Sondaggi politici, per Ipsos sei italiani su dieci vogliono andare a votare prima possibile
Quasi sei italiani su dieci (57%) vorrebbero andare a votare il prima possibile contro un 30% di “attendisti” secondo cui sarebbe meglio andare alle urne a scadenza naturale della legislatura, ovvero nel febbraio 2018. A rilevarlo è l’ultimo sondaggio Ipsos per la trasmissione de La 7, Di Martedì. L’opinione maggioritaria degli italiani riflette le posizioni politiche in campo oggi, con tre delle forze parlamentari più rappresentative – PD, M5S e Lega Nord – che stanno spingendo per il “voto subito” (è stato coniato anche un hashtag in proposito). Dall’altra parte ci sono coloro che vorrebbero rimandare il più possibile le urne, non solo per motivi meramente egoistici (lo scatto dei vitalizi previsto per il 15 settembre), ma anche perché il governo dovrebbe occuparsi di legge elettorale, conti pubblici, emergenza terremoto, migranti e banche.

Quest’ultimo sentiment è stato sintetizzato ieri dall’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Nei paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno – ha dichiarato il senatore a vita –. In Italia c’è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate. Bisognerebbe andare a votare o alla scadenza naturale della legislatura o quando mancano le condizioni per continuare ad andare avanti. Per togliere le fiducia ad un governo deve accadere qualcosa. Non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno…”. Il riferimento (o meglio, la frecciata) era diretta all’ex premier Matteo Renzi che, non certo da solo, vuole andare ad elezioni il prima possibile. Anche a giugno.
Sondaggi politici, gli italiani e Donald Trump

Il sondaggio dell’Istituto demoscopico diretto da Nando Pagnoncelli non ha solo rilevato l’opinione degli italiani sulla data delle prossime elezioni politiche ma si è soffermato anche sulla figura del nuovo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, molto contestato nei suoi primi giorni di mandato a causa dei suoi ordini esecutivi. Gli intervistati si spaccano sulla figura del magnate newyorchese: il 35% pensa che Trump sia “un leader forte” di cui avrebbe bisogno anche l’Italia mentre il 33% ritiene il nuovo commander-in-chief un “pericolo per tutti”. Quasi un italiano su cinque (18%) invece vede in Trump un “populista come tanti” che non riuscirà a portare a casa le promesse fatte in campagna elettorale.

Ma l’ordine esecutivo che più ha fatto discutere sia in America che nel resto del mondo, è stato quello di proibire per 90 giorni l’arrivo di migranti di sette paesi a maggioranza islamica – Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen – che lo ha portato a silurare il Ministro della Giustizia ad interim, Sally Yates. Secondo il 57% degli intervistati, quella di Trump è una mossa “inutile e pericolosa” mentre quasi quattro italiani su dieci ritiene che una proposta del genere sarebbe utile anche nel nostro paese.

NOTA METODOLOGICA SONDAGGI POLITICI
Sondaggio realizzato da Ipsos PA presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 600 interviste (su 7.731 contatti) mediante sistema CATI il 30 gennaio 2017.

Scritto da: Giacomo Salvini
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