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  1. #1
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    La terza America. Un manifesto





    Ron Paul
    La terza America. Un manifesto

    The Revolution
    TRADUZIONE DI STEFANO COSIMI
    Anno di pubblicazione: 2009
    PAGINE 196 EURO 16,00

    Non esistono solo l’America dei Republicans e l’America dei Democrats. I due cliché attraverso i quali siamo abituati a leggere la realtà d'Oltreoceano danno un'immagine solo parziale, semplicistica e semplificatrice di quella grande democrazia. Pressoché ignorata dai media, esiste anche un'altra America, una élite di pensatori e politici, che nei due schieramenti, al di là delle contrapposizioni di facciata, vede una sostanziale identità nel tradimento degli ideali che ispirarono i Padri fondatori.

    Questa altra America, trasversale, autenticamente libertaria, e conservatrice dei valori originari dell'Unione, combatte l'invasività dei poteri presidenziali, del governo federale, della Corte suprema, del fisco. È contro gli interventi militari all'estero e invoca il pieno ripristino dell'habeas corpus, gravemente calpestato dopo l'11 settembre. Persegue la liberazione dell'economia dalle distorsioni che i governi (sia Democrat che Republican) hanno provocato attraverso dazi, sussidi, esenzioni, protezionismo, inflazione monetaria, e sollecita a tale scopo l'abolizione della Banca Centrale. Nel respingere ogni ipotesi di Stato etico rivendica il diritto per ciascuno a istruire i propri figli in famiglia, ed è decisamente antiproibizionista in materia di droghe.

    Briganti&Libertari
    Liberalizzare la produzione di Moneta ORA!
    http://www.lucidamente.com/wordpress...nostre-monete/

    Autogestione delle reti idriche!

  2. #2
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    Grande Ron Paul...purtroppo è un po'anziano,chissà se c'è qualcuno degno di raccogliere la sua eredità politica.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Gerry Visualizza Messaggio
    Grande Ron Paul...purtroppo è un po'anziano,chissà se c'è qualcuno degno di raccogliere la sua eredità politica.
    Peter Schiff, corre per il senato in Connecticut nel 2010, e´ stato il suo consigliere economico

  4. #4
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    molto interessante

  5. #5
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    Aggiungo questa presentazione:

    - La casa editrice Liberilibri ha appena pubblicato The Revolution. A manifesto di Ron Paul sotto il titolo La terza America, nella traduzione di Stefano Cosimi.
    La casa editrice Liberilibri ha appena pubblicato The Revolution. A manifesto di Ron Paul sotto il titolo La terza America, nella traduzione di Stefano Cosimi.
    Nel leggere questo saggio gli italiani affezionati al pensiero libertario saranno colpiti da un doppio sentimento di soddisfazione e amarezza.
    Soddisfazione per vedere declinati i principi più puri del pensiero libertario in un programma politico molto concreto; amarezza perché quel programma non è stato scritto da un politico italiano, ma da uno dei candidati alle recenti elezioni presidenziali americane, che – ahinoi – non trova omologhi nel panorama politico nazionale.
    Ron Paul è forse il politico americano più legato al pensiero libertario e alla Scuola economica austriaca. Eletto per la prima volta al Congresso nel 1976, tornò dopo pochi anni alla vita privata e all'esercizio della professione medica fino al 1985, quando venne di nuovo rieletto parlamentare.
    Rigorosamente ligio al pensiero anarco-individualista sia nella sua attività politica che nella vita privata (ha rinunciato all'indennità parlamentare; offre cure gratuite ai pazienti indigenti, al di fuori dei programmi assistenziali; ha finanziato in proprio l'educazione dei figli, senza affidarsi all'istruzione pubblica), durante la campagna presidenziale del 2008 ha goduto di consensi talmente ampi da raccogliere in un giorno solo 10 milioni di dollari da donazioni individuali.
    In corsa per le presidenziali del 2008, pur avendo ottenuto il maggior numero di finanziamenti privati, è stato il candidato forse più snobbato dai media americani (per non parlare di quelli italiani), concentrati sulle contrapposizioni – spesso più fittizie che reali – tra republicans e democrats.
    The Revolution, nato come programma per le elezioni presidenziali del 2008, ha finito per diventare il nuovo manifesto del pensiero libertario moderno, aggiornato alle più attuali questioni come la crisi dei mercati e delle borse di tutto il mondo.
    Le sue idee, che lungi dal rimanere astratte sono indirizzate all'individuazione di soluzione pratiche ai principali problemi che la politica americana deve affrontare, sono del tutto originali, se lette come punti concreti di un'agenda politica presidenziale, oltre che coerenti, se analizzate sotto il profilo della fedeltà al modello teorico liberale, così spesso evocato quanto inapplicato.
    Nel libro, Paul parte da una precisa accusa alla politica americana. Essa illude gli elettori di poter scegliere tra opzioni politiche apparentemente diverse, ma in realtà identiche nel chiedere "un po' più delle solite cose", ovvero "più governo […], più inflazione, più misure poliziesche di Stato, più guerra senza necessità e più centralizzazione del potere" (p. 13).
    All'accusa fa seguire proposte politiche trasversali sia alla destra che alla sinistra, sia ai conservatori che ai progressisti. Propone un'America conservatrice dei valori tradizionali, ma al tempo stesso capace di cambiare le proprie regole quando la società civile si dimostri pronta a un'evoluzione dei costumi; prospetta un governo non più "poliziotto del mondo", impegnato in guerre che inevitabilmente rendono il paese più povero e meno sicuro; ammonisce circa l'impossibilità di sostenere i costi attuali dell'assistenza sociale, puntando sul mercato come fonte di benessere sociale e ricordando che non c'è minestra che lo Stato possa passare gratuitamente; esprime contrarietà verso ogni legislazione proibizionistica, lasciando alle famiglie e alle realtà sociali ogni compito educativo; sottolinea l'arroganza rispetto al Congresso del potere esecutivo, che è andato ben al di là delle prerogative e dei poteri concessi dalla Costituzione; chiede un maggior rispetto dei diritti di libertà da parte di un regime inutilmente "poliziesco", soprattutto dopo l'11 settembre; individua le ragioni della crisi dei mercati finanziari nell'indebitamento pubblico e nella politica della FED, piuttosto che nel libero mercato, tanto da proporre la libera concorrenza anche della moneta.
    The revolution, che negli USA è risultato primo nella classifica dei best seller edita dal «New York Times», rappresenta una lettura fondamentale per comprendere l'utilità del pensiero libertario rispetto alle attuali problematiche economiche e sociali che affliggono non solo l'America, ma la maggior parte degli Stati contemporanei.

    Indice
    La terza America
    Un manifesto
    The Revolution
    Prefazione 13
    1 Le false scelte della politica americana 17
    2 La politica estera dei Padri fondatori 25
    3 La Costituzione 59
    4 Libertà economica 87
    5 Libertà civili e libertà personale 129
    6 La moneta: argomento proibito
    della politica americana 159
    7 La Rivoluzione 181

  6. #6
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    Qualche estratto sul tema della proibizione:

    Guerra alla droga (I)

    “Una cortina di ricerche e opinioni”, scrive l’economista Dan Klein, “l’ha indicata [la guerra alla droga] come la causa dell’aumento del crimine nelle città, dell’attività delle gang, dell’adulterazione delle droghe, dei tribunali congestionati e delle carceri sovraffollate. Il proibizionismo contro la droga crea una combat zone di mercato nero che la società non è in grado di controllare.”

    Thomas Sowell dice: “Quello che avrebbe molto più senso [invece dell’attuale politica] sarebbe ammettere che non siamo Dio, che non possiamo vivere la vita altruui o salvare chi non vuole essere salvato, e [che dovremmo invece] trarre profitto dalle droghe depenalizzandole. Fu questo a distruggere le bande di contrabbandieri dopo che fu proibito il proibizionismo sugli alcolici.”

    Ron Paul, La Terza America - The R3volution
    “ Se vuoi essere un grande leader, devi imparare a seguire il Tao. Smetti di cercare il controllo. Abbandona la pianificazione e i concetti acquisiti, e il mondo si governerà da solo." Lao Tsu

  7. #7
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    Guerra alla droga (II)

    Quando si studia realmente l’inizio della guerra federale alla droga, si scopre una storia di bugie, di bigottismo e di ignoranza così ampia da lasciare ammutoliti. (…)

    Quando il proibizionismo [sugli alcolici] entrò in vigore, tutti capirono che era necessario un emendamento alla Costituzione. Coì, allo scopo di mettere al bando alcuni tipi di droghe, l’Harrison Tax Act del 1914 semplicemente aumentò a livelli proibitivi le tasse che su di esser gravavano. Nessuno era in grado di pagare tasse così elevate, in tal modo chiunque venisse sorpreso in possesso delle sostanze previste dalla legge era accusato non per mero possesso, ma per evasione fiscale.

