E finalmente due buone notizie

[Daser]

ecco, caro conservatore libertario(che non si capisce cosa voglia dire, perché è un ossimoro, una contraddizione in termini),

Sono desolato per le tue lacune politiche, se non capisci studia.

porta, per esempio, Almaviva (duemila dipendenti) in Romania, lasciando a spasso i lavoratori in Italia.
Sbagli obiettivo, apri gli occhi

Anche te mica sei un genio.
L'unico a metter mano alle delocalizzazioni, è stato Trump.
Sbagli obiettivo, apri gli occhi.
Che gli elettori li hanno già aperti. Ma voi un mea culpa mai eh?


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[Daser]

e allora che problema avete? incominciate a tirar fuori lo champagne dal frigo.

E chi ha problemi?
Gioire, come in questo 3d, per due perdenti in partenza mi ha solo fatto riflettere.
Non siete un problema. D'altronde il pd è sempre in vetta perché ha abbandonato la sinistra, il m5s vi ha fregato la lotta contro i poteri occulti che governano lo spazio e ogni volta che vuole qualche punto % in più grillo parla come salvini.. Le vostre tematiche da buoni contro ogni logica sono in caduta libera. Siete 4gatti destinati a diventare 2, ecco la verità.
Nessun astio in questo, è solo una constatazione.

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[standing bull]

E chi ha problemi?
Gioire, come in questo 3d, per due perdenti in partenza mi ha solo fatto riflettere.
Non siete un problema. D'altronde il pd è sempre in vetta perché ha abbandonato la sinistra, il m5s vi ha fregato la lotta contro i poteri occulti che governano lo spazio e ogni volta che vuole qualche punto % in più grillo parla come salvini.. Le vostre tematiche da buoni contro ogni logica sono in caduta libera. Siete 4gatti destinati a diventare 2, ecco la verità.
Nessun astio in questo, è solo una constatazione.

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io non ho mai fatto lotte contro poteri occulti.
del Savonarola con vista su Portofino mi interessa il giusto. cavalcare il malcontento, trovare nemici, individuare colpevoli sono da sempre strumenti di cattura del consenso. poi quando si tratta di trovare o di mettere in pratica delle soluzioni, allora iniziano le difficoltà, come dimostrato dagli enne governi Berlusconi che abbiamo avuto.

[adry571]

Benoît Hamon face aux accusations d?islamo-gauchisme ou de complaisance avec l'islam : quel impact pour sa candidature ? | Atlantico.fr

[cireno]

Sono desolato per le tue lacune politiche, se non capisci studia.



Anche te mica sei un genio.
L'unico a metter mano alle delocalizzazioni, è stato Trump.
Sbagli obiettivo, apri gli occhi.
Che gli elettori li hanno già aperti. Ma voi un mea culpa mai eh?


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SCUSA MA COSA HAI SCRITTO? Hai risposto a me?

[cireno]

E chi ha problemi?
Gioire, come in questo 3d, per due perdenti in partenza mi ha solo fatto riflettere.
Non siete un problema. D'altronde il pd è sempre in vetta perché ha abbandonato la sinistra, il m5s vi ha fregato la lotta contro i poteri occulti che governano lo spazio e ogni volta che vuole qualche punto % in più grillo parla come salvini.. Le vostre tematiche da buoni contro ogni logica sono in caduta libera. Siete 4gatti destinati a diventare 2, ecco la verità.
Nessun astio in questo, è solo una constatazione.

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ecco un altro della categoria capiscioni, In quattro righe ha deciso cosa ne sarà della Sinistra, perché il PD è in testa nei votanti, che a Sinistra abbiamo tematiche imbecilli grazie a Dio in caduta libera ecc.
Dio salvi i personaggi come Daser, che l'Italia ne ha davvero bisogno.........

