Corriere della Sera
«Noi vogliamo votare subito e per farlo è sufficiente adattare il Legalicum anche al Senato per avere una legge omogenea per le due Camere. Non è la legge perfetta, ma questa maggioranza, eletta col Porcellum, non deve azzardarsi a rimettere mano alla legge più importante dopo la Costituzione». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog promuovendo quindi con riserva il «Legalicum», e cioè come il Movimento chiama la legge che uscirà dalla sentenza della Consulta prevista per martedì 24 mattina.
«Arroganza e irresponsabilità» del governo
Quanto all’Italicum, il leader dei Cinque Stelle lo definisce «la legge elettorale del Pd imposta al Parlamento con ben tre voti di fiducia. Il Movimento 5 Stelle è sempre stato contrario a questo sistema elettorale perché antidemocratico. Ci siamo battuti contro l’arroganza e l’irresponsabilità del governo e della maggioranza, che ci hanno lasciato con due leggi diverse nei due rami del Parlamento, perché l’Italicum vale solo per la Camera, in quanto davano per scontata la vittoria della schiforma Renzi-Boschi-Verdini al referendum dello scorso 4 dicembre. Col voto sul referendum costituzionale, quindi, «i cittadini li hanno riportati alla realtà». «Molti nostri portavoce hanno sottoscritto quei ricorsi degli avvocati anti-Italicum grazie ai quali la Consulta potrà giudicare la legge. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di abbatterla, anche quando tutti dicevano che ci avrebbe favorito» Insomma, «se escludiamo l’ipotesi che la Corte rigetti i ricorsi perché inammissibili avremo una nuova legge elettorale pronta per l’uso. Una legge finalmente costituzionale perché passata attraverso il filtro di legalità della Consulta: il `Legalicum´».
Fico: «No al Mattarellum»
Una posizione confermata anche da un altro elemento di spicco del Movimento. «La via più veloce per andare al voto è aspettare la Consulta: non ci interessa impantanarci a discutere in una Commissione quando alle persone interessa soprattutto andare al voto», afferma il deputato ed ex componente del direttorio M5s Roberto Fico parlando a Montecitorio . «Il Mattarellum che propone Renzi serve solo al suo partito» commenta Fico che sulla necessità di andare al voto al più presto afferma: «Dobbiamo riuscire ad andare al voto perché questo Parlamento è in stallo, è come se la legislatura fosse già finita, in pratica è un morto che cammina».
L’ultimatum all’Anci
Intanto il Movimento Cinque Stelle si riunisce per tracciare la linea da seguire sull’Anci quando mancano pochi giorni alla scadenza dell’«ultimatum» lanciato all’associazione dei Comuni italiani in occasione del cambio al vertice: o si cambia o i sindaci pentastellati ne usciranno. «I tre decreti del Governo, uno annunciato e due all’esame delle Camere (milleproroghe, enti locali e mezzogiorno), sono l’ultimo banco di prova per Anci per dimostrare di non essere solo un organo politico ma di essere, effettivamente, il sindacato dei sindaci italiani», spiega il Movimento al termine della riunione con i sindaci.