Prima i figli di genitori veneti la rivoluzione negli asili è legge - Corriere del Veneto
Precedenza a chi risiede da 15 anni in regione, voto ad ampia maggioranza e polemiche
VENEZIA Sono passati sette anni ma quel «Prima i veneti» che fu il fortunato slogan elettorale di Luca Zaia nel 2010 continua ad aleggiare su Palazzo Ferro Fini. È stato lo stesso «tosiano» Maurizio Conte, tra gli sguardi benevoli degli ex compagni di partito leghisti, a rivelare: «È stata la mia fonte d’ispirazione» perché «si possono cambiare i simboli ma gli ideali restano». Per questo la sua firma, con quella della collega Giovanna Negro, sta in calce alla proposta di legge approvata dal consiglio regionale che dà priorità nell’accesso agli asili nido ai bambini nati da genitori che risiedano e lavorino in Veneto «da almeno 15 anni». E quelli nati da genitori arrivati qui 1, 5, 10 o anche 14 anni fa? Possono entrare, certo, ma soltanto dopo. Sempre che ci sia ancora posto. Burocraticamente, si tratta di una modifica alla legge regionale sulla disciplina per i servizi educativi alla prima infanzia, la legge regionale 32 del 1990. Politicamente, come ha ben spiegato Negro poi ripresa dalla capogruppo della lista Zaia Silvia Rizzotto e dall’assessore al Sociale Manuela Lanzarin, vuol essere un pugno battuto sul tavolo, in chiave autonomista («Prima noi, poi gli altri») e contro il governo («Siamo costretti a prendere iniziative simili perché lo Stato continua a tagliare»).