[FrancoAntonio]

Ti sbagli: Hamon potremmo definirlo un grillino di sinistra, per il programma che ha proposto, che è questo

Un programma che i suoi avversari avevano definito utopico: legalizzazione della cannabis, orario di lavoro a 32 ore settimanali, cancellazione della legge sul lavoro passata lo scorso anno e reddito universale per tutti i cittadini a spese dello stato francese (reddito da 440 a 780 euro mensili)

Non ha parlato di nazionalizzazioni, come vedi.
Forse però hai ragione: sarà FORSE Macron contro la Le Pen.

con un programma cosi' si va verso il fallimento del paese: il paese ha bisogno di lavorare di piu' non di meno e senza regalie assistenziali
Per me questo è un programma demagogico marxista che porterebbe il paese a un inevitabile declino

E poi sono contrarissimo allla banalizzazione del cannabis, chi lo vuole lo deve andare a comprare illegalmente e nelle fogne, visto che si tratta di cacca

[cireno]

In risposta a Daser che mi ha suggerito di studiare.

Oltre dieci anni fa Il Giornale, noto quotidiano progressista, ha riportato questa tesi di un tizio che sosteneva, al pari del nostro DASER che si può essere allo stesso tempo libertari e conservatori.
Intanto, prima di cominciare, vorrei far osservare a DASER che libertario vuol dire praticamente anarchico, e comunque anche Wikipedia lo definisce così

Libertarismo, dal franceselibertaire, è un termine che indica un'ideale e una filosofia-politica, comprendente scuole di pensiero afferenti ad aree egualitariste di sinistra accomunate dal considerare la libertà come valore fondamentale, anteponendo la difesa della stessa ad ogni autorità o legge.

Dall'altra parte Conservatore vuol dire, sempre secondo Wiki
In polemica con la rivoluzione francese «i conservatori avversano i progetti utopistici di società perfette e i mutamenti troppo radicali, credono nella libertà individuale e nel mercato, sono severi in tema di ordine e legalità e nutrono un particolare rispetto per la tradizione, la famiglia e la religione».
e così abbiamo stabilito che libertario e conservatore sono uno l'opposto dell'altro, come situazione politico-sociale.

Ma c'è anche chi, come il Nostro là sopra, che sostiene che invece il diavolo e l'acqua santa vadano d'accordo, con argomenti come questi (ecco il brano da Il Giornale)


