Negli ultimi giorni è balzato agli onori della cronaca un rumor a proposito dell'ipotetica futura discesa in politica del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, dopo che il noto imprenditore ha pubblicato sul proprio profilo una lettera, dove affronta indirettamente argomenti quali la Brexit e il governo di Trump.
Come potete immaginarvi, da ciò è scaturito quello che potrebbe essere il suo presunto manifesto politico, che oltre a presentarsi come confuso e generalizzato, ricalca ovviamente alla perfezione i tratti di quel capitalismo di matrice ebrea mascherato da programma solidale stile "salvatore dell'umanità" che tanto va di moda e fa fesse le persone nella società attuale.
Dunque, in questo suo tristissimo post la fanno da padrone, tanto per cambiare, le solite tiritere pro-globalizzazione sfrenata e tutte le sfumature che da essa derivano, condita ovviamente da una bella esaltazione all'utilizzo dei social network (ma va?), che secondo lui costituirebbe il punto chiave per favorire l'aumento del suo patrim...no, della cultura e dell'informazione in tutto il nostro ridente globo.
Ci troviamo di fronte ad una semplice presa di posizione? Ad un vero preludio per una potenziale carriera politica? Alla nascita di un Soros versione terzo millennio?
Tenendo presente che i tempi sono estremamente acerbi, possiamo iniziare a parlarne.