L'America ha già sperimentato l'isolazionismo che fu rotto da Wilson nel 1914 quando fece intervenire gli Usa nella Prima Guerra Mondiale. Da allora l'America ha preso il posto della Gran Bretagna e lentamente è diventata il Vigile Urbano dell'Europa. La globalizzazione l'hanno introdotta nel mondo Reagan e la Thatcher dopo la lunga crisi degli anni '70 ma ora, sempre un presidente americano e un primo ministro donna inglese, vogliono fare retromarcia e al grido di America and Britannia First vogliono tornare all'isolazionismo pre-prima guerra mondiale. Perché lo vogliono fare, per convinzione o per seguire l'umore dei loro popoli (il voto a Trump è simile alla Brexit)? Io propendo per il secondo motivo, e quindi non seguendo questa dottrina populista di logica ce ne sarebbe ben poca. Sul piano economico poi è probabile che i danni saranno più dei vantaggi, sia per loro due paesi che per il resto del mondo| sul piano politico si andrà verso un'ulterore frammentazione dello scenario globale, con il rafforzamento di aree di influenza tra loro competitive e potenzialmente (speriamo di no) conflittuali.Sul piano interno ci saranno notevoli difficoltà a governare i problemi contingenti (migrazioni e sicurezza) che non credo si possano risolvere costruendo muri. Il grande problema è il rimettere in campo la sovranità politica dopo anni di integrazione globale, un problema che anche i nostri leghisti e non solo, fingono di dimenticare quando urlano i loro programmi nelle piazze.