IL CONSERVATORE NON E' NEMICO DEL LIBERTARIO
Con questo articolo firmo il manifesto «Un’anima libertaria per il centrodestra» proposto dai Riformatori Liberali. L’anima libertaria abita per sua natura nel corpo della Casa delle libertà. Ha ragione Giordano Bruno Guerri quando dice che la destra che si oppone allo statalismo economico non può poi essere favorevole allo statalismo etico e lasciare così alla sinistra un'area non piccola (senz'altro decisiva) di elettori che è giustamente sensibile ai temi delle libertà individuali in cui lo Stato deve mettere il becco il meno possibile. Ha torto, invece, il caro Bruno Guerri, quando pensa che una destra conservatrice sia in contrasto e in contraddizione con le libertà dei libertari. Anzi, forse proprio una cultura conservatrice può meglio garantire le libere scelte individuali (sul tema delle unioni civili, del testamento biologico, dell'eutanasia, della ricerca scientifica, insomma sui temi della biopolitica) tanto care ai libertari e, direi, ai liberali tout-court.
Volendo citare un testo classico di un libertario che è anche esplicitamente un conservatore si può menzionare «Difendere l'indifendibile» di Walter Block, pubblicato in Italia dalla Liberilibri di Macerata, cioè da quell’Aldo Canovari che incarna al meglio l'anima conservatrice e libertaria. Essere libertari non significa non essere (per forza) conservatori e, di rovescio, essere conservatori non vuol dire sempre e comunque non essere libertari. Per un motivo semplice: perché la cultura conservatrice non è una teoria ideologica, ma una sensibilità storica. L’avversario del Libertario non è il Conservatore, bensì l’Ideologo. Il vero conservatore, il VC, come scriveva con irraggiungibile ironia Giuseppe Prezzolini, ha un grande pregio che è una diretta emanazione della sua cultura e del suo stile di vita: sa fare i conti con la realtà, sa che la storia ne sa molto più di noi e non ambisce a cambiare il mondo, come invece vuole fare l'ideologo che così, inevitabilmente, sfocia nella tirannia (politica, sociale, economica, fiscale, etica, scientista). Il conservatore tiene ai suoi valori, ma non desidera inculcarli agli altri con la forza o con il pedagogismo autoritario, che infatti è tipico della cultura ideologica. Il conservatore, per dirla con Agostino che evidentemente era un signor conservatore, vive e lascia vivere. E anche sulla morte il conservatore ha pensieri suoi che non sempre sono in contrasto con le libertà anche più estreme. È noto il caso di Indro Montanelli (il quale, non a caso, riconosceva in Prezzolini il suo Maestro) che sull’eutanasia diceva: «Io ho il diritto di farla finita» (dopo tutto anche il filosofo Hegel, conservatore dello Stato prussiano, riconosceva nel suicidio la superiorità dell'uomo sugli animali).
Si commette un errore, dunque, se si mettono l'una contro l'altra armate la cultura conservatrice e la cultura libertaria, il Conservatore e il Libertario. Se lo si fa, infatti, poi il massimo che si potrà ottenere sul piano politico sarà una banale somma, piuttosto che una riuscita sintesi. Lo sforzo da fare, invece, sembra essere quello di portare sempre più in chiaro il tema della libertà che è intrecciato con la cultura conservatrice e, viceversa, far notare che il Vero Conservatore, proprio come Montanelli, non è contrario alle libertà individuali, ossia alla scelta libera. La strada è segnata dalla cosa stessa che va pensata (direbbe un altro conservatore, diciamo pure reazionario, come Heidegger). E la cosa da pensare, in questo caso, è notare che è la cultura ideologica a opporsi alla libertà di scelta. Infatti, cosa fa l’ideologo? È a favore della libertà di scelta solo quando si sceglie le libertà che piacciono a lui. In questo caso l'ideologia teorizza una scelta giusta e una scelta sbagliata, un'etica politicamente corretta e una politicamente scorretta. Insomma, l'ideologia genera il razzismo etico che è tipico della sinistra.

[standing bull]

In risposta a Daser che mi ha suggerito di studiare.

Oltre dieci anni fa Il Giornale, noto quotidiano progressista, ha riportato questa tesi di un tizio che sosteneva, al pari del nostro DASER che si può essere allo stesso tempo libertari e conservatori.
Intanto, prima di cominciare, vorrei far osservare a DASER che libertario vuol dire praticamente anarchico, e comunque anche Wikipedia lo definisce così

Libertarismo, dal franceselibertaire, è un termine che indica un'ideale e una filosofia-politica, comprendente scuole di pensiero afferenti ad aree egualitariste di sinistra accomunate dal considerare la libertà come valore fondamentale, anteponendo la difesa della stessa ad ogni autorità o legge.

Dall'altra parte Conservatore vuol dire, sempre secondo Wiki
In polemica con la rivoluzione francese «i conservatori avversano i progetti utopistici di società perfette e i mutamenti troppo radicali, credono nella libertà individuale e nel mercato, sono severi in tema di ordine e legalità e nutrono un particolare rispetto per la tradizione, la famiglia e la religione».
e così abbiamo stabilito che libertario e conservatore sono uno l'opposto dell'altro, come situazione politico-sociale.

Ma c'è anche chi, come il Nostro là sopra, che sostiene che invece il diavolo e l'acqua santa vadano d'accordo, con argomenti come questi (ecco il brano da Il Giornale)


IL CONSERVATORE NON E' NEMICO DEL LIBERTARIO
Con questo articolo firmo il manifesto «Un’anima libertaria per il centrodestra» proposto dai Riformatori Liberali. L’anima libertaria abita per sua natura nel corpo della Casa delle libertà. Ha ragione Giordano Bruno Guerri quando dice che la destra che si oppone allo statalismo economico non può poi essere favorevole allo statalismo etico e lasciare così alla sinistra un'area non piccola (senz'altro decisiva) di elettori che è giustamente sensibile ai temi delle libertà individuali in cui lo Stato deve mettere il becco il meno possibile. Ha torto, invece, il caro Bruno Guerri, quando pensa che una destra conservatrice sia in contrasto e in contraddizione con le libertà dei libertari. Anzi, forse proprio una cultura conservatrice può meglio garantire le libere scelte individuali (sul tema delle unioni civili, del testamento biologico, dell'eutanasia, della ricerca scientifica, insomma sui temi della biopolitica) tanto care ai libertari e, direi, ai liberali tout-court.
Volendo citare un testo classico di un libertario che è anche esplicitamente un conservatore si può menzionare «Difendere l'indifendibile» di Walter Block, pubblicato in Italia dalla Liberilibri di Macerata, cioè da quell’Aldo Canovari che incarna al meglio l'anima conservatrice e libertaria. Essere libertari non significa non essere (per forza) conservatori e, di rovescio, essere conservatori non vuol dire sempre e comunque non essere libertari. Per un motivo semplice: perché la cultura conservatrice non è una teoria ideologica, ma una sensibilità storica. L’avversario del Libertario non è il Conservatore, bensì l’Ideologo. Il vero conservatore, il VC, come scriveva con irraggiungibile ironia Giuseppe Prezzolini, ha un grande pregio che è una diretta emanazione della sua cultura e del suo stile di vita: sa fare i conti con la realtà, sa che la storia ne sa molto più di noi e non ambisce a cambiare il mondo, come invece vuole fare l'ideologo che così, inevitabilmente, sfocia nella tirannia (politica, sociale, economica, fiscale, etica, scientista). Il conservatore tiene ai suoi valori, ma non desidera inculcarli agli altri con la forza o con il pedagogismo autoritario, che infatti è tipico della cultura ideologica. Il conservatore, per dirla con Agostino che evidentemente era un signor conservatore, vive e lascia vivere. E anche sulla morte il conservatore ha pensieri suoi che non sempre sono in contrasto con le libertà anche più estreme. È noto il caso di Indro Montanelli (il quale, non a caso, riconosceva in Prezzolini il suo Maestro) che sull’eutanasia diceva: «Io ho il diritto di farla finita» (dopo tutto anche il filosofo Hegel, conservatore dello Stato prussiano, riconosceva nel suicidio la superiorità dell'uomo sugli animali).
Si commette un errore, dunque, se si mettono l'una contro l'altra armate la cultura conservatrice e la cultura libertaria, il Conservatore e il Libertario. Se lo si fa, infatti, poi il massimo che si potrà ottenere sul piano politico sarà una banale somma, piuttosto che una riuscita sintesi. Lo sforzo da fare, invece, sembra essere quello di portare sempre più in chiaro il tema della libertà che è intrecciato con la cultura conservatrice e, viceversa, far notare che il Vero Conservatore, proprio come Montanelli, non è contrario alle libertà individuali, ossia alla scelta libera. La strada è segnata dalla cosa stessa che va pensata (direbbe un altro conservatore, diciamo pure reazionario, come Heidegger). E la cosa da pensare, in questo caso, è notare che è la cultura ideologica a opporsi alla libertà di scelta. Infatti, cosa fa l’ideologo? È a favore della libertà di scelta solo quando si sceglie le libertà che piacciono a lui. In questo caso l'ideologia teorizza una scelta giusta e una scelta sbagliata, un'etica politicamente corretta e una politicamente scorretta. Insomma, l'ideologia genera il razzismo etico che è tipico della sinistra.

interessante. solo che poi i Veri Conservatori sono quelli che hanno approvato la legge 40 e si sono tutti schierati contro i pro-choice. c'è da dire che a destra sono sempre stati bravi a raccontare balle.

[Menelik]

Se dovessi fare un pronostico, le elezioni francesi di primavera le vincerà Fillon.
La sinistra verrà polverizzata, Le Pen non avrà il successo che spera, anche se avrà parecchi voti.
Il motivo centrale dello scontro politico, saranno i ghetti islamici.
Il resto saranno temi secondari.