sono gli altri, pagandone il prezzo: infatti molti elettori populisti sono ex-elettori di sinistra.ovviamente le più "fragili",
Non c'é sfida maggiore al potere costituito del populismo, che va allo scontro frontale con le oligarchie che dominano l'occidente "democratico" e con la loro ideologia: infatti Stato e Padrone concentrano rispettivamente la loro persecuzione giudiziaria e demonizzazione mediatica contro i populisti di destra e non contro i progressisti di sinistra, in quanto quest'ultimi non solo non rappresentano un pericolo per il potere costituito ma ne costituiscono anzi il supporto politico, professando convinzioni ideologiche in perfetta sintonia con i desideri globalisti delle oligarchie dei paesi democratici.quelle che prima sfidavano apertamente i poteri costituiti, Stato e Padrone,
No, ora si sentono assediate dai nuovi barbari, la cui "energia e spirito combattivo" si esprime violentando, rapinando, derubando e parassitando masse europee rincoglionite da decenni fi progressismo.e ora si sentono scavalcate da nuove povertà, dotate di un'energia e uno spirito combattivo ormai ignoti alle masse europee, invero mollicce e drogate da decenni di consumismo.
L'attuale fase storica é figlia di generazioni di progressivo indottrinamento progressista che hanno castrato psicologicamente le popolazioni europee, alienandole dalle proprie tradizioni, dal proprio naturale tribalismo etnico, disgregandone le società, a beneficio dei Padroni che hanno esteso il proprio potere economico e politico sulle nazioni occidentali.La questione è che l'attuale fase storica è figlia di un progetto occidentale che scavalca qualsiasi capacità politica di arginarne gli effetti e che porterà naturalmente alla fine di una civiltà, la nostra. Ogni fine, però, coincide naturalmente con un nuovo inizio. Ed è questo il punto che il pensiero deve riuscire a raggiungere.
Si, certo: la soluzione per gli europei é lasciar invadere le proprie nazioni dalle masse africane in esplosione demografica, mentre si riducono a zappare la terra e girare in carrozza come gli Amish.Riconoscendo la natura e il destino di questo progetto giunto alla fine, è possibile gestire una "transizione" che si chiama, appunto, decrescita e che ha le sembianze del bioregionalismo e di un autonomismo che non si limita al "sovranismo", ma che persegue ideali di vera e propria auto-gestione della vita sociale ed economica.
Capisci perché perché un numero sempre maggiore di persone sta abbandonando la sinistra? Perché si stanno rendendo conto che i suoi politici e militanti hanno le pigne al posto del cervello e l'ultima operazione di marketing della sinistra, capeggiata da giullare barbuto, non sta facendo altro che chiarirglielo definitivamente.