possiamo discutere un'ora sulla situazione imprenditoriale italiana, o anche europea, ma allora andremmo fuori dalla mia ossessione, che vede l'Italia appesantita, gravata, ostacolata, frenata da un debito pubblico enorme di cui gli ultimi governi, e per ultimi intendo quelli degli ultimi 15 anni, non hanno grandi colpe che questo debito ci è stato messo in tasca da alcuni politici che erano riusciti a portare l'Italia oltre indebitata anche gravata da un tasso di inflazione a due cifre, con gli interessi che si dovevano pagare alle banche che arrivavano anche al 18% e il dramma di quel periodo lo stiamo vivendo e pagando oggi.
Abbiamo in Italia poi una classe imprenditoriale che, salvo qualche caso, sembra assolutamente impreparata alla sfida mondiale, perché le nostre imprese sono, nella gran parte, di ridotte dimensioni e quando non lo sono, a dimostrazione che piccolo non è bello ma pesante da gestire, riescono a imporsi anche nel mondo esterno. Una classe imprenditoriale siffatta non è nemmeno in grado di produrre cellulari, computer e perfino automobili, anzi non riusciamo nemmeno a produrre degli stupidissimi phon per asciugarci i capelli e allora ci sarà un difetto, o no, in questa classe che, per difendersi, pensa unicamente a ridurre il personale e a cercare di evadere le tasse nazionali. Bene, anzi, male, ma questa è la situazione.
Detto ciò io imputo ai governi italiani degli ultimi quindici anni di non aver preso il problema debito pubblico nella dovuta considerazione, perché tutti, forse ripeto esclusi lievemente i mesi di Prodi, hanno più pensato a se stessi, alla loro posizione politica che non al vero interesse del paese.
Ora abbiamo questa nuova forza, votata da delusi e da frustrati, che si dichiara anaideologica (una bestemmia) e al di sopra delle parti che ci promette il tutto e il suo contrario solo declamando slogan stupidi come onestà onestà, come se bastasse essere onesti per essere anche capaci. Non vedo, e per questo ricevo accuse idiote da parte dei suoi fans, nessuna speranza in questa forza nuova che poi nuova non è perché urlanti populisti simili il Paese, il mondo, ne ha visti a decine, e non vedo nulla per sperare per la mancanza , anche qui, di veri progetti in grado di risanare il Paese.
La frustrazione che ha portato perfino al suicidio di quel povero ragazzo che si è impiccato stanco di rincorrere una felicità che questo sistema becero e folle gli negava come nega ai suoi coetanei, e non solo, che invece stanno in piedi vivi a cercare di sopravvivere, la frustrazione dicevo porta a pericoli ancora più grandi, per esempio questo sovranismo trumpiano che pericoloso per gli Usa, sarebbe devastante per paesi come il nostro.
Io vorrei cambiare il modo di fare democrazia, vorrei vedere NON partiti presentarsi alle elezioni, ma programmi e vedere la gente che vota non per simpatia o per frustyrazione o per ideologia (oggi non è possibile, domani...) ma per un programma. Ma mi rendo conto di essere un inguaribile utopista.