preferisco non fare commenti per non essere tacciato di essere un berlusconiano a oltranza... dico solo che è tornato Florian e si vede
preferisco non fare commenti per non essere tacciato di essere un berlusconiano a oltranza... dico solo che è tornato Florian e si vede
Bah, a me sta retorica delle etichette ha sempre fatto un po' ridere. Alla fine sono sempre quelli che "non vogliono le etichette" ad appiccicarsele e ad appiccicarle in continuazione.
Io replicherò pure a quanto segue, ma sei OT. E del resto non potresti obiettare a quanto dico perchè è vero hefico:Tu hai definito Fini un carrierista e tacciato di sinistrismo la sua posizione politica. In questa replica invece di obiettare a quanto dici preferisco porre in evidenza quella che è di rigore l'altra faccia della medaglia, ovvero il berlusconismo.
Vedi Florian.Chi è Berlusconi? Un ex socialista definitosi a fasi alterne un "liberale", un "moderato" oppure un "imprenditore prestato alla politica". Laddove l'ideale fascista - in tutte le sue varianti destrosinistre - è stato il trionfo della politica sull'economia, il "fare" antipolitico del Cav. si rivela per l'esatto contrario. Sul piano personale è un uomo che ha divorziato 2 volte, ha una famiglia allargata, ha avuto frequentazioni con una minorenne, si circonda senza il minimo pudore di belle figliole facendo pesare lo status di uomo ricco e potente. Ama circondarsi di yesmen, non ha il benchè minimo interesse per il dibattito culturale. E' filoamericano e massone.
E i suoi "falchi"? La cosiddetta "destra" del Pdl? Bondi è un ex comunista che ha recentemente espresso la sua totale estraneità verso qualunque destra; Cicchitto è un socialista non pentito, così come Brunetta, Tremonti e Frattini; Quagliariello è un ex radicale, così come Capezzone. Sul fronte degli ex AN, i vari "colonnelli", da La Russa a Gasparri a Matteoli, si segnalano per la totale assenza di contributi intellettuali. Sono dei moderati passati "da una caserma all'altra" (cit. Fini). In ultimo, Alemanno, l'unico dei berluscones che possa vantare qualche credito a destra sul fronte e della militanza e della elaborazione intellettuale. Ma del vecchio Alemanno cosa ne è rimasto? Demandare il sogno di una destra sociale a Tremonti e negare l'unità nazionale in favore di un imprecisato federalismo è davvero un misero risultato per chi ha maturato una certa storia.
Ovviamente non è un misero risultato fare il sindaco di Roma, così come per i colonnelli postfascisti stare al governo significa avercela fatta... ma se questo non è carrierismo, cos'è? In fin dei conti loro se ne stanno comodi comodi all'ombra del Cav, mentre certamente rischiano di più Fini e il suo gruppo frondista.
Sinceramente posso capire un fascista a cui non stia simpatico Fini, ma un fascista a cui stia simpatico Berlusconi ancor meno.
Per me non è un problema Berlusconi, che in realtà non è mai stato socialista (fu amico di Craxi e suo estimatore politico, ma politicamente è sempre stato vicino alla destra democristiana), ha pubblicamente fatto ammenda della sua appartenenza alla P2 (che comunque rappresentava il ramo 'meno sovversivo' della massoneria italiana), non ha divorziato 2 volte ma una volta ed ora per di più non sta più con la sua seconda moglie, non ha avuto rapporti sessuali con ragazze minorenni se non secondo rumor scandalistici privi di qualsiasi riscontro con la realtà, è amico di Vladimir Putin e di Dmitri Medvedev, sta portando avanti una politica estera ed energetica lungimirante che ha fatto saltare i disegni americani nel Mediterraneo, rimettendone in discussione gli equilibri.
Non è un problema Bondi.
Non è un problema Cicchitto.
Non è un problema Brunetta.
Non è un problema Tremonti.
Non è un problema Frattini.
Non è un problema Quagliarello.
Non è un problema Gasparri.
Non è un problema Alemanno.
Non è un problema La Russa.
Non è un problema Matteoli.
E' un problema Montezemolo.
E' un problema Draghi.
E' un problema De Benedetti.
E' un problema Prodi.
E' un problema Soros.
E' un problema Obama.
Sono un problema tutti gli sgherri della Goldman&Sachs (cioè 5 su 6 delle persone che ho nominato sopra).
Sono un problema tutti coloro che politicamente vogliono favorire una cricca di potere che punta a svendere definitivamente l'Italia allo straniero.
Questo è il problema politico principale, questa è la posta politica veramente in gioco.
Fini ha scelto da che parte stare, in maniera piuttosto chiara.
Così come Casini, seppur da una posizione diversa.
Ed è la parte degli "sgherri" della G&S (volenti o nolenti, è così).
A fronte di questo problema politico, che è prioritario (assieme a quello migratorio, che, guarda caso, vorrebbe essere risolto dagli "oligarchi" con l'accettazione del 'melting pot'), del fatto che Berlusconi vada a puttane o ostenti la sua ricchezza me ne frega meno di zero.
Con tutto il rispetto, sia chiaro.
Pare sia scattato il deferimento per Granata..