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  8. #8
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    Guerra alla droga (III)

    Come nacque il Marijuana Tax Act del 1937?

    Un importante motivo alla base di esso [il proibizionismo sulla marijuana], che risulta evidente in tutti i dibattiti sull’argomento, era il disprezzo per i messicani, con i quali al tempo veniva ampiamente associato l’uso della marijuana. Nell’aula del senato del Texas, un senatore dello stato dichiarò: “Tutti i messicani sono pazzi e questa roba è quello che li rende tutti pazzi.”

    Harry Anslinger, che fu a capo del Bureau of Narcotics del governo federale, disse che “la principale ragione per mettere al bando la marijuana è il suo effetto sulle razze degenerate”. Anslinger era abituato a commenti simili.

    Ron Paul, La Terza Amercia - The R3volution
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    Guerra alla droga (IV)

    Come nacque il Marijuana Tax Act del 1937?

    (…) Le audizioni sull’argomento richiesero un totale di due ore.Poco di quelle due ore ebbe qualcosa a che fare con gli effetti della marijuana sulla salute, la presunta ragione dietro la proposta di proibizionismo. In totale due esperti di medicina testimoniarono sull’argomento. Un presunto esperto era James Munch, un professore che asseriva di avere iniettato il principio attivo della marijuana a 300 cani e che due di essi erano morti. Quando gli fu chiesto se avesse scelto i cani per le affinità delle loro reazioni a quelle degli esseri umani, rispose: “Non saprei; non sono uno psicologo per cani”. E’ davvero un peccato poi, che tale principio attivo sarebbe stato sintetizzato in laboratorio solo qualche anno dopo in Olanda!

    L’altro espertoche testimoniò era William Woodward, che rappresentava l’American Mediacal Association. Egli denunciò la legge come sbagliata da un punto di vista medico e frutto di ignoranza e propaganda. “L’AMA non è a conoscenza di nessuna prova che la marijuana sia una droga pericolosa”, al che un parlamentare replicò: “Dottore, se lei non può dirci nulla di buono su quanto stiamo cercando di fare, perché non se ne torna a casa?”. Al Congresso l’intero dibattito sul proibizionismo a livello nazionale dell marijuana occupò in tutto un minuto e mezzo. “Signor relatore, di cosa tratta questa proposta?” chiese un parlamentare di NY. “Non so, ha a che vedere con una cosa chiamata marijuana. Penso si tratti di una specie di narcotico”, rispose il relatore. Poi una seconda domanda da parte del parlamentare: “Signor relatore, L’AMA appoggia la proposta?”. Come detto, l’AMA si oppose alla proposta, ma il relatore replicò: “Il loro dottor Wentworth [sic!] è venuto qui. Loro appoggiano la proposta al 100%”.

    E con quella bugia finì l’intero dibattito congressuale sulla politica proibizionista.

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  10. #10
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    Predefinito Riferimento: La terza America. Un manifesto

    Allora, riporto un altro estratto del libro-manifesto di Ron Paul, La Terza America – The Revolution. Riguarda la Federal Reserve, la moneta ed una versione semplificata della teoria del ciclo economico della Scuola Austriaca di Economia. Insomma, a mio avviso questi argomenti dovrebbero essere divulgati il più possibile, perché la questione della moneta sta alla base di tutto; è il principio d’ogni male, è l’epicentro del sisma che finisce per travolgere ogni cosa. Questo è l’ultimo pezzo del libro che pubblicherò, prima che la LiberiLibri mi faccia causa Si tratta di una lettura tanto facile quanto interessante, quindi compratelo!

    Qui il link.
    “ Se vuoi essere un grande leader, devi imparare a seguire il Tao. Smetti di cercare il controllo. Abbandona la pianificazione e i concetti acquisiti, e il mondo si governerà da solo." Lao Tsu

 

 

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