Originariamente Scritto da
nordista
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C'e' un taxi davanti all'hotel e gli chiedo se e' libero (certo che e' libero, sono l'unico in giro) e il suo inglese e' come il mio russo. Certo di dirgli che non ho nessun posto da andare ma voglio che mi porti in giro per tutta la mattina e forse di piu' . Piu' o meno capisce e mentre viaggiamo comincio a fargli delle domande. All'inizio e' un po diffidente, poi meno e il suo inglese migliora di tanto, quindi voleva fare il furbo.
Giriamo attorno all'hotel, una zona con tanti laghi artificiali e molti edifici bassi ma ben fatti, e secondo Thet questa e' la zona diplomatica: ho visto di peggio. Giriamo verso nord perche' voglio vedere il centro, pero' noto che a confronto del resto del Paese le strade sono deserte. Il centro e' tipico del Myanmar, qualche auto, molte moto e biciclette e qualche rikscio'. La gente qui non e' abituata a vedere stranieri. Mi fermo e giro per qualche negozio, senza comprare niente, perche' non c'e' niente da comprare. Torno al taxi e dico a Thet che non ho trovato niente. Lui sorride e mi dice che siamo nella parte sbaglita della citta'. Allora gli dico di portarmi in quella giusta. Passiamo davanti ad un enorme tempio, di cui non ricordo il nome, e gli dico di fermarsi per un po'.
Entro nella padoga e mi trovo un atrio di una bellezza sfolgorante. Un insieme di giallo, verde e oro, colonne e statue di Budda, con tanta gente locale e per la prima volta vedo diversi turisti.
Mi fermo piu' di un ora, esco e continuamo per il supermercato. Arriviamo al supermercato e rimango sorpreso per la quantita' di merce esposta, sembra un supermercato italiano o canadese
ma con prezzi dieci volte meno. Giro, parlo con una commessa ch farebbe la sua figura pure nel primo mondo, compro dei dolci e altri regalini per me e per la famiglia di Thet.
Siamo (mi dice) nell zona dello stadio e del parlamento. Gli chiedo di andare a vedere il parlamento, mi dice che non c'e' mai stato, ma arrivati vicino siamo fermati a un posto di blocco dove gentilmente (tanti inchini) ci dicono di fare un inversione ad u.
La zona e' impressionante: siamo in una strada di almeno (non le ho contate) venti corsie e in mezz'ora abbimo visto solo un altra auto, qualche ciclista e, ai margini della strada, donne che scopano. Si, no... scopano nel senso che hanno i mano una grossa scopa e puliscono la strada. Secondo Thet l citta' e' stata costrutita cosi perche' fra qulche anno, quando il Paese avra' sviluppato una migliore economia non ci sara' bisogno di rifare tutto (beh, l'ho gia' visto a Dallas, dove l'aeroporto e cosi enorme che potra' servire una citta' da 100 milioni di abitanti).
Passiamo davanti a dei condomini con il tetto colorato in modo differente e Thet mi dice che ciascun colore corrisponde ad una professione: dipendenti sanitari nel tetto blu, dipendenti del ministero dell'agricoltura nei tetti verdi, eccetera.
Torno in albergo che e' gia' tardo pomeriggio, do a Thet 100 dollari US, che si inchina fino a quando ho paura che non possa piu' raddrizzarsi (mi sono scordato il pranzo) dove trovo mia moglie fresca dopo una giornata di bagni, massaggi e varie ciose da donne (la massaggiatrice sarebbe stata fisicamente ok per massaggiarmi dappertutto, se fossi stato solo).
Cena, conversazione con altri ospiti, americani, australiani e cinesi, poi a nanna.
La mattina ritorno a Yangon.
-continua-
*sarebbe bello applicare il sistema dei tetti colorati anche in Italia: tutti i comunisti nei condomini color rosso-coglione. :-) che ne pensi @
BlackSheep ?