Originariamente Scritto da
MaIn
Che marx non sia democratico e non sia il diritto liberale mi pare ovvio. le dittature del proletario contro la borghesia sono del resto questo.
Però marx non è inegualitario.
Ovvero quando la società sarà di ognuno secondo le sue capacità e a ognuno secondo i suoi bisogni, la vita di coloro che sono più capaci non vale più della vita di coloro che sono meno capaci.
Anche la sua filosofia, che esce dall'accademia e si fa prassi, impegnandosi per le classi più povere(e in ascesa) è un afflato egualitarista se non proprio pauperistico.
La grande distinzione tra dottrine egualitarie (che siano liberali 0 socialisti) e dottrine inegualitarie sta:
1) ogni vita umana vale quanto l'altra
2) le gerarchie non sono connaturate alla natura umana ma sono un espediente, un male necessario, per sostenere la collettività
3) non vi è nessuna istituzionalizzazione della gerarchia tra individui
la separazione con il nazismo e con qualsiasi forma suprematista (che sia di sangue, economica, o altro) è netta e irriducibile.
questi i miei due cent.