Originariamente Scritto da
Lost Faraway
Mia opinione sul tema: per opporsi al capitalismo bisogna essere coerenti. Non consumare, boicottare, sabotare sono le parole d'ordine per minare alla base il Sistema. Naturalmente, si cerca di fare il possible nelle condizioni in cui vive ciascuno. Io per esempio non seguo le mode consumistiche, compro/consumo il meno possibile, mantengo in uso prodotti funzionali fregandomene altamente della "obsolescenza programmata", e uso solo software libero (Linux e LibreOffice soprattutto). Riguardo all'alimentazione dovremmo (noi socialisti, intendo) rifiutare i prodotti di consumo di massa che portano i maggiori profitti ai capitalisti su larga scala. Quindi, no al fast food, ai cibi altamente processati, ai prodotti industriali, e in genere alle cibarie che implicano danno o distruzione di aziende a base familare o comunitarie, e danni ecologici. Per cui, certamente, no alla carne prodotta in questo contesto, ma neanche certi cereali (soia, ecc.) che implicano deforestazione e sfruttamento umano. Dal punto di vista ecologico é risaputo che il consumo di vegetali ha un impatto minore di quello della carne animale, per cui anche se non é necessario diventare vegetariani stretti, é comunque raccomandabile ridurre il consumo di carne in favore di prodotti vegetali. É appunto quello che faccio io da molti anni: poca carne, un po' piú di pesce, e molta verdura, legumi, granaglie, frutta secca e frutta in generale.
Credo fermamente che, anche senza fanatismo, la coerenza con gli ideali sia doverosa e necessaria.