Roma ( e il Lazio) è da considerarsi meridione o no ?

[jotsecondo]

questo vale anche per le città del nord.. sono in pieno processo di africanizzazione.

aspetta, anche tutta europa...

niente, è fatta... moriremo tutti. :gluglu:

purtroppo è vero, però mentre nella penisola la cultura semitica africana si integra facilmente perchè vi è una predisposizione, al Nord vi è integrazione comunicativa, fisica , ma diventa difficile l'integrazione culturale.

La gente parla e sorride ma sa di avere una cultura diversa.

[jotsecondo]

mah, veramente centocelle è nato grazie all'immigrazione, inizialmente con baracche abusive... per sistemarsi con i piani regolatori... poi con i palazzinari, e cosi via... a centocelle il 95% della popolazione è originaria del sud italia.

.

Ecco perché roma è una città africana.
Africana del Nord ma sempre africana.

[Quayag]

Per me roma è centro sud,mentre Firenze è centro nord.

In una eventuale Padania Firenze ci può stare roma no.

Il discorso : se non ti piace l'italia emigra è una cazzata,se quelli che non amano questo paese sono in tanti e concentrati in un'area ben definita,hanno il diritto di mandarla a fanculo l'italia,senza spostarsi.

[Luis Molina]

A dire il vero Roma, come Firenze, non è Alta Italia come non è terronia.
In ogni caso le due città in questione con uno stato norditaliano non avrebbero niente a che fare.:giagia:

[sciadurel]

A dire il vero Roma, come Firenze, non è Alta Italia come non è terronia.
In ogni caso le due città in questione con uno stato norditaliano non avrebbero niente a che fare.:giagia:

concordo

[hus]

Roma è ( o forse era) una città "affascinante", ma (rimane) estremamente pericolosa. Indubbiamente ricca, ricchissima di storia. Paradossalmente è proprio questo che la rende letale. Mi spiego. A partire dal VI sec. d.C., il richiamo ad una Roma ideale, e al suo impero, ha attraversato popoli disparati e informato vicende storiche, così come, consentitemi l'analogia, uno scultore plasma la creta. Da Carlo Magno, per fornire alcuni esempi universalmente noti, al Sacro Romano Impero, da Napoleone al Fascismo, codesta idealità è stata ( e ancor oggi rimane) un ottimo escamotage per intrappolare, limitandone la sacrosanta libertà, intere popolazioni dotate di proprie specifiche culture e tradizioni. La Roma, cui, da secoli, si richiamano imperialisti di ogni ordine e grado, è morta 1500 anni addietro ( per rispettare la datazione storica ufficiale ). Quella attuale non è la Roma esaltata da Virgilio, tanto per intenderci ( questo è palese). Tuttavia la "Roma" attuale ( cioè quella che si è cominciata a ricostruire, soprattutto, a partire dall'anno mille) della Roma originaria ha preservato ( tenacemente) una peculiarità fondamentale: la rapacità. Poiché "nomen est omen", si pensò bene, all'indomani della cosiddetta "unificazione", quale "fausto" presagio, di eleggerla a capitale del nuovo Regno d'Italia, con gli "splendidi" risultati che tutti noi, quotidianamente, assaporiamo. Per quanto concerne i " romani de Roma ", anche quelli di un certo livello, faccio rilevare che in vari resoconti storici ( specie quelli compilati da viaggiatori italiani e stranieri del Sei-Settecento ), gli abitanti della "città eterna " vengono descritti pessimamente ( per capirci, come io potrei descrivere gli abitanti dei quartieri spagnoli di Napoli o dello Zen di Palermo). Saluti

[jotsecondo]

A dire il vero Roma, come Firenze, non è Alta Italia come non è terronia.
In ogni caso le due città in questione con uno stato norditaliano non avrebbero niente a che fare.:giagia:

concordo

[Heretic]

Heretic, secondo te quali sono i costumi, le usanze, etc, che spingono un individuo (un turista, ad esempio) a giudicare una città come civile o meno?
Per esemplificare, vi è - a tuo giudizio - più senso civico a Verona o a Roma?

La risposta è ovvia, Verona. Venti volte più piccola di Roma, maggiore controllo sociale, maggiore coesione. Tra l'altro, anche i raid razzisti/e affini che nell'immaginario collettivo vengono identificati con Verona, a Roma sono ormai all'ordine del giorno nell'indifferenza generale.

Ma è scorretto paragonare Verona con Roma. In una qualsiasi città medio-grande del centro nord (a parte rare eccezioni) risulterà esistere più senso civico che a Roma. E probabilmente esistono persino città del centro sud dove alberga maggiore senso civico che a Roma.

Roma è una città che dopo qualche ora di permanenza mi fa imbestialire, ma è una realtà complessa, una delle estensioni comunali più grandi d'europa, una delle poche al mondo con uno stato dentro lo stato. E che stato! Difficile ridurla a una definizione, tralasciando poi i deliri di fantastoria dell'albanese jotsecondo (che evidentemente non hai messo piede in una grande città africana), Roma storicamente è una città a se stante, con una classe dirigente che proveniva da ovunque, anche dal nord Italia, che a un certo punto è cresciuta troppo in fretta, diventando icona per eccellenza dei tanti errori del processo di unificazione di una nazione conosciuta come Italia, la terra dei vitelli (o meglio, dei vitelloni).

[Heretic]

A dire il vero Roma, come Firenze, non è Alta Italia come non è terronia.
In ogni caso le due città in questione con uno stato norditaliano non avrebbero niente a che fare.:giagia:

Non credo che né Firenze né Roma vorrebbero mai identificarsi con uno stato norditaliano. Ho dei dubbi persino su Bologna. E anche Genova, di fronte alla concreta possibilità di resettare l'Italia (che sapete tutti benissimo che rimane una possibilità molto remota), secondo me un pensierino sul tornare indipendente se lo farebbe.

La fine dell'Italia come nazione avvierebbe un processo di balcanizzazione che piano piano ci farebbe tornare a una situazione pre-unitaria. Io la vedo davvero dura per uno stato norditaliano. La gente non vive di PIL e bilanci, ma di identificazione profonda, di emozioni irrazionali. E neanche nel grande nord esiste un sentimento comune condiviso da Gorizia a Imperia, da Aosta a Rimini.

[Heretic]

Detto a scanso di equivoci, al sottoscritto l'Italia pre unitaria piaceva